CON LE MANI LEGATE - STEFANO FOLLI: “IL CONTE-3, SE NASCE, VEDRÀ CONTE IMPRIGIONATO NELLA GABBIA IMPOSTAGLI DAI PARTITI. IL POTERE SEMI-SOLITARIO DI CUI L'AVVOCATO HA GODUTO FIN QUI RISCHIA DI INFRANGERSI. LA STESSA VOLONTÀ DEL PREMIER DI IMPORRE UNA PROPRIA QUOTA NELLA SPARTIZIONE MINISTERIALE (ARCURI SPOSTATO ALLA GUIDA DI UN DICASTERO IMPORTANTE) DIMOSTRA CHE LO SCENARIO STA CAMBIANDO CON LA RISCOSSA DEI PARTITI: NON SOLO RENZI, CON LA SUA MODESTA PERCENTUALE, MA SOPRATTUTTO IL PD E IN FONDO ANCHE I 5S VERSIONE DI MAIO”

-

Condividi questo articolo


Stefano Folli per "la Repubblica"

 

stefano folli stefano folli

C'era un tempo in cui gli incarichi "esplorativi" facevano parte di un rito alquanto bizantino, non semplice da spiegare a un osservatore straniero, le cui caratteristiche positive erano soprattutto due: la sobrietà e la discrezione. L' esploratore scelto dal Quirinale agiva in punta di piedi, un po' nell' ombra, e poi tornava a riferire, senza che all' esterno trapelassero notizie ufficiali, solo le consuete indiscrezioni.

 

Nel 2021 invece dell' esploratore si sa che aspira a fare il sindaco di Napoli e che questi giorni sotto i riflettori potrebbero agevolare le sue ambizioni. Intanto il suo mandato, che si conclude oggi pomeriggio, ha prodotto un grande tavolo rettangolare a cui si sono seduti i rappresentanti della vecchia maggioranza 5S-Pd-LeU più i renziani più il mini-gruppo dei "responsabili".

 

MATTEO RENZI E GIUSEPPE CONTE COME LUKAKU E IBRA MATTEO RENZI E GIUSEPPE CONTE COME LUKAKU E IBRA

Compito dell' affollata riunione consisterebbe nel fissare il programma del nuovo governo: quel programma che è un oggetto misterioso da mesi, come sa chi ricorda gli scenografici Stati Generali voluti da Conte in tarda primavera e dai quali non emerse nulla di concreto.

 

Fatte le debite proporzioni, il tavolo programmatico dell' esploratore Fico rispecchia in miniatura una modalità simile. Deve essere per questo che il presidente della Camera ha avviato la discussione e poi ha lasciato la sala, rendendosi conto della bizzarria. In sostanza, molte parole, nessun risultato pratico.

 

GIUSEPPE CONTE - MATTEO RENZI GIUSEPPE CONTE - MATTEO RENZI

Tanto meno un esito che non sia un elenco di impegni generici, quando invece Renzi aveva chiesto un testo dettagliato e vincolante. Per cui il capo di Italia Viva ha ributtato la palla nel campo avverso, riproponendo il Mes e anche una bicamerale per le riforme.

 

Mosse che sono tattiche o strategiche a seconda della convenienza. Del resto, i cosiddetti "contenuti" possono essere calati in un' intesa dopo e non prima dell' accordo politico sul premier, l' unico abilitato a mediare e approfondire gli obiettivi del suo stesso governo.

 

conte renzi conte renzi

A cominciare dalla vera priorità, quella su cui è cominciato lo psicodramma: il Recovery Plan, la sua gestione, le scadenze, le riforme - appunto - di cui non c' è traccia. Ora, se il tavolo non serve per il programma, qual è la sua utilità? Solo una: creare un diversivo per nascondere alla vista ciò che avviene dietro le quinte.

 

Qualcuno prevede infatti - forse non a torto - che la crisi del Conte-2 si risolverà in un grosso rimpasto di ministri. Ma si può aggiungere un altro tema. Il Conte-3, se nasce, vedrà il presidente del Consiglio imprigionato nella gabbia impostagli dai partiti. Il potere semi-solitario di cui l' avvocato ha goduto fin qui e che gli ha permesso di lucidare presso l' opinione pubblica l' immagine del leader che non si piega, rischia di infrangersi.

 

renzi bonafede conte renzi bonafede conte

Di conseguenza il paradosso di Conte - in apparenza insostituibile, in realtà parecchio indebolito - è uno degli interrogativi irrisolti. La stessa volontà del premier di imporre una propria quota nella spartizione ministeriale (Arcuri spostato alla guida di un dicastero importante) dimostra che lo scenario sta cambiando con la riscossa dei partiti: non solo Renzi, con la sua modesta percentuale, ma soprattutto il Pd e in fondo anche i 5S versione Di Maio.

 

conte renzi conte renzi

Tutto questo potrebbe persino indurre Conte a rovesciare il tavolo per inseguire quel consenso popolare che i sondaggi gli accreditano e a cui egli crede. Manca ancora il partito personale, ma le basi s' intravedono. Di sicuro un premier imbrigliato a Palazzo Chigi, con le mani legate, è destinato a ridimensionare se stesso.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...

DAGOREPORT - VIVA IL POPOLO, A MORTE I CONTI! IL GOVERNO DUCIONI, NEL SUO CONTINUO TENTATIVO DI STRAVOLGERE L’ASSETTO COSTITUZIONALE, HA PUNTATO ORA LA CORTE DEI CONTI, OVVERO I MAGISTRATI CHE HANNO COME COMPITO PRIMARIO IL CONTROLLO DEI CONTI DEL PAESE – C’È GRANDISSIMA PREOCCUPAZIONE TRA I MAGISTRATI DELLA CORTE PER LA RIFORMA CHE PASSA CON IL NOME DI DDL FOTI, CHE SVUOTA LE FUNZIONI DELLA CORTE - LA DUCETTA NON SI FERMA. E INIZIA UN ALTRO ATTACCO ALLA MAGISTRATURA. CHE COSA FARÀ IL PRESIDENTE MATTARELLA?

DAGOREPORT - LA SCONFITTA IN LIGURIA CONTE PUÒ TATUARSELA SULLA COSCIENZA. UN GIOCO AL MASSACRO, QUELLO DEL M5S, CHE SI TRASFORMA IN FARSA, VISTO CHE ITALIA VIVA, ESCLUSA CON IGNOMINIA DALL’ALLEANZA ELETTORALE IN LIGURIA, SARÀ PRESENTE A SUPPORTO DEL CAMPOLARGO SIA IN UMBRIA CHE IN EMILIA ROMAGNA – LA FORZA CHE MANCHERA’ SEMPRE ALLA SINISTRA SI CHIAMA “FATTORE BERLUSCONI”. OVVERO: PUR NELLA TOTALE DIVERSITÀ DI IDEE, NEL MOMENTO DECISIVO FORZA ITALIA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SI UNISCONO PER INCASSARE LA CUCCAGNA DEL POTERE - LA SOLITA PARACULAGGINE CON CUI GIORGIA MELONI HA PROVATO A GIUSTIFICARE LA PERDITA DI QUASI 100MILA VOTI RISPETTO ALLE EUROPEE - LA LEZIONE PIÙ EVIDENTE DEL VOTO LIGURE È CHE IL PD, CHE ELLY VUOLE FAR TORNARE UN PARTITO DI SINISTRA, SENZA UN SOLIDO ALLEATO DI CENTRO VA A SBATTERE - SE IL GOVERNO DUCIONI PORTA A CASA IL 3 A 0...