“LE PEN E AFD? NOI APPARTENIAMO A UN ALTRO GRUPPO E SIAMO DIVERSI” – ANCHE GUIDO CROSETTO SBATTE LA PORTA IN FACCIA A SALVINI, CHE AVEVA AUSPICATO UN’ALLEANZA DELLE DESTRE IN EUROPA: “SU TEMI IMPORTANTI, COME LA GUERRA, SERVE UNITÀ E CHIAREZZA” – E APRE A UN COMPROMESSO PER UN’ALLEANZA LARGA CON POPOLARI, SOCIALISTI E LIBERALI: “È INUTILE FARE O CERCARE OGGI UN COMPROMESSO. SE SERVIRÀ, LO SI FARÀ. A BOCCE FERME…”

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Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

guido crosetto giorgia meloni parata del 2 giugno 2023 guido crosetto giorgia meloni parata del 2 giugno 2023

Ministro Guido Crosetto, proponete da mesi un’alleanza tra Popolari e Conservatori per la nuova Commissione. I sondaggi dicono altro: il blocco maggioritario sarà quello della “maggioranza Ursula”, dai socialisti ai popolari. Vi aggiungerete a questo schema politico o ne resterete fuori?

«La fondazione stessa di Fratelli d’Italia dimostra che non fai vivere un progetto avendo la sicurezza di arrivare primi alle elezioni, ma perché credi che sia importante farlo.

 

MATTEO SALVINI CON MARINE LE PEN A PARIGI MATTEO SALVINI CON MARINE LE PEN A PARIGI

Ma partiamo dall’inizio: quella che ha eletto Ursula von der Leyen è stata una maggioranza tecnica, non politica. Nata per necessità, in vitro, ha messo insieme storie politiche diverse. Questa maggioranza si è sclerotizzata e ha creato uno strano meccanismo […]: una maggioranza ibrida che […] raccoglie il consenso in base a opzioni politiche molto diverse e poi lo trasferisce in un unico calderone autoreferenziale».

 

E quindi?

«Bisogna andare oltre quella maggioranza e superarla perché l’effetto che si è creato è un distacco tra l’Ue e i suoi cittadini e popoli. I governi tecnici, non votati da nessuno, molto spesso alimentano situazioni di conflittualità sociale. Il progetto di Meloni e il nostro ingresso nei Conservatori nasce con questo obiettivo: permettere un’alternanza tra visioni politiche diverse, alternanza che si è persa per strada con danni per tutti».

 

mateusz morawiecki e giorgia meloni a varsavia mateusz morawiecki e giorgia meloni a varsavia

Ministro, nel 2019 si è trattato di un compromesso politico. E probabilmente ne servirà un altro nel 2024: insisto, siete disposti a ragionare di intese più larghe?

«Il nostro progetto parte per mettere insieme popolari e conservatori. È un’idea rivoluzionaria che obbligherebbe l’intero sistema politico europeo a una evoluzione positiva. Se poi non sarà possibile, se mancheranno i numeri, allora partendo da questa base ragioneremo di un allargamento. Ma è inutile farlo o cercarlo oggi. Se servirà, lo si farà. A bocce ferme».

 

Invece è assai utile. Serve a fare chiarezza. Ad esempio, è possibile per voi includere anche Marine Le Pen e gli estremisti tedeschidell’Afd, come propone Salvini?

giorgia meloni ursula von der leyen giorgia meloni ursula von der leyen

«Ad oggi il progetto comprende un’alleanza tra conservatori e popolari. E questo perché si tratta di un progetto politico chiaro. Abbiamo valori in comune e possiamo trasformarli in ricette politiche comuni. Io lo immagino come un percorso serio e tra forze politiche che trovano una loro armonia e un loro equilibrio ».

 

Per essere ancora più chiari: Identità e democrazia, il gruppo europeo di Salvini, ospita francesi e tedeschi su posizioni nostalgiche, islamofobe, anti immigrati. E sono ostili all’Ucraina e contrari all’invio di armi. Potete governare con loro?

