1 - GLI F-16 A KIEV VOLODYMYR ZELENSKY
Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”
Il primo pacchetto di caccia F16 di fabbricazione statunitense è già stato trasferito in Ucraina dalla Danimarca e dai Paesi Bassi, questa estate i jet voleranno sui cieli ucraini. […] l'Ucraina dopo un lungo braccio di ferro e le molteplici richieste del presidente Zelensky avrà a disposizione sul lungo termine 43 F16 «per difendersi contro l'aggressione russa». Un passo cruciale, lo ritengono gli alleati, per consentire a Kiev di contrastare l'invasione e proteggere le infrastrutture e le città. Gli F16 sono equipaggiati con cannoni da 20 millimetri e possono portare bombe, razzi e missili.
È un salto tattico importante che potrebbe cambiare, almeno sono gli auspici degli americani, la dinamica del conflitto. […] Zelensky […] ha alzato nuovamente la posta. […] ha sottolineato che ne servono di «128 di F16 per pareggiare la Russia nei cieli». Agli F16 si aggiungeranno cinque nuovi sistemi antimissile, fra cui un'altra batteria di Patriot statunitensi […]
[…] Il comunicato finale […] è stato finalizzato […] su alcuni punti: il primo legato al ritmo con cui scandire gli aiuti militari a Kiev; il secondo, più importante, la promessa che «il cammino di Kiev verso la membership Nato è irreversibile» e il sostegno al processo di riforme avviato da Kiev. Che il termine «irreversibile» fosse esplicitato lo chiedevano i Paesi del fronte orientale e lo speravano gli ucraini stessi […]
Il documento fa riferimento a 43 miliardi di dollari in aiuti entro il prossimo anno, ma non accenna a impegni su più anni. […] Nel documento si cita anche la Cina, definita un «fattore decisivo» nel sostegno alla Russia per la guerra in Ucraina. Secondo l'Alleanza, Pechino continua a porre una sistematica sfida alla sicurezza euro-atlantica. Viene anche chiarito che la Cina non può continuare a favorire il più grande conflitto in Europa nella storia recente senza pensare di impattare negativamente sui suoi interessi e la reputazione. […]
2 - ARRIVERANNO A PICCOLI GRUPPI, IN TUTTO 100 LA LORO MISSIONE: ABBATTERE MISSILI E DRONI
Estratto dell’articolo di Francesco Semprini per “la Stampa”
Gli F-16 arriveranno in Ucraina in maniera contingentata, ovvero un po' alla volta e potranno essere utilizzati in maniera efficace per la difesa aerea al fine di neutralizzare missili e droni, ma non per ingaggi diretti contro i caccia di Mosca. […] Dei quattro Paesi che hanno dichiarato in chiaro la loro volontà di fornire F-16 all'Ucraina, ovvero Olanda, Danimarca, Belgio e Norvegia, (gli Stati Uniti hanno fatto solo dichiarazioni di intenti) i primi tre hanno vincolato la consegna a Kiev con l'arrivo dei velivoli sostitutivi in particolare gli F-35 che arriveranno a partire dall'estate 2024.
Pertanto, la fornitura avverrà in maniera rateizzata, alcuni dicono addirittura «con il contagocce», per garantire che la capacità aerea dei Paesi donatori rimanga ai livelli di sicurezza previsti. Il numero complessivo di caccia destinati all'Ucraina è stato stimato tra le 70 e le 100 unità, ma come prima consegna ne arriveranno – si presume – una decina. La rateizzazione è necessaria anche per motivi di gestione e formazione dei piloti e del personale a terra. […] Un ragionamento a parte merita appunto l'impiego.
«Non c'è paragone tra gli F-16 nella versione anni Novanta (ovvero Block 20 F-16 Mlu) e la capacità aerea della Russia che è decisamente superiore nel confronto "aria-aria"», chiosa la fonte. Il fattore principale su questi velivoli è il tipo di radar e di missili montati. Gli Su-35, Su-30 e i Mig-31 russi sono superiori rispetto agli F-16, il cui radar ha un raggio di azione in situazione ideale di 120-150 km, mentre quello "air to air" dei caccia russi varia dai 200 ai 250 km.
Oltre al fatto che gli F-16 hanno un allungo offensivo limitato rispetto a quello russo: «A Kiev non saranno forniti i missili di ultima generazione come gli AIM-120 D, sono pochi e costano tanto. Gli daranno i C che hanno una gittata minore. Un vantaggio competitivo gli F-16 lo garantiranno invece se impiegati come piattaforma per la difesa aerea contro missili da crociera o droni, o come supporto e per azioni volte a colpire obiettivi a terra attraverso lancio di missili tipo Storm Shadow».
volodymyr zelensky e joe biden bilaterale al g7 di borgo egnazia 1
C'è infine un'ipotesi da azzardare e riguarda la notizia dell'accordo tra Varsavia e Kiev, secondo cui la Polonia colpirà i missili in arrivo verso il suo territorio già nello spazio aereo ucraino. «Potrebbe significare che Varsavia si impegna a creare uno scudo aereo nell'ovest dell'Ucraina – conclude la fonte –, garantendo la sicurezza di quegli aeroporti dove saranno posizionati gli F-16 in arrivo dai Paesi alleati».