Paolo Mastrolilli per “la Repubblica” - Estratti
«Zero soldi all’Ucraina, Paese corrotto che traffica in bambini: la Russia non è un nemico, chi dobbiamo distruggere è il Partito comunista cinese». Steve Bannon ha appena finito la prima parte del suo show, per aprire la conferenza della Cpac. Durante la pausa pranzo parla con Repubblica , per anticipare cosa dobbiamo aspettarci se Trump tornerà alla Casa Bianca: «Gli europei vogliono solo che noi li proteggiamo gratis. È ridicolo, deve finire. Si diano una mossa per difendersi da soli».
La Conservative Political Action Conference un tempo era la culla del reaganismo, ma è diventata il braccio operativo del trumpismo. In questi giorni tiene gli stati generali al Gaylord National Resort, dove sabato Donald chiuderà i lavori per lanciare la rivincita. Bannon era la sua eminenza grigia, durante la campagna del 2016 e i primi anni dell’amministrazione. Poi era caduto in disgrazia ed era stato condannato, per una frode sulla raccolta di fondi per costruire il muro al confine con il Messico. Trump lo ha graziato e perdonato, e ora torna sulla scena aprendo la Cpac.
Si comincia con la preghiera, che Steve esalta così: «Cosa ne dite di imporre un po’ di sano nazionalismo cristiano?». I militanti del movimento Maga (Make America Great Again) si spellano le mani, e lui affonda: «Siete la punta della lancia della rivoluzione, l’avanguardia. Dobbiamo combattere per salvare la repubblica. Biden ha rubato le elezioni e il suo regime vuole corrompere e distruggere il Paese. Bisogna cacciare dalla Casa Bianca l’usurpatore, che ha consentito l’invasione di dieci milioni di immigrati e ci porta verso la Terza guerra mondiale».
(...) Perciò basta soldi alla Nato: «Abbiamo mandato le navi nel Mar Rosso per proteggere le petroliere che portano il greggio in Europa: perché non ci pensano gli europei? ». Ma tutto questo cambierà, con Donald alla Casa Bianca: «Se vinceremo a novembre, il movimento Maga governerà per 50 anni, e Trump passerà alla storia come il più grande presidente americano dopo Lincoln».