«È ovvio che, su temi così importanti, ad esempio sulla guerra in Ucraina, serve unità e chiarezza. Sono scelte strategiche rilevanti e non si possono fare sconti a nessuno. Ma ritengo anche che la prossima Commissione Ue non corra rischi di eccessivi sbandamenti».

guido crosetto giorgia meloni centenario aeronautica militare guido crosetto giorgia meloni centenario aeronautica militare

 

Li immagina fuori dall’alleanza?

«Noi apparteniamo ad un altro gruppo e siamo diversi, come è noto. Ed è una scelta, la nostra, fatta tanti anni fa».

 

E invece Salvini potrebbe entrare nella maggioranza con conservatori e popolari?

«Ho sempre detto che la Lega è il partito che più mi ricorda la Csu tedesca».

 

Se lei apre a Salvini e sembra chiudere a Le Pen e Afd, cosa pensa un liberale come lei di Macron? È ostile a un’intesa post elettorale col gruppo del Presidente francese? Lui è contrario a un patto con voi.

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

«Parto dall’idea di vincere con Popolari e Conservatori alleati e uniti. Le dico anche che i liberali in Europa non sono quelli italiani. Non tutti, almeno…».

 

[…] E con i socialisti? Non esistono sondaggi che li immaginino fuori dalla prossima maggioranza. Potete superare il veto sul Pse?

«No. Sarebbe del tutto innaturale, per FdI. E sarebbe la negazione stessa della politica: non puoi allearti con chi ha programmi e idee totalmente diverse dalle tue».

 

Parliamo di Ursula von der Leyen, possibile candidato del Ppe nel 2024: avrebbe difficoltà a sostenere la sua rielezione?

giorgia meloni emmanuel macron 2 giorgia meloni emmanuel macron 2

«Con Ursula von der Leyen c’è un rapporto istituzionale corretto e positivo. Saranno poi i popolari a decidere chi sarà il loro candidato alla presidenza della Commissione nel loro congresso che si terrà tra qualche mese».

 

Disegniamo un altro scenario che va per la maggiore: Fratelli d’Italia, che governa in Italia, offre i propri voti alla “maggioranza Ursula”, anche se una parte dei Conservatori restano fuori. È plausibile?

«Non credo, anzi: ad oggi tenderei a escluderlo, ma mi chiamo Crosetto e non Nostradamus…».

 

MANFRED WEBER INCONTRA GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI - 11 NOVEMBRE 2022 MANFRED WEBER INCONTRA GIORGIA MELONI A PALAZZO CHIGI - 11 NOVEMBRE 2022

Un’intesa tra Popolari e Conservatori, porterebbe alla nascita di un partito unico tra FI e FdI prima del 2024?

«Secondo me i tre pilastri della coalizione italiana di governo devono restare in piedi, forti e vivaci, ognuno con la sua identità».

 

E dopo le Europee del 2024?

«Né prima, né dopo».

 

[…] Non è ora di approvare il Mes, per agevolare questa trattativa?

«A me non dispiacerebbe l’idea di trasformarlo nel fondo sovrano europeo ma parlatene con Giorgetti».

 

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - BY EDOARDO BARALDI GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI - BY EDOARDO BARALDI

Intanto la Bce potrebbe rialzare ancora i tassi. La preoccupa?

«Mi sembra, per paradosso, “normale”: hanno scelto quella strada e su di essa si incaponiscono. Di certo, bene non fanno. Nel momento in cui decidi di importare sempre meno dalla Cina, hai necessariamente creato un meccanismo inflattivo, però poi alzi i tassi! Manca del tutto un coordinamento tra Bce e Commissione».

 

Pensa che Draghi possa avere un ruolo nel 2024? Magari alla Nato?

guido crosetto sergio mattarella guido crosetto sergio mattarella

«Credo che Draghi non ci pensi minimamente».

 

Infine: Santanché deve lasciare?

«No. Ha già spiegato le sue ragioni e oggi affronterà a viso aperto le opposizioni in Aula che ne chiedono le dimissioni in modo strumentale».

guido crosetto a otto e mezzo guido crosetto a otto e mezzo

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