Il M5s cade a pezzi. Minuto dopo minuto e sempre di più. L'ultima bufera è esplosa dopo l'intervento di Beppe Grillo, che ha definito "grillino" Mario Draghi (figurarsi...) pur di convincere la base a votare a schierarsi a favore del governo di unità nazionale. "Uno di noi", ha detto il comico riferendosi al premier incaricato. Toni che tradiscono disperazione. Dunque ha aggiunto di voler però prima del voto sentire il programma di Draghi. Insomma, il comico ha chiesto un "rinvio" al voto visto con enorme sospetto dai pentastellati scettici: sembra infatti solo un modo per arrivare a un "sì" incondizionato a Draghi.
E quel rinvio, puntualmente, è arrivato: il voto di Rousseau su Draghi è sospeso. Lo ha annunciato il capo politico del M5S Vito Crimi sul Blog delle Stelle, poco dopo le 10: "Il voto sul governo previsto dalle ore 13.00 di oggi è temporaneamente sospeso. I nuovi orari di inizio e termine votazione saranno successivamente comunicati". Insomma, una farsa. Clamorosa. La fine di Rousseau e, probabilmente, del M5s.
Quanto accaduto ha ovviamente dilaniato il M5s. La base è inferocita: i militanti sul Blog delle stelle reclamano la consultazione sul governo Draghi e se la prendono anche con il fondatore. "Boicottiamo il voto sullo Statuto - commenta un attivista -. Vogliamo votare su Rousseau per dire no a un governo assembrato". E ancora: "Rimandano la votazione! Mai più seduti allo stesso tavolo con due Mattei e mai con l'ex cavaliere. Lezzi e compagni resistete!", scrive un altro grillino.
Nella serata di ieri, martedì 9 febbraio, su Zoom si è tenuto il cosiddetto "v-day" dei contrari alla fiducia, in tutto circa 700 grillini tra militanti ed eletti. Tra questi diversi parlamentari: Barbara Lezzi, Elio Lannutti, Alvise Maniero, Andrea Colletti, Mattia Crucioli, Elena Botto, Leda Volpi, Primo Di Nicola, Bianca Laura Granato, Pino Cabras, Jessica Costanzo, Laura Angrisani, Raphael Raduzzi.
Durissime le parole di Marì Muscarà, consigliera M5s in campagna, che all'incontro in remoto ha tuonato: ""Queste che sento questa sera sono le vere 'parole guerriere' del Movimento. Ho visto Grillo con imbarazzo: credo dovremo chiamare un esorcista!". Anche Crucioli ha bollato come "imbarazzanti" le parole di Grillo, invitando il M5s a reagire: "I vertici che abbiamo sono la negazione dei nostri principi e quindi dobbiamo fare qualcosa. Siamo ad un bivio. Teniamoci in contatto", ha chiosato. Insomma, il M5s sta diventando polvere.