“NON CI SONO RISCHI NELLA RATIFICA DEL MES” - INCREDIBILE MA VERO: GIORGETTI SCONFESSA MELONI E SALVINI. IL MINISTERO DELL’ECONOMIA HA INVIATO ALLA COMMISSIONE ESTERI DELLA CAMERA UN PARERE TECNICO ESTREMAMENTE FAVOREVOLE ALLA FIRMA DELLA RIFORMA DEL FONDO SALVA STATI: “L’ATTIVAZIONE PORTEREBBE A UN MIGLIORAMENTO DEL RATING E DELLE CONDIZIONI DI FINANZIAMENTO” – PER L’OPPOSIZIONE È UNA POLEMICA SERVITA SUL PIATTO D’ARGENTO, DI FRONTE AI TENTENNAMENTI DELLA DUCETTA: “GOVERNO NEL CAOS”

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MEF, NON CI SONO RISCHI NELLA RATIFICA DEL MES

(ANSA) - "Non si rinvengono nell'accordo modifiche tali da far presumere un peggioramento del rischio legato a suddetta istituzione". Lo si legge in una lettera del Mef, firmata dal capo di Gabinetto del ministro, inviata alla Commissione Esteri della Camera a proposito della ratifica del Trattato sul Mes, che l'ANSA ha potuto visionare.

 

"Inoltre, - si legge nel parere tecnico - non si ha notizia che un peggioramento del rischio del Mes sia stato evidenziato da altri soggetti quali le agenzie di rating che hanno invero confermato la più alta valutazione attribuitagli anche dopo la firma degli accordi sulla riforma".

 

Ecco il testo del parere tecnico fornito dal ministero dell'Economia, rispondendo ad una lettera del presidente della commissione Esteri della Camera che aveva chiesto elementi informativi sulle due proposte di legge di ratifica del Mes (di Piero De Luca del Pd e di Luigi Marattin di Iv), "con particolare riguardo agli effetti diretti e indiretti sulle grandezze di finanza pubblica derivanti dalla ratifica dell'accordo".

 

PASCHAL DONOHOE - GIANCARLO GIORGETTI - PAOLO GENTILONI PASCHAL DONOHOE - GIANCARLO GIORGETTI - PAOLO GENTILONI

"Per quanto riguarda gli effetti diretti sulle grandezze di finanza pubblica dalla ratifica di suddetto accordo non discendono nuovi o maggiori oneri rispetto a quelli autorizzati in occasione della ratifica del trattato istitutivo del Mes del 2012. Con riferimento a eventuali effetti indiretti, in linea generale, questi appaiono di difficile valutazione.

 

Essi potrebbero astrattamente presentarsi qualora le modifiche apportate con l'accordo rendessero il Mes più rischioso e quindi maggiormente probabile la riduzione del capitale versato o la richiesta di pagamento delle quote non versate del capitale autorizzato. Ciò premesso non si rinvengono nell'accordo modifiche tali da far presumere un peggioramento del rischio legato a suddetta istituzione".

 

meccanismo europeo di stabilita' meccanismo europeo di stabilita'

"Inoltre non si ha notizia che un peggioramento del rischio del Mes sia stato evidenziato da altri soggetti quali le agenzie di rating che hanno invero confermato la più alta valutazione attribuitagli anche dopo la firma degli accordi sulla riforma. In particolare l'agenzia Moody's nel giugno 2022 ha alzato il proprio rating sul Mes portandolo al massimo (ad Aaa da Aa1), citando la riforma del Trattato fra i fattori che hanno determinato il miglioramento del rating. Inoltre le maggiori agenzie di rating che stimano la rischiosità di un emittente (S&P, Fitch e appunto Moody,s), al momento conferiscono al Mes la tripla A o valutazione equivalente".

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"Inoltre relativamente agli effetti indiretti sulle grandezze di finanza pubblica derivanti dalla sola ratifica dell'accordo, sulla base di riscontri avuti da analisti e operatori di mercato, è possibile che la riforma del Mes, nella misura in cui venga percepita come un segnale di rafforzamento della coesione europea, porti ad una migliore valutazione del merito di credito degli Stati membri aderenti, con un effetto più pronunciato per quelli a più elevato debito come l'Italia.

 

Quanto questo comporti in termini di possibile riduzione del costo dell'indebitamento del nostro Paese è, tuttavia molto difficile da prevedere ex ante".

 

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"Per quanto riguarda gli effetti sulle grandezze di finanza pubblica derivanti dall'attivazione del supporto finanziario fornito dal Mes, occorre precisare che il costo per lo Stato membro beneficiario dell'attivazione dipende da una serie di variabili tra cui: il costo che il Mes sosterrebbe sui mercati per finanziarsi (cost of funding), il tipo di strumento cui lo Stato membro accederebbe, l'entità della raccolta operata dal Mes, un insieme di elementi previsti dalle linee guida per la fissazione del costo (pricing) dovuto per l'assistenza finanziaria, che sono decise dal Consiglio dei Governatori del Mes, che ha anche la facoltà di modificarla in qualsiasi momento all'unanimità.

