LETTA A SIENA NON STA SERENO – L’ESPLOSIONE DELLA BOMBA MPS RISCHIA DI ESSERE UN BEL CETRIOLONE PER ENRICHETTO, CHE SI CANDIDA ALLE SUPPLETIVE NELLA CITTÀ TOSCANA. MA CHI LO HA SPINTO NEL TRAPPOLONE? AL NAZARENO C'È CHI PUNTA IL DITO SU DARIO FRANCESCHINI, CHE VEDE IL SEGRETARIO COME UN OSTACOLO NELLA SUA PARTITA PER IL QUIRINALE – DI SICURO LETTA SI GIOCA LA FACCIA E LA POLTRONA DI SEGRETARIO, MA È CONVINTO CHE L’OPERAZIONE CON UNICREDIT SI PROLUNGHERÀ BEN OLTRE LA DATA DEL VOTO: BASTA FARE IL CELODURISSIMO ORA. E POI, PASSATO IL VOTO, GABBATU LU SANTO..

-

Condividi questo articolo


LA CORSA DISPERATA DI ENRICO LETTA A SIENA LA CORSA DISPERATA DI ENRICO LETTA A SIENA

1 - PARAGURI D’ITALIA - PER QUALE MOTIVO LETTA HA SCELTO DI CANDIDARSI ALLE ELEZIONI SUPPLETIVE NEL COLLEGIO DI SIENA ORA CHE IL CASO MONTE DEI PASCHI È SCOPPIATO? SEMPLICE: ENRICHETTO SA BENISSIMO CHE L’OPERAZIONE CON UNICREDIT ARRIVERÀ A CONCLUSIONE BEN OLTRE LA DATA DEL VOTO DEL 3 OTTOBRE. QUINDI, PER GUADAGNARE CONSENSI NELLA CITTÀ DEL PALIO, ORA FA IL CELODURISSIMO SU LICENZIAMENTI E SPEZZATINO. PASSATO IL VOTO, GABBATU LU SANTO…

 

franceschini letta franceschini letta

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/paraguri-rsquo-italia-quale-motivo-letta-ha-scelto-candidarsi-278717.htm

 

2 - LA BOMBA MPS FA TREMARE IL PD ORA LETTA TEME IL «TRAPPOLONE»

Pasquale Napolitano per "il Giornale"

 

Il trappolone è pronto: la bomba Mps si innesca pochi giorni dopo l'annuncio del segretario del Pd Enrico Letta di correre per le suppletive nel collegio di Siena. E stavolta, altro indizio pericoloso, anche Matteo Renzi è d'accordo sulla candidatura di Letta. Terzo indizio: Andrea Marcucci, ex capogruppo dei dem a Palazzo Madama, toscano e voce critica nel Pd, dalle colonne de La Nazione, «benedice» la corsa del segretario.

MATTEO RENZI ENRICO LETTA MEME MATTEO RENZI ENRICO LETTA MEME

 

La prova inconfutabile non c'è: ma i tre indizi aprono al Nazareno la caccia alle streghe su Siena. Dietro una partita facile si nasconde il trappolone. La domanda che scuote l'inner circle è semplice: chi ha convinto il segretario alla sfida nello sventurato collegio toscano, dopo le iniziali titubanze?

andrea orcel andrea orcel

 

E poi: per quale ragione UniCredit ha anticipato il piano di annessione dell'istituto senese in modo assolutamente non previsto? E poi aleggiano, dalle parti del Nazareno, tanti sospetti. Perché una fusione così onerosa non è stata annunciata a urne chiuse? Ma soprattutto c'è una relazione tra i due fatti? Ovvero chi ha consigliato Letta sapeva che Unicredit avrebbe bruciato i tempi?

 

PIER CARLO PADOAN CON ELKETTE PIER CARLO PADOAN CON ELKETTE

Dubbi che tormentano l'estate di Letta. L'esplosione della bomba Mps, i piani lacrime e sangue annunciati da Unicredit con chiusure ed esuberi, rischia di trasformare le suppletive di Siena da elezione sonnacchiosa, di fatto senza avversari, in una prova del fuoco.

 

 

Il segretario del Pd non è sereno. Ma ora non può tornare indietro. Letta ha deciso di accettare la sfida di Siena, dopo le dimissioni di Pier Carlo Padoan, per entrare in Parlamento in vista dell'importante passaggio, febbraio 2022, dell'elezione del prossimo Presidente della Repubblica. Vuole gestire le trattative da dentro, per tenere il gruppo dem compatto.

