MATTARELLA,C'È CHI PREDICA CONTRAPPOSIZIONE CONTRO DIALOGO
xi jinping e sergio mattarella
(ANSA) - PECHINO, 10 NOV - "Il futuro richiede tanti Marco Polo, in alternativa a chi invece predica contrapposizione e pratica guerra. Perché lo stile Marco Polo, il significato, è quello della curiosità per mondi che non si conoscono, l'ammirazione per quello che si vede e si apprende, è il rispetto reciproco per un comune arricchimento culturale. Questo è ciò che ha fatto crescere il mondo nel corso dei millenni e dei secoli.
Ed è ciò che invece viene contrastato da chi alimenta contrapposizioni e coltiva incompatibilità. Vi è un'esigenza crescente al mondo - e lo vediamo in questa stagione politica internazionale - di recuperare quello spirito in cui incontrarsi, dialogare, apprendere vicendevolmente, che è il modo per crescere tutti insieme". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla televisione cinese CGTN, intervistato da He Yanke per il programma "Leaders Talk"
MATTARELLA, MERCATI APERTI SONO ANTIDOTO ALLA GUERRA
sergio mattarella e xi jinping
(ANSA) - PECHINO, 10 NOV - "Ogni messaggio che induce alla collaborazione politica, economica e commerciale è un modo per rafforzare la pace. Perché mercati aperti, collaborazione commerciale significano interessi comuni che vengono coltivati. E questo è l'antidoto alle contrapposizioni e alla guerra.
Ed è uno strumento che consente di crescere socialmente come benessere delle popolazioni, e consente la strada alternativa alla contrapposizione. Per questo, tutte le iniziative che richiedono collaborazione, anche economica e commerciale, oltre che a scambi culturali, sono preziose". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla televisione cinese CGTN, intervistato da He Yanke per il programma "Leaders Talk".
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MATTARELLA, I RAPPORTI TRA LA CINA E L'ITALIA SONO STRAORDINARI
(ANSA) - PECHINO, 10 NOV - "I rapporti tra la Cina e l'Italia sono straordinari, saldamente eccellenti". Lo ha ribadito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla televisione cinese CGTN, intervistato da He Yanke per il programma "Leaders Talk". "I rapporti tra Cina e l'Italia - ha aggiunto il capo dello Stato - sono talmente eccellenti che pochi mesi fa è venuta in Cina la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni.
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A pochi mesi di distanza c'è la mia visita di Stato. È del tutto inconsueto che vi siano visite così ravvicinate, nello stesso Paese, del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio dei ministri. È un'eccezione che sottolinea quanto sia importante il rapporto dell'Italia con la Cina e come l'Italia vuole coltivarlo con attenzione e sviluppo. Come lo definirei? Lo definirei come un rapporto di amicizia, quella che è fatta da fiducia e da capacità di comprensione reciproca. È quello che contraddistingue questa relazione tra Cina e Italia".
MATTARELLA,ALCUNI GRANDI SOGGETTI ECONOMICI OPERANO SENZA REGOLE
(ANSA) - PECHINO, 10 NOV - "Il mondo sta cambiando non soltanto velocemente ma a un ritmo che si presenta sempre più veloce. Addirittura tumultuoso nei mutamenti che intervengono. La scienza ci consegna sempre nuovi strumenti, di grande portata". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla televisione cinese CGTN, intervistato da He Yanke per il programma "Leaders Talk". "Se io penso a quando ero bambino, o anche soltanto ragazzo, il mondo è profondamente cambiato. Queste modifiche sono entusiasmanti.
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Naturalmente - ha spiegato Mattarella - pongono l'umanità di fronte a degli interrogativi, a delle responsabilità nell'uso delle novità che vi sono. E questo fa riflettere sul fatto che vi sono, davanti all'umanità, tante sfide globali che nessun Paese da solo può affrontare. Sono tante le sfide: riguardano il clima che sta cambiando, per cercare di controllare i mutamenti; riguardano la salute globale nel mondo; riguardano l'economia, in cui sovente grandi soggetti economici, che agiscono sul piano globale, sono svincolati dalla regola di qualunque Stato e non hanno regole".
MATTARELLA,SFIDE GLOBALI, È L'ORA DELLA CONCORDIA MONDIALE
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(ANSA) - PECHINO, 10 NOV - "Vi sono, davanti all'umanità, tante sfide globali che nessun Paese da solo può affrontare". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla televisione cinese CGTN, intervistato da He Yanke per il programma "Leaders Talk". "Questo - ha aggiunto Mattarella - richiederebbe una concordia mondiale, una convergenza per affrontare insieme le sfide comuni dell'umanità.Ed è paradossale che stia avvenendo il contrario in questo periodo, che si sviluppino le guerre e che si alimentino contrasti".
MATTARELLA: LA CINA CI AIUTI A FERMARE L’AGGRESSIONE RUSSA
Estratto dell’articolo di Concetto Vecchio per “la Repubblica”
Con la franchezza che si deve agli amici Sergio Mattarella rivolge a Xi Jinping, l’imperatore della Cina superpotenza, parole di verità. Sui dazi: «Nessuno in Europa, men che meno l’Italia, immagina una stagione di protezionismo». Sull’Ucraina: «Si adoperi con Putin per porre termine alla brutale aggressione russa, ma nel rispetto del diritto internazionale». Sui diritti umani: ribadirne il rispetto «non esprime interferenza nei confronti di alcuno».
il discorso di sergio mattarella in cina
Interferenza è una parola che la nomenklatura rossa usa spesso per rintuzzare le critiche.
Xi veramente non c’è nell’auditorium dell’università di Beida, dove Mattarella tiene una lectio magistralis. Ci sono autorità, studenti, docenti, rettori, molti sono italiani. I cronisti attorniano Romano Prodi, che a 85 anni è in gran forma: è stato appena nominato titolare della cattedra dedicata alla cultura italiana finanziata dalla Fondazione Agnelli. Si