Da “Circo Massimo - Radio Capital”
sergio mattarella carlo cottarelli
Il ministro dell'economia Tria sembra sempre più in bilico, avrebbe contro sia i 5 stelle che la Lega. Questi attacchi possono nuocere all'Italia? "Le persone contano fino a un certo punto, quelle che contano sono le politiche economiche che vengono attuate", commenta Carlo Cottarelli a Circo Massimo, su Radio Capital, "un ministro fa parte del governo, ha un ruolo da svolgere ma poi è il governo a decidere cosa fare. Mi sembra che Tria stia svolgendo un ruolo di buonsenso.
GIUSEPPE CONTE PINOCCHIO IN MEZZO AL GATTO (LUIGI DI MAIO) E LA VOLPE (MATTEO SALVINI) MURALE BY TVBOY
Alla fine, però, c'è una maggioranza e la maggioranza fa scelte politiche. Se a uno non piacciono quelle scelte, è giusto che se ne vada. Ma senza minacciare. Anch'io mi sono trovato in quella situazione: non mi trovai d'accordo con le politiche del governo per cui lavoravo come commissario e a un certo punto me ne andai".
Oggi il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare il decreto crescita: "Super ammortamento e un po' di abbassamento dell'IRES possono servire, il problema è trovare fonti di finanziamento, le coperture. Non credo che possiamo permetterci una manovra in deficit in questo momento", dice l'ex commissario alla spending review, "dalle cose che leggo mi sembra si tratti di provvedimenti abbastanza contenuti nel loro effetto. Vanno nella direzione giusta, ma bisogna vedere i dettagli. Servirebbe altro per far crescere l'economia".
LANDINI ZINGARETTI PAOLA DE MICHELI
Nella seconda parte dell'anno, però, Cottarelli si aspetta "tassi di crescita positivi nel trimestrale. Credo che le stime dell'OCSE siano pessimistiche. Il decreto crescita magari non servirà a invertire la rotta, ma insieme agli effetti di spesa di reddito di cittadinanza e quota 100, che comunque saranno temporanei, si può pensare per l'anno di arrivare allo 0,3/0,4. Non è questo però che risolve i problemi dell'economia italiana".
LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE
Intanto il segretario della CGIL Landini ha ipotizzato quella che è stata chiamata patrimoniale: "Per me la patrimoniale è una tassa una tantum che viene messa in condizioni di emergenza per abbattere il debito e poi non se ne parla più. Non siamo in quella condizione", dice Cottarelli, "se si parla di tassazione ricorrenti su certe forme di ricchezza, è una questione di distribuzione del reddito.
E lì bisogna andare a vedere i dettagli della misura, non parlare in generale di patrimoniale. Io ho sempre detto che è stato un errore togliere l'IMU, c'è in tutti i Paesi avanzati. Le tasse non piacciono a nessuno, però piuttosto che tassare il lavoro secondo me è meglio tassare la prima casa, magari facendo qualche eccezione. Ma tornare indietro su questo terreno mi sembra difficile".
cottarelli CARLO COTTARELLI COTTARELLI COTTARELLI