RAGAZZI: NON TORNATE!” - ILVO DIAMANTI LANCIA LA SUA PROVOCAZIONE SULLA FUGA DI CERVELLI: “RAGAZZI: RESTATE FUORI DAL NOSTRO, VOSTRO PAESE. ALMENO FINO A QUANDO IL PAESE NON SI ACCORGERÀ DI VOI. E DECIDERÀ DI INVESTIRE SUI GIOVANI INVECE CHE SUGLI ANZIANI. SULLA SCUOLA. SUI NUOVI LAVORI. INVECE CHE SULLE RENDITE, SULLE PENSIONI, SUI PRIVILEGI"

-

Condividi questo articolo


Ilvo Diamanti per la Repubblica

ILVO DIAMANTI ILVO DIAMANTI

 

I giovani, in Italia, sono un'emergenza grave. Che non accenna a diminuire. L'ha riconosciuto, con realismo e onestà, il premier, Paolo Gentiloni, al tradizionale Forum Ambrosetti di Cernobbio.

 

D' altronde, i dati più recenti dell' Istat rilevano che la disoccupazione giovanile è oltre il 33%. Secondo talune stime, anche più elevata. Insomma, oltre 1 giovane su 3 è senza lavoro. Secondo i dati Eurostat: il doppio rispetto alla zona Euro. Solo la Grecia e la Spagna starebbero peggio di noi.

 

Naturalmente, occorre aggiungere che i giovani, in Italia, sono ormai una specie rara, in via di estinzione. Ma questa constatazione a me suscita pena ulteriore. Che ha origini lontane e misure crescenti.

 

universita?? 5 universita?? 5

È, infatti, dagli anni 70 che siamo in declino demografico. Ma, negli ultimi anni, il declino è divenuto un crollo. Perché si associa all' invecchiamento della popolazione. Gli italiani, infatti, invecchiano e non fanno più figli. Perfino gli stranieri, quando si stabilizzano, smettono di "riprodursi".

 

Ma la popolazione italiana invecchia anche perché i giovani, appena possono, se ne vanno. Verso Nord. Come gli immigrati che, secondo la retorica della paura, ci "invadono". I nostri giovani, invece, "evadono". Per ragioni, ovviamente, diverse. Circa 2 italiani su 3, infatti, come abbiamo scritto altre volte (commentando le indagini di Demos- Coop), sostengono che "per i giovani che vogliano fare carriera, l' unica speranza è andarsene". Fuori dall' Italia.

disoccupazione disoccupazione

 

Ed è ciò che fanno, ormai da anni. In generale, emigrano dall' Italia oltre 100 mila italiani, ogni anno. Per capirci, negli anni 90 il flusso annuale era intorno a 30 mila. A differenza del passato, però, oggi non se ne va la "forza lavoro". Se ne vanno i giovani. Soprattutto i più istruiti. I più qualificati. Circa 3 su 4, in possesso di un titolo di studio.

 

Secondo il Censis, quasi 9 su 10 di essi sono laureati. Si dirigono prevalentemente in Europa. Soprattutto in Germania e nel Regno Unito. Ma anche in Francia, Austria, Svizzera. Insomma: altrove. Perché "altrove" trovano occasioni di impiego migliori rispetto a qui. Carolina Brandi, ricercatrice Irpps-Cnr, al proposito, parla di brain drain, drenaggio dei cervelli, causato da una evidente condizione di overeducation.

 

DISOCCUPATI DISOCCUPATI

Così i nostri "dottori", dopo essersi "formati" in Italia, se ne vanno a fare ricerca altrove. Dove trovano opportunità e soluzioni. Migliori e più adeguate. In altri termini: sono richiesti da più soggetti scientifici, da più istituzioni, da più imprese.

 

D' altronde, in Italia (dati Eurostat) l' investimento e la produzione del sistema formativo restano limitati. Il nostro Paese, infatti, si colloca all' ultimo posto in Europa per il numero di persone che hanno concluso un percorso di istruzione terziaria (24,9%), mentre la media Ue è del 38,5%. Sotto la media Ue (17,6%) risulta anche il numero di laureati in ingegneria e discipline scientifiche (12,5%). Infatti, se, negli ultimi anni, la spesa pubblica in Italia ha continuato a crescere, gli investimenti in ricerca, università e scuola sono, invece, diminuiti.

