“METTETE IN DUBBIO LA MIA LEADERSHIP? BENE: ALLORA CONTIAMOCI. E VEDIAMO CHI PRENDE DAVVERO I VOTI” – ELLY SCHLEIN POTREBBE SFIDARE I BIG DEL PD A CANDIDARSI ALLE EUROPEE PER VEDERE QUANTO CONSENSO RIESCONO A PORTARE A CASA – LA SEGRETARIA MULTIGENDER POTREBBE PROPORSI COME CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, COSI’ DA EVITARE ANCHE LE POLEMICHE INTERNE SULLE CANDIDATURE NELLE CIRCOSCRIZIONI…

-

Condividi questo articolo


elly schlein convegno contro l autonomia a napoli 1 elly schlein convegno contro l autonomia a napoli 1

Estratto dell’articolo di A. Bul. per “il Messaggero”

 

Per ora sembra poco più di un'idea. Una tentazione. Agitata dalla segretaria quasi a zittire il coro degli oppositori interni. «Mettete in dubbio la mia leadership? Bene: allora contiamoci. E vediamo chi prende davvero i voti». Sarebbe questo, in sostanza, il senso della pensata in vista delle Europee che la leader del Pd Elly Schlein pare abbia confidato ad alcuni dei fedelissimi. Mandando in agitazione tutti gli altri. Far correre tutti, ma proprio tutti (big e meno big) in direzione Bruxelles al voto del prossimo giugno.

 

ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

E soprattutto, metterci lei stessa la faccia (o meglio, il nome), candidandosi come capolista in tutte le circoscrizioni. Proprio come Silvio Berlusconi e Matteo Salvini cinque anni fa. Già, perché alle Europee si sceglie sì il simbolo del partito, ma a decidere chi viene eletto sono le preferenze. E il nome del leader in bella vista da Nord a Sud garantisce sempre un certo traino (il leader della Lega, per dire, incassò da solo 2,2 milioni di consensi). E Schlein i voti è convinta di averli: nel 2014, al debutto nella corsa all'Eurocamera, ne prese più di 53mila.

 

ELLY SCHLEIN ELLY SCHLEIN

Da segretaria in carica potrebbe fare filotto, «a differenza di chi la critica», è la stoccata dell'inner circle della leader. Nel mirino, in particolare, ci sarebbero i vari «cacicchi», alla Enzo De Luca (al quale il no al terzo mandato in Campania è già stato ribadito in tutte le salse). Ma anche altri governatori come Michele Emiliano e Stefano Bonaccini, ex sfidante alle primarie. E, secondo qualcuno, pure il leader di Base Riformista Lorenzo Guerini, che in questi mesi non ha lesinato critiche in pubblico e in privato alla gestione Schlein. «Mettetevi alla prova», pare voglia dir loro la segretaria, «e vediamo se gli elettori vi danno ragione».

 

ELLY SCHLEIN MARTA BONAFONI ELLY SCHLEIN MARTA BONAFONI

Senza contare che, per Schlein, la mossa di correre in testa avrebbe pure un vantaggio non da poco: sottrarsi alla discussione (che si annuncia estenuante visti i molti appetiti in gioco) su chi schierare come capolista nelle varie circoscrizioni: Laura Boldrini, Marta Bonafoni, o magari Sandro Ruotolo?

 

E per quanto nel partito si tenda a ridimensionare tutto come […] una «provocazione», […] tanto è bastato a far irritare più di un esponente dem della minoranza. «Elly capolista in tutte le circoscrizioni? Nel Pd non è mai successo» […] […] «Come si fa a dire di non voler fare un partito personale e poi anche solo a pensare di mettersi in testa a tutte le liste?». Qualcun altro assicura che molti dei big chiamati in causa non ci pensano […] a candidarsi per contarsi […] e c'è chi si augura che il guanto di sfida venga raccolto: «Se corrono gli amministratori, di voti ne prendono più di Elly». […]

marco furfaro elly schlein foto di bacco (2) marco furfaro elly schlein foto di bacco (2) elly schlein elly schlein

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...