Alessandro di Matteo per “la Stampa”
La rottura adesso è a un passo. Tra Silvio Berlusconi e Mara Carfagna i rapporti sono arrivati al punto di rottura, molti dentro Fi scommettono sull' uscita della vice-presidente della Camera.
Raccontano che il Cavaliere stavolta sia andato davvero su tutte le furie, dopo la polemica della Carfagna per l' astensione di Fi sulla mozione contro l' antisemitismo di Liliana Segre e chi ha parlato con Berlusconi assicura che la dura nota diffusa ieri è solo una versione molto edulcorata di ciò che il leader avrebbe detto in privato.
La Carfagna, per tutta risposta, incontra alla Camera Giovanni Toti, l' uomo che il Cavaliere ha inserito nella lista nera dopo la scelta di lasciare Fi. L' altra sera, la vice-presidente di Fi era andata giù dura sulla scelta di astenersi. «La mia Forza Italia, la mia casa, non si sarebbe mai astenuta in un voto sull' antisemitismo». Troppo, per Berlusconi: «Mi aspetto che nel movimento che ho fondato nessuno si permetta di avanzare dubbi sul nostro impegno a fianco di Israele e del popolo ebraico, contro l' antisemitismo e ogni forma di razzismo. Se qualcuno vuole seguire strade già percorse da altri, ne ha naturalmente la libertà, ma senza danneggiare ulteriormente Forza Italia».
Carfagna non replica, evita altre polemiche. Ma riceve Toti nel suo studio di vice-presidente della Camera.
mara carfagna foto di bacco (1)
Il governatore ligure è venuto a Roma proprio per incontrarla e al termine del colloquio la descrive «delusa» di come vanno le cose in Fi. Racconta di avere «visto che c' è un po' di malumore, non è a suo agio lì dove sta». Nessun annuncio di rotture, Toti assicura ai cronisti che non si sarebbe parlato dei gruppi autonomi che tutti in Fi danno quasi per scontati. Ma è chiaro che per Toti è importante allacciare un dialogo con chi sta aprendo una crepa in Fi.
La verità è che la vice-presidente della Camera è pienamente al lavoro. Nel suo studio c' è una processione di parlamentari di Fi che vanno a fare il punto con lei. Quando va via Toti entra il campano Luigi Casciello, poi è la volta di Renata Polverini. L' ex sindacalista nega che i gruppi autonomi siano all' ordine del giorno («Con tutti 'sti gruppi che sono nati, ci manca solo il nostro»), ma è evidente che il cantiere è aperto.
GIANFRANCO ROTONDI CON CAMICIA MULTICOLOR
Qualcuno parla addirittura di martedì prossimo come data del possibile annuncio di gruppi parlamentari autonomi. Un parlamentare di Fi che monitora i movimenti dentro al partito spiega: «Sta contando le truppe. Alla Camera sicuramente ci sono Napoli, Cattaneo, Perego, Bendinelli, Ferraioli, Russo». Senza contare l' ala calabrese del partito, da Roberto Occhiuto e Jole Santelli, fin qui molto in sintonia con la vice-presidente. Al Senato, sarebbe Massimo Mallegni il punto di riferimento. C' è poi Gianfranco Rotondi, propenso a dialogare con Renzi. Carfagna vuole riflettere, per ora si limita a «raccogliere il malumore diffuso». Per qualche giorno sarà in Giappone in visita istituzionale. Poi, al ritorno, si tireranno le somme.
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