 

Rivede l'incubo dei 101 franchi tiratori che affossarono la candidatura al Colle nel 2013 di Romano Prodi.

ENRICO LETTA GIUSEPPE CONTE BY OSHO ENRICO LETTA GIUSEPPE CONTE BY OSHO

 

I sospettati sono i parlamentari di Base riformista, la corrente guidata da Lotti e Guerini. Oggi però il vero timore è un altro: Letta rischia di arrivare all'elezione del prossimo Capo dello Stato da semplice militante. La battuta gira al Nazareno. Su Siena Letta si sta giocando la permanenza alla guida del Pd.

 

monte dei paschi di siena monte dei paschi di siena

Ed ecco che dubbi e preoccupazioni assalgono i fedelissimi dell'ex premier. Siena non è più una passeggiata. L'asse con Giuseppe Conte non dà alcuna garanzia: nel M5s è in atto una violentissima resa dei conti tra il leader e il ministro degli Esteri Luigi di Maio. I più terrorizzati dalla sfida di Siena sono gli orlandiani: «Stanno preparando un agguato?», si chiedono.

 

Precisando che «a suo tempo suggerirono a Letta di non candidarsi».

 

Ma chi lo avrebbe spinto nel trappolone di Siena? I dubbi ancora una volta ricadono sull'uomo dei misteri, sempre il solito, Dario Franceschini. Il ministro della Cultura, in religioso silenzio dopo la sostituzione a capo delegazione proprio con l'odiato Andrea Orlando, prepara la vendetta?

 

LUIGI DE MOSSI SINDACO SIENA LUIGI DE MOSSI SINDACO SIENA

C'è un altro indizio che porta a Franceschini: l'eterno Dario sta giocando la sua personale partita per il Colle.

 

Letta sarebbe un ostacolo. Tolto l'ostacolo, la trattativa può riprendere. Il centrodestra fiuta l'aria. E si prepara al colpaccio: dopo settimane di silenzio cresce l'opzione di schierare contro Letta il temutissimo sindaco di Siena Luigi de Mossi. Ecco l'incubo delle notti estive di Letta.

Enrico Letta Enrico Letta

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….

DAGOREPORT – L'EFFETTO TRUMP RINGALLUZZISCE LE DESTRE EUROPEE E LA ''MAGGIORANZA URSULA'' RISCHIA DI IMPLODERE - OLTRE ALL'INETTA SCELTA DI RAFFORZARSI CONCEDENDO A GIORGIA MELONI UNA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA (SU FITTO CONTRARI SOCIALISTI E LIBERALI), A DESTABILIZZARE LA VON DER LEYEN SONO I POPOLARI SPAGNOLI CHE MIRANO A FAR CADERE IL GOVERNO SANCHEZ BOCCIANDO IL COMMISSARIO SOCIALISTA RIBEIRA – PER URSULA SI PREFIGURANO TRE SCENARI: 1) LA CRISI RIENTRA E PASSANO LE NOMINE, FITTO COMPRESO; 2) ACCONTENTA I SOCIALISTI E RIFORMULA LE NOMINE DEI COMMISSARI; 3) SALTA LA ''MAGGIORANZA URSULA'' E SI TORNA AL VOTO (COSA MAI SUCCESSA…)

DAGOREPORT - MILANO BANCARIA IN ALLARME ROSSO PER L’ACQUISIZIONE DAL MEF DEL 15% DI MONTE DEI PASCHI, DA PARTE DI UNA CORDATA FORMATA DA CALTAGIRONE E MILLERI (DELFIN-DEL VECCHIO) IN COMUNITÀ DI AMOROSI INTENTI CON GIUSEPPE CASTAGNA, PATRON DI BPM - CON LA FUTURA FUSIONE BPM-MPS NASCERÀ IL TERZO POLO FINANZIARIO, A FIANCO DI INTESA E UNICREDIT - NON SOLO: IN UNO SCENARIO FUTURIBILE, POTREBBE ACCADERE CHE CALTA E MILLERI, UNA VOLTA CEDUTE A BPM LE LORO AZIONI (27,57%) DI MEDIOBANCA, RIESCANO A CONVINCERE CASTAGNA A PORTARE BPM-MPS ALLA CONQUISTA DI MEDIOBANCA…