Libia, Parlamento Turchia approva mozione per invio truppe
(LaPresse/AP) - Il Parlamento turco ha autorizzato l'invio di soldati in Libia a sostegno del governo del premier Fayez al-Serraj, riconosciuto dalle Nazioni unite, per contrastare l'attacco delle forze del rivale Khalifa Haftar a Tripoli.
I deputati che hanno votato a favore della mozione sono stati 325, quelli contrari 184, nella sessione d'emergenza. La misura prevede un mandato di un anno per il dispiegamento. "Una Libia il cui governo legittimo è sotto minaccia può diffondere instabilità alla Turchia", ha dichiarato il deputato del partito Akp al potere, Ismet Yilmaz, sostenendo la mozione, mentre "chi non vuole agire a causa di un rischio getta in nostri figli in un pericolo ancora maggiore".
Libia, telefonata Erdogan-Trump, discussa anche Siria
(LaPresse/AP) - Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avuto una conversazione telefonica e discusso la situazione di Siria e Libia con l'omologo turco, Recep Tayyip Erdogan. Lo ha fatto sapere la presidenza di Ankara, poco dopo il voto sull'intervento turco in Libia. Una breve nota riferisce che i due presidenti hanno discusso "l'importanza della diplomazia nella risoluzione delle questioni regionali".
al serraj haftar giuseppe conte
Libia, Egitto condanna decisione Parlamento Turchia su invio truppe
(LaPresse) - L'Egitto "condanna nel modo più forte" la decisione del Parlamento turco di approvare una mozione per l'invio di truppe in Libia. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri egiziano, in un post su Facebook, affermando che si tratti di "una violazione della legge internazionale e delle risoluzioni Onu".
Il ministero, inoltre, "mette in guardia dalle conseguenze di qualsiasi azione militare turca in Libia e sulle sue ripercussioni, sottolineando che tale interferenza colpirà negativamente la stabilità della regione, la Turchia ne porterà la piena responsabilità". Inoltre, l'Egitto "chiede alla comunità internazionale di agire secondo le proprie responsabilità con urgenza nel gestire questi sviluppi, che minacciano un'escalation regionale".
CONTE SERRAJ AL SERRAJ ERDOGAN