“PASSARE CON RENZI? E’ STATA UNA COSA NATURALE” - PARLA SILVIA VONO, LA GRILLINA CHE HA TRASLOCATO IN “ITALIA VIVA”: “DI MAIO VUOLE 100 MILA EURO? NON CEDO AI RICATTI - IL M5S? MI SONO RESA CONTO CHE È SOLO COMUNICAZIONE SENZA CONTENUTI. E HO CAPITO CHE LA DEMOCRAZIA NON PUÒ ESSERE FATTA SOLO DI SLOGAN. NEL MOVIMENTO NON SI DÀ VALORE ALLE PERSONE…”

-

Condividi questo articolo


Al.T. per il “Corriere della sera”

 

silvia vono silvia vono

Senatrice, l'hanno cercata o li ha cercati lei?

«Ma no, è stata una cosa casuale. Un incontro in buvette con Matteo Renzi, qualche giorno fa».

 

Le ha chiesto se voleva entrare nel nuovo gruppo?

«Non glielo so dire chi ha chiesto cosa, è stata una cosa molto naturale. Ammiro molto Renzi, è intelligente e lungimirante».

 

La «cosa molto naturale», per la senatrice Silvia Vono, calabrese, eletta nell' uninominale, è lasciare M5S ed entrare nel gruppo di Italia viva. «Naturale» mettersi con il nemico più acerrimo dei 5 Stelle?

«In politica non ci sono nemici. Bisogna confrontarsi con tutti».

luigi di maio luigi di maio

 

Lei non si sottrae certo al confronto: è stata con Italia dei valori, poi assessore con un sindaco Pd, ora renziana. E qualcuno, qualche mese fa, vociferava di un suo ingresso nella Lega.

«Io mi confronto con tutti. L'unica tessera l'ho avuta con Idv, volevo condividere idee sul territorio. Mai pensato di andare con la Lega: ma ci governavamo insieme».

 

L'accuseranno di tradimento.

«Per fortuna non c' è ancora il vincolo di mandato».

silvia vono 3 silvia vono 3

 

Di Maio le chiederà una multa da 100 mila euro.

«Li chieda, ma io non cedo a ricatti. Rispondo allo Stato non al Movimento».

 

È uscita perché non l'hanno fatta sottosegretaria?

«No, mi avevano proposto anche come capogruppo in Affari costituzionali».

 

Ha versato i contributi e fatto le restituzioni?

«No, non verso da ottobre».

 

Perché?

«L'ho detto agli altri: le restituzioni sono una cosa, le donazioni volontarie su un conto privato sono un altro».

 

Cosa l'aveva attratta dei 5 Stelle?

«Pensavo ci fosse una grande libertà di pensiero. E mi piaceva che fosse un movimento post ideologico, con un metodo democratico».

 

fico grillo di maio fico grillo di maio

Si sbagliava?

«Mi sono resa conto che è solo comunicazione senza contenuti. E ho capito che la democrazia non può essere fatta solo di slogan. Nel Movimento non si dà valore alle persone».

 

Scusi, ma non le sapeva già queste cose prima di entrare?

«No, non le sapevo. Da fuori è tutta un' altra cosa. E poi c' è stata una deriva antidemocratica negli ultimi tempi. Io volevo lavorare sul territorio, ma non è stato possibile».

 

Di Maio sta lavorando a una riorganizzazione.

«Ma non si fa così, una riorganizzazione, come si danno i compitini a scuola».

 

ROBERTO FICO ROBERTO FICO

Lei è vicina a Fico?

«Nemmeno lo conosco».

 

Pensa che usciranno altri?

«Non credo».

 

Il governo con la Lega è stato un errore?

«No, abbiamo fatto cose utili. Poi ci sono stati sbagli da entrambe le parti».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!