Marco Cremonesi per il Corriere della Sera - Estratti
ROBERTO CALDEROLI MATTEO SALVINI
«Sinceramente? No. Non sono affatto sorpreso dalle dichiarazioni di Antonio Tajani». Roberto Calderoli però sembra furioso: «La stagione è stata pessima, abbiamo raccolto la metà dell’anno scorso...». Il ministro agli Affari regionali, da tradizione, in ferie raccoglie i frutti del suo noccioleto in Piemonte. Quest’anno è andata male, dappertutto. E lui sbuffa: «I prodotti che sono un emblema del Made in Italy dovrebbero essere più tutelati...».
Tajani ha detto che «vigilerà» sull’Autonomia. Ma anche Forza Italia l’Autonomia l’ha appena approvata...
«Il suo ruolo di bilanciamento tra esigenze del Sud e del Nord richiede questo atteggiamento. Io, con il testimone della mia coscienza, credo possa stare tranquillo. Le esigenze espresse sono contenute nella legge, modificata con emendamenti e ordini del giorno di Roberto Occhiuto e del suo partito. Io intendo mantenere completamente gli impegni, inclusi quelli degli odg».
In agosto, Forza Italia ha sollevato le questioni delle carceri, dell’Autonomia e dello ius scholae. Forza Italia si sta riposizionando? È un problema per il governo?
«Nooo... Ogni agosto ci sono le stelle cadenti, i temporali e i fuochi d’artificio nelle sagre. A fine agosto, tutti se ne dimenticano».
Però, anche sullo ius scholae, la posizione di FI richiama al Silvio Berlusconi degli ultimi anni. È un tema anche identitario...
«Silvio Berlusconi era un amico. È venuto, tra i pochissimi politici, anche al funerale di mia mamma. Glielo dico: quando se ne è andato, ho pianto, ho sentito che qualcosa sarebbe mancato. Tutto per dire che il richiamo a questi diritti, se viene da Silvio Berlusconi, lo ascolto con la massima attenzione. Se viene da altri, ne discutiamo, come di tante altre cose».
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salvini calderoli festa 40 anni lega
A proposito di Veneto. Forza Italia chiede che il candidato presidente, l’anno prossimo, sia Flavio Tosi.
«Chiederlo è legittimo, non è una proposta fuori dalle righe. Peccato che il Veneto sia guidato dalla Lega e debba rimanere alla Lega. Con un leghista, non un ex leghista».
Come si fa? Il terzo mandato per i governatori non c’è...
«Alle elezioni manca un anno, e un anno è lungo. Le cose potrebbero cambiare».
Un bel sasso nello stagno. Cosa intende?
«Io sono convinto che su questo argomento, qualche riflessione in più andrebbe fatta. Zaia è un asso sul territorio, con un consenso popolare che si avvicina all’80%. Perché rinunciarvi?».
Torniamo all’Autonomia. La preoccupa il possibile referendum?
«Posso dirlo? Non me ne frega niente. Le firme sono state raccolte sulle piattaforme digitali attivate dal governo. Ma questo per me rappresenta un vulnus rispetto a una Costituzione che aveva fissato il numero delle firme quando si dovevano raccogliere in cartaceo, non dal divano».
Non teme che l’Autonomia possa essere bocciata?
«Io temo che, qualunque sia il risultato, la frattura del Paese ce l’avrai. In ogni caso. Ammesso e niente affatto concesso che il referendum si celebri e passi l’abrogazione, diventerebbe automaticamente il referendum del Sud contro il Nord. Qualcuno vuole assumersi la responsabilità di spaccare il Paese? Io sono contrarissimo a uno scontro del genere, credo davvero che sia un esito che non conviene a nessuno».
CALDEROLI SALVINI Roberto Calderoli alla guida di un trattore Roberto Calderoli alla guida di un trattore MATTEO SALVINI - ROBERTO CALDEROLI matteo salvini roberto calderoli