“L’INDIPENDENZA DI TAIWAN SIGNIFICA GUERRA” - E' LA POSIZIONE DELLA CINA RIFERITA DA ZHU FENGLIAN, PORTAVOCE DELL'UFFICIO PER GLI AFFARI DI TAIWAN DEL GOVERNO CENTRALE, AUSPICANDO CHE "I COMPATRIOTI DELL'ISOLA SI OPPONGANO ALL'INDIPENDENZA". A MENO DI TRE MESI DALLE PRESIDENZIALI TAIWANESI SALE LO SCONTRO TRA PECHINO E WILLIAM LAI, ATTUALE VICEPRESIDENTE E CANDIDATO DEL PARTITO DEMOCRATICO PROGRESSISTA, ACCUSATO DI SPOSARE LA CAUSA INDIPENDENTISTA…

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(ANSA) - PECHINO, 25 OTT - L'indipendenza di Taipei significa "la guerra" nello Stretto di Taiwan. E' la posizione della Cina riferita da Zhu Fenglian, portavoce dell'Ufficio per gli affari di Taiwan del governo centrale, auspicando che "i compatrioti dell'isola apprezzino la pace e si oppongano all'indipendenza di Taiwan, lavorando coi compatrioti sulla terraferma per promuovere il ritorno delle relazioni sulla via dello sviluppo pacifico". A meno di tre mesi dalle presidenziali taiwanesi sale lo scontro tra Pechino e William Lai, attuale vicepresidente e prossimo candidato del Partito democratico progressista, accusato di sposare la causa indipendentista.

 

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Zhu, parlando in conferenza stampa, ha affermato che "attualmente, le relazioni tra le due sponde dello Stretto si trovano in un momento critico e l'isola si trova di fronte a una scelta cruciale tra pace e guerra, prosperità e declino. Ci auguriamo che i compatrioti di Taiwan, dal punto di vista della salvaguardia della propria sicurezza e del proprio benessere, decidano di opporsi in modo risoluto alla prospettiva dell'indipendenza e fare scelte razionali".

 

xi jinping xi jinping

La portavoce, nel resoconto dei media statali, ha preso di mira William Lai, dato dai sondaggi in testa nella corsa presidenziale anche se con margini più ristretti, per le sue ultime osservazioni sull'indipendenza di Taiwan, accusato di "fingere di difendere la pace", ma di cercare "di raggiungere l'indipendenza attraverso la forza e la dipendenza dalle potenze straniere, affrontando al tempo stesso il dialogo e la cooperazione tra le due sponde dello Stretto, il che è del tutto ingannevole".

 

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Le autorità del Partito democratico progressista, ora al potere a Taipei con la presidente Tsai Ing-Wen, "non tengono conto dell'opinione pubblica di Taiwan, aderiscono persistentemente alla posizione dell'indipendenza, aumentando i rischi di tensione e disordini nello Stretto di Taiwan, il che è estremamente pericoloso e irresponsabile".

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