Parce qu'il a défendu l'état de droit en ??, @sandrogozi s'est fait insulter par l'eurodéputé @djambazki, qui a quitté l'hémicycle en faisant un scandaleux salut nazi.
Tu as tout notre soutien Sandro.
Nous demandons à Mme Metsola, @EP_President, d'agir. pic.twitter.com/rIXrbB5wO1
— Renaissance (@Renaissance_UE) February 16, 2022
S.Mor. per corriere.it
Durante il dibattito alla Plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, l'eurodeputato bulgaro Angel Dzhambazki, iscritto al Gruppo Ecr (il gruppo di cui fa parte anche Fratelli d'Italia), ha insultato il collega Sandro Gozi (Renew Europa) prima dell'intervento di quest'ultimo sullo stato di diritto in Polonia e Ungheria.
Dzhambazki ha chiarito che, a suo modo di vedere, il dibattito in corso non riguardava lo «stato di diritto», ma «l'odio per l'idea del concetto di nazione». «Non saremo mai d'accordo con la vostra agenda», l'agenda «delle ong che cercano di distruggere l'Europa, trasformandola in qualcos'altro», aveva avvertito il conservatore, che ha concluso l'intervento augurando «lunga vita a Orban, Fidesz, Kaczynski, la Bulgaria. Lunga vita all'Europa delle nazioni».
Successivamente, ha abbandonato l'assemblea con il gesto del saluto romano verso la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno (Pd) che in quel momento presiedeva l'Aula. «Ho subito condannato l'accaduto e chiesto di sanzionare questo gesto ignobile e inaccettabile. Il Parlamento europeo è un monumento vivo della democrazia contro la barbarie del nazifascismo», ha scritto Picerno su Twitter.
Nel frattempo, su Twitter, il movimento Renaissance, la lista francese promossa dal presidente Emmanuel Macron e da En Marche, nell e cui fila è stato eletto l'eurodeputato Gozi, ha chiesto alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola di agire. «Hai tutto il nostro sostegno, Sandro», si legge nel messaggio.
Il gesto «è per me inaccettabile, sempre e ovunque. Offende me e tutti gli altri in Europa», ha sottolineato Metsola in un tweet. «Noi siamo per il contrario. Siamo la Casa della democrazia. Quel gesto viene dal capitolo più oscuro della nostra storia e deve essere lasciato lì».
E solidarietà è stata espressa da diverse parti politiche. Il presidente del Ppe, Manfred Weber ha condannato il gesto del «saluto romano» definendolo «l'opposto di ciò che rappresenta il Parlamento europeo e chiediamo una sanzione immediata». Un'immagine «che profana la storia dell'Europa e la nostra stessa vita, nata sulle macerie lasciate dal nazifascismo. Mai avremmo voluto vederla... Questo è il tempo di vivere da europei, uniti e con coraggio.
Ce lo avrebbe ripetuto anche il presidente Sassoli», ha scritto su Facebook la ministra per la famiglia e le pari opportunità, Elena Bonetti. Un saluto romano «è già di per sé un oltraggio, a maggior ragione se fatto dentro al Parlamento europeo, simbolo di quell'Europa sorta nel segno della democrazia, contro ogni totalitarismo. Solidarietà a Sandro Gozi», le parole di Ivan Scalfarotto.