“SIAMO PRONTI A UNA GRANDE MOBILITAZIONE” - COME SE NON BASTASSE L’ASSALTO ALLA DILIGENZA DEI PARTITI, CI SI METTE PURE LANDINI A PRESSARE DRAGHI PRIMA DELL’INCONTRO TRA GOVERNO E SINDACATI: “LE NOSTRE RICHIESTE SU PENSIONI, FISCO E RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI SONO NOTE DA TEMPO E SE NON OTTERREMO RISPOSTE QUESTA VOLTA NON INTENDIAMO CERTO FARE LA FIGURACCIA CHE ABBIAMO FATTO AI TEMPI DELLA LEGGE FORNERO…”

-

Condividi questo articolo


Paolo Baroni per “La Stampa”

 

maurizio landini e mario draghi maurizio landini e mario draghi

A poche ore dall'incontro di oggi pomeriggio con Draghi a palazzo Chigi il leader della Cgil lancia un avvertimento al governo. «Le nostre richieste su pensioni, fisco e riforma degli ammortizzatori sono note da tempo e se non otterremo risposte questa volta non intendiamo certo fare la figuraccia che abbiamo fatto ai tempi della legge Fornero: siamo pronti ad una grande mobilitazione» spiega Maurizio Landini ai suoi.

 

Landini è pessimista: «Ho l'impressione - prosegue - che in questo momento a palazzo Chigi siano più interessati a cercare un minimo di consenso con la politica che altro. Il pericolo è che Draghi discuta con noi mentre ha già un accordo fatto con la sua maggioranza, ma questo metodo a noi ci ha stancato».

maurizio landini mario draghi 2 maurizio landini mario draghi 2

 

Non solo, ma il segretario della Cgil è fermamente determinato «a portare a casa dei risultati, perché - aggiunge - la piazza del 16 ottobre parla anche a noi, al di là delle intemperanze e degli atti di squadrismo». E per questo alla lista delle richieste aggiunge anche un altro tema «che a noi sta molto a cuore e di cui nessuno sta più parlando, men che meno il governo: il lavoro precario. Perché - insiste - non può essere che in un clima di ripresa si fanno solo contratti a termine o di somministrazione».

ELSA FORNERO ELSA FORNERO

 

Giusto ieri Matteo Salvini, dopo aver bocciato al pari dei sindacati l'ipotesi di Quota 102-104, ha incontrato il premier proprio per tentare una mediazione sul nodo pensioni. Durante il colloquio «lungo e positivo» durato circa un'ora, ed al quale hanno preso parte anche il nuovo sottosegretario al Mef Federico Freni ed il suo predecessore Claudio Durigon, si è ragionato sull'ipotesi delle tre quote 102-103-104 rilanciata nei giorni scorsi dal Mef, ma si è fatta strada l'ipotesi di introdurre dal prossimo anno solamente una Quota 102 (come somma di 64 anni di età anagrafica e 38 di contributi) al posto di Quota 100 che scadrà a fine anno.

matteo salvini conferenza stampa quota 100 matteo salvini conferenza stampa quota 100

 

Salvini dice di non voler fare le barricate ma è altrettanto determinato a «salvare le pensioni», evitando di tornare alla legge Fornero ed al requisito dei 67 anni. Oltre a Quota 102 la Lega propone dei correttivi a favore dei lavoratori fragili, allargando come chiedono in tanti l'Ape sociale.

 

«Occorre correggere le storture di Quota 100 favorendo i lavoratori delle Pmi, le donne e le carriere discontinue» continua a ripetere a sua volta dal Pd in ministro del Lavoro Andrea Orlando, convinto che oltre ad aumentare la platea di gravosi ed usurati si possa anche a confermare Opzione donna.

 

MARIO DRAGHI ANDREA ORLANDO MARIO DRAGHI ANDREA ORLANDO

Il problema come sempre sono le risorse, è probabile che si possa aggiungere qualcosa al miliardo e 600 milioni già stanziati sino al 2024, filtra dal Mef, ma non tanto da consentire di introdurre novità travolgenti. Di certo una eventuale Quota 102 non piace ai sindacati, che per superare Quota 100 propongono da tempo due altre strade: la possibilità di lasciare il lavoro a 62-63 anni con una penalizzazione nell'ordine dell'1-2% degli assegni ogni anno di anticipo rispetto ai 67 e quindi una volta raggiunta questa età ottenere la pensione piena, e l'introduzione di una Quota 41 in modo da rendere possibile lasciare il lavoro con 41 anni di contributi a prescindere dall'età (contro i 42 anni e 10 mesi di oggi per gli uomini ed i 41 anni e 10 mesi delle donne).

MARIO DRAGHI E MAURIZIO LANDINI MARIO DRAGHI E MAURIZIO LANDINI

 

Oltre a questo la piattaforma pensioni presentata nei mesi passati prevede un allargamento della platea dei lavori usuranti, la conferma di Opzione donna e l'introduzione di una pensione di garanzia per i giovani. Nel caso poi il taglio del cuneo fiscale fosse riservato solo ai lavoratori dipendenti i sindacati sono intenzionati a porre anche la questione della perequazione delle pensioni in essere in modo da difendere gli assegni dai morsi dell'inflazione.

 

LANDINI DRAGHI 9 LANDINI DRAGHI 9

Richieste troppo onerose? Per intervenire sulle pensioni, ad esempio, secondo Cgil, Cisl e Uil si potrebbe attingere sia ai risparmi (nell'ordine dei 20 miliardi) prodotti negli anni dalla legge Fornero, sia ai residui di Quota 100 che stando alle stime della Cgil ammontano a circa 6,5 miliardi. E poi, più in generale, bisognerà prendere di petto l'evasione fiscale adottando «misure, a partire dalla manovra, che consentano di rafforzare il contrasto all'evasione fiscale e la tracciabilità di flussi, redditi e patrimoni» come è stato chiesto la scorsa settimana durante una audizioni in Parlamento dove è stato ricordato che nel nostro paese l'economia sommersa vale ben 183 miliardi di euro, di cui almeno 100 di evasione fiscale.

maurizio landini mario draghi maurizio landini mario draghi meme su elsa fornero meme su elsa fornero

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...