DISOCCUPATI DISOCCUPATI

 

Più in generale, come ha sostenuto ieri Ferdinando Giugliano su queste pagine, «il principale aumento delle disuguaglianze, in Italia, negli ultimi vent' anni, è stato quello fra giovani e anziani».

 

universita?? 4 universita?? 4

Non per caso. Metà degli iscritti ai sindacati confederali, infatti, sono pensionati. Mentre la maggioranza degli elettori dei partiti di governo (in particolare di centro- sinistra) è composta da persone anziane. Comunque, (molto) adulte. È difficile immaginare che le politiche sociali possano privilegiare i giovani piuttosto che gli anziani. Tutelare i nuovi lavori e lavoratori piuttosto che i pensionati. E i lavoratori già occupati. Che ambiscono (comprensibilmente) ad andare in pensione prima. Mentre, secondo oltre 8 italiani su 10 (Demos-Coop, aprile 2017), "i giovani d' oggi avranno pensioni con cui sarà difficile vivere".

istat istat

 

Tuttavia, il sistema scolastico superiore e le Università, in Italia, dispongono di un credito molto elevato, fra i cittadini e gli studenti. Ma anche presso le istituzioni europee. I dati dell' Ocse, infatti, rilevano che la scuola italiana è ancora uno strumento di rimozione degli "ostacoli di ordine economico e sociale".

 

Per altro verso, i nostri laureati e i nostri ricercatori trovano spazio e vengono valorizzati, altrove. Mentre in Italia si devono rassegnare a condizioni di sotto- occupazione. Con prevedibili e inevitabili conseguenze di de-qualificazione. Così, per noi si tratta di una perdita "economica". Di un investimento in-utilizzato. Peggio: sfruttato da altri Paesi. Perché, come osserva la Fondazione Migrantes, "la mobilità è una risorsa, ma diventa dannosa se è a senso unico". Come avviene in Italia. Che forma ed "esporta" molti talenti.

GENTILONI 4 GENTILONI 4

 

Ma non è capace di attrarne altri, da altri Paesi. Peggio, non è neppure in grado di fare rientrare i propri. Se, un tempo, gli italiani che partivano pensavano - e sognavano - di tornare, oggi avviene raramente. Le figure più qualificate, i nostri "dottori": partono e non ritornano. Perché, per loro, avrebbe poco senso, tornare in Italia. Non troverebbero spazi e occupazione. Adeguati.

 

Certo, mantengono forti legami con l' Italia. In particolare, stretti e frequenti rapporti con le famiglie di origine. Le quali costituiscono, per loro, riferimenti certi. Essenziali, quando si affrontano percorsi e destini incerti. Per queste ragioni, i nostri giovani continuano a partire, sempre più numerosi. I nostri (miei) figli, i nostri (miei) studenti. E per queste ragioni è forte la tentazione, da parte mia, di rivolgere loro un invito neppure troppo provocatorio.

pensioni1 pensioni1

 

Ragazzi: non tornate. Restate altrove. Fuori dal nostro, vostro Paese. Almeno fino a quando il nostro, vostro, Paese non si accorgerà di voi. E deciderà di investire sui giovani invece che sugli anziani. Sulla scuola. Sui nuovi lavori. Invece che sulle rendite, sulle pensioni, sui privilegi. Ma finché questo Paese che invecchia continuerà ad aggrapparsi al presente - e al passato. Incapace di guardare al futuro. Al destino dei - propri - giovani. Almeno fino ad allora: ragazzi, non tornate!

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - COME MAI TRUMP NON HA FATTO GRAN CASINO SULLA FORNITURA DI ARMI ALL’UCRAINA (MISSILI A LUNGO RAGGIO E MINE ANTI-UOMO) DECISA DAL PRESIDENTE USCENTE JOE BIDEN? SECONDO FONTI AUTOREVOLI DI WASHINGTON, TRA I DUE C’È STATO UN ACCORDO, CHE PERMETTERÀ POI A TRUMP DI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA UNA PACE CON PUTIN. COSÌ, IL TYCOON COL CIUFFO A PENZOLONI SI E' LIMITATO A UN MISERO TWEET. DA UNA PARTE, DALL’ALTRA A PUTIN NON CONVIENE DI FARE ORA IL DOTTOR STRANAMORE PER DUE BUONI MOTIVI…

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?