 

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Unico requisito posto dal Trattato è che il Mes sia in grado di coprire interamente i costi operativi e di finanziamento sostenuti per ciascuna operazione di sostegno, più un margine adeguato. Inoltre, l'impatto sulle finanze pubbliche dello Stato membro beneficiario andrebbe valutato anche in relazione alla specifica situazione pre-assistenza, in particolare relativamente al proprio costo di finanziamento sul mercato. Rispetto alle prospettive degli altri Stati membri azionisti del Mes, l'attivazione del supporto rappresenterebbe, direttamente, una fonte di remunerazione del capitale versato e, indirettamente, un probabile miglioramento delle condizioni di finanziamento sui mercati".

 

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MEF, CON IL MES MIGLIORA L'ACCESSO DEGLI STATI AL MERCATO

(ANSA) - "Rispetto alle prospettive degli altri Stati membri azionisti del Mes, l'attivazione del supporto (ad uno Stato che ne facesse richiesta ndr) rappresenterebbe, direttamente, una fonte di remunerazione del capitale versato e, indirettamente, un probabile miglioramento delle condizioni di finanziamento sui mercati". Lo si legge nel parere tecnico contenuto nella lettera alla commissione Esteri della Camera del ministero dell'Economia, firmata dal capo di Gabinetto del ministro, che l'ANSA ha potuto visionare.

 

MEF, CON MES POSSIBILE MIGLIORAMENTO RATING DELL'ITALIA

lia quartapelle foto di bacco (3) lia quartapelle foto di bacco (3)

(ANSA) - L'Italia gioverebbe del via libera al Mes in termini di reputazione internazionale e rispetto alla valutazione delle agenzie di rating. E' quanto emerge dal parere tecnico del Mef alla commissione Esteri.

 

"Relativamente agli effetti indiretti sulle grandezze di finanza pubblica derivanti dalla sola ratifica dell'Accordo, sulla base di riscontri avuti da analisti e operatori di mercato, è possibile che la riforma del Mes, nella misura in cui venga percepita come un segnale di rafforzamento della coesione europea, porti ad una migliore valutazione del merito di credito degli Stati membri aderenti, con un effetto più pronunciato per quelli a più elevato debito come l'Italia", si legge. (ANSA).

 

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MES: QUARTAPELLE, GIORGETTI DICE SÌ, MA DESTRA RIMANDA ANCORA

(ANSA) - - "La destra rimanda ancora la discussione sul Mes perché non sa cosa fare. Solo che ora c'è una lettera del capo di gabinetto del ministro Giorgetti che dice che il Mes non comporta rischi, anzi. Per quanto ancora la maggioranza continuerà a fare male alla credibilità dell'Italia? Domattina nuovo voto". Così su Twitter la vicepresidente della commissione Esteri della Camera, Lia Quartapelle.

 

MES: BOCCIA (PD), GOVERNO NEL CAOS, GIORGETTI SCONFESSA MELONI

(ANSA) - "È del tutto evidente che siamo di fronte ad un governo nel caos, che sulle grandi questioni che riguardano i nostri impegni internazionali e gli strumenti di politica economica, non è in grado di compiere scelte utili al nostro Paese ma solo di agitare bandierine propagandastiche. È così per le risorse e i progetti del PNRR, è così per il Mes.

matteo salvini claudio borghi matteo salvini claudio borghi

 

Ciò che sta avvenendo alla Camera è la testimonianza della inadeguatezza di questo esecutivo che di fronte alla certificazione da parte del Mef che l'utilizzo di questo strumento non creerebbe danni ma porterebbe vantaggi non sa che fare e sospende i lavori in Parlamento. È evidente che il documento del Mef sbugiarda la propaganda della destra: Giorgetti sconfessa la Meloni. Ma il nostro Paese non può permettersi di essere governato dalla propaganda e dai rinvii". Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.

 

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MES: DELLA VEDOVA, BASTA CON COMMEDIA GROTTESCA E SI RATIFICHI

(ANSA) - "Dalla maggioranza e da Giorgia Meloni continua ad andare in scena una commedia grottesca sul Mes. Persino il ministero dell'Economia di Giorgetti certifica che l'interesse dell'Italia è di ratificarne la riforma, ma sono ostaggi della demagogia populista che li ha portati a demonizzare uno strumento utile alla stabilità macrofinanziaria dell'area euro. La commedia finisca e si passi alla ratifica". Lo afferma il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova.

 

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