MA CHI È, LEO TOLSTOJ? – IL VICEMINISTRO ALL’ECONOMIA, MAURIZIO LEO, INTERVIENE IN AULA ALLA CAMERA E STRAPPA L’APPLAUSO CON LA CITAZIONE LETTERARIA: “ABBIAMO CIRCA 1000 PAGINE DI ISTRUZIONI PER LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI. PENSATE CHE GUERRA E PACE, NELL’EDIZIONE MONDADORI, NE HA 1.400” – L’AVVOCATO TRIBUTARISTA IN 15 SECONDI HA RACCONTATO 30 ANNI DI STORIA DEL FISCO: “A FRONTE DI UN TESTO UNICO SULLE IMPOSTE DIRETTE DEGLI ANNI ’70, CI SONO STATE 1200 MODIFICHE…” - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Fisco, Maurizio Leo: "Dichiarazioni redditi di 1.000 pagine, Guerra e pace 1.400"

 

Fisco, Leo: "Dichiarazioni redditi di 1.000 pagine, Guerra e pace 1.400"

Da www.adnkronos.com

 

MAURIZIO LEO PARAGONA LE DICHIARAZIONI DEI REDDITI A GUERRA E PACE - MEME BY DAGOSPIA MAURIZIO LEO PARAGONA LE DICHIARAZIONI DEI REDDITI A GUERRA E PACE - MEME BY DAGOSPIA

''Abbiamo un sistema di dichiarazioni che è assolutamente pesante: abbiamo circa 1.000 pagine di istruzioni per la dichiarazione dei redditi. In particolare 140 pagine per il modello 730, 350 pagine per il modello persone fisiche, 250 pagine per le società di persone e 300 per le società di capitale. Pensate che Guerra e pace, nell'edizione Mondadori, ha 1.400 pagine''. Il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, intervenendo all'assemblea di Assonime sottolinea l'importanza della semplificazione nel sistema fiscale. Il paragone, spiega Leo, serve per dare ''l'idea di come è necessario intervenire per fare chiarezza''.

 

Il viceministro rileva inoltre che ''oggi il sistema delle norme è assolutamente abnorme: 1.200 interventi in materia di imposte sui redditi e 500 interventi in materia di Iva''. ''Il sistema ormai non è più gestibile'' quindi, afferma Leo, serve una ''riforma seria''.

 

maurizio leo giorgia meloni maurizio leo giorgia meloni

 

MAURIZIO LEO ALLA CAMERA MAURIZIO LEO ALLA CAMERA

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…