Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Al sud Italia alcune regioni hanno il maggior tasso di disoccupazione in tutta l’Europa, tra queste c’è la Sicilia. “In questo quadro bisogna cogliere alcuni segnali –ha affermato Orlando-. A Palermo la città è profondamente cambiata, non credo ci sia città in Europa più cambiata di Palermo a livello culturale. Questo cambio culturale ha anche effetti. Sia una città accogliente, sicura, non cara, il report dell’Istat dice che siamo la città più sicura d’Italia. Siamo la terza città turistica italiana.
Da 3 anni la disoccupazione è in costante calo. Ci sono segnali di presenza di investimenti internazionali che erano impensabili fino a qualche anno fa. L’azione di una città passa attraverso il coinvolgimento dei cittadini. E’ evidente che oggi una città come Palermo che si apre dà opportunità di lavoro a chi parla più lingue. Utilizziamo al meglio i fondi europei, con decine di sturtup e imprese giovanili. C’è un percorso di ritorno a Palermo da parte di persone che erano andate via. I giovani palermitani devono andarsene all’estero quando compiono di 18 anni, per poi tornare avendo una marcia in più.
Oggi se vuoi operare in una città come Palermo devi conoscere una lingua. Il mio obiettivo è mettere i figli in contrasto coi genitori, che ragionano secondo vecchie logiche. Anche a Bari si sta verificando questo tipo di cambiamento, anche se devo dire che a Bari c’è una regione più presente. La regione Sicilia finora è stata disattenta rispetto ai tempi che cambiano. Noi abbiamo avuto un altro dato importante rispetto ai giovani: la diminuzione degli inattivi, dà il segno che c’è un fermento di impegno lavorativo. Oggi stiamo lanciando l’animazione delle periferie, anche con la presenza di Bed and Breakfast, che comportano una modifica della qualità dell’offerta e dell’accoglienza”.
Sull’accoglienza e l’integrazione dei migranti. “Considero i migranti come i palermitani. Danno il contributo allo sviluppo e all’internalizzazione della città e anche alla sicurezza della città. Se arriva in città un musulmano criminale, i musulmani che abitano a Palermo mi avvertono e io chiamo il questore, perché si sentono parte della città e la difendono. Questo non accade a Parigi e a Bruxelles, dove gli immigrati vengono trattati male”.
Sull’autonomia differenziata. “L’autonomia è un valore fondamentale, ma in un Paese che vuole essere unitario e non frammentato, si devono garantire i livelli essenziali di scuola e salute. Altrimenti si corre il rischio che avremo livelli di scuola di serie A e di serie B. Prima gli italiani, ma gli italiani sono tali in Lombardia come in Sicilia”.