1. DOPO LA ROTTURA DEI 5STELLE, ANCHE PER LA LEGA ARRIVERÀ IL MOMENTO DELLA VERITÀ?
2. TRA I GRILLINI SI INVOCA LA SCISSIONE. MOLLATO IL CENTRODESTRA, BERLUSCONI È PRONTO A VOTARE IL MES E AD IMBARCARSI NELLA MAGGIORANZA. LA MELONI E' BEN DISTANTE DA SALVINI 
3. DOPO L'ENNESIMO SCAZZO SALVINI-GIORGETTI, ORA LA SPACCATURA TOCCA ALLA LEGA: RIUSCIRA' L'OPPOSIZIONE DI ZAIA E GIORGETTI A USCIRE DAL VICOLO CIECO IN CUI LI HA PORTATI IL SOVRANISMO DI SALVINI-BAGNAI-BORGHI? LO SAPREMO NELLE PROSSIME DUE SETTIMANE…

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DAGOREPORT

DI BATTISTA DI MAIO DI BATTISTA DI MAIO

Il Movimento fondato da Grillo e Casaleggio si sta polverizzando. Di Battista e i suoi descamisados invocano la scissione contro il “governismo senza limitismo” di Luigino Di Maio, pro-Mes e pro-lottizzazione a sei zampe.

 

gianni letta e berlusconi gianni letta e berlusconi

L’ottuagenario Silvio Berlusconi, eterodiretto e resuscitato da Gianni Letta, è pronto a votare il Mes e ad imbarcarsi nella maggioranza qualora il governo Conte traballi in Parlamento per l’eventuale scissione grillina.

guido crosetto giorgia meloni guido crosetto giorgia meloni

 

Nel centrodestra orfano del Banana si agitano all’opposizione Giorgia Meloni e Matteo Salvini. I due non si “stimano” per niente e il solito Gianni Letta si sta adoperando attraverso Guido Crosetto,“mente” di Giorgia, per portare Fratelli d’Italia verso una posizione meno sovranistica.

 

borghi salvini bagnai borghi salvini bagnai

Intorno a Salvini si sta facendo terra bruciata. I consensi sono sprofondati dal 36% a 26. La sua regione principe, la Lombardia, con Attilio Fontana in tilt, è finita travolta dal Coronavirus. E la recente ed ennesima lite con Giancarlo Giorgetti, il gianniletta della Lega, è la spia che il Carroccio si sta spaccando tra l'estremismo anti europeo del trio Salvini-Bagnai-Borghi (più Siri) e l’ala moderata che fa riferimento a Luca Zaia e Giancarlo Giorgetti.

 

Un’ala che ha nella pancia i piccoli imprenditori dell’Italia del Nord che, investiti dalla crisi economica, non si fidano né di Conte né tantomeno del Capitone. Per Zaia e Giorgetti un accordo con l'Europa è inevitabile. Altrimenti lo spread, già a livelli preoccupanti, esploderebbe.

 

giorgetti fontana zaia giorgetti fontana zaia

A differenza dei 5Stelle, tale spaccatura stenta però a prendere corpo. La Lega, quanto partito alla Bossi, non esiste più: con Salvini si è trasformata in un movimento “fluido”, dove contano quanti follower e like riesci a conquistare sui social. E la politica del Truce si è ridotta a seguire i topic trend scodellati dalla sua “Bestia”.

 

Però succede la nemesi: più le spara grosse, più rinsalda la leadership di Conte. L’unica credibilità politica che ha lo Schiavo di Casalino in Europa gliela dà proprio la svalvolata politica Italexit di Salvini-Bagnai-Borghi.

 

matteo salvini con presepe al congresso della lega matteo salvini con presepe al congresso della lega

Per Merkel e Macron, l’Italia di Conte fa ridere però sempre meglio che avere a che fare con il terzo paese manifatturiero d’Europa in mano al Capitone. Per la Lega arriverà il momento della verità? Riusciranno nei prossimi giorni Zaia e Giorgetti a uscire dal vicolo cieco in cui li ha portati il sovranismo di Salvini? Lo sapremo nelle prossime due settimane…

 

 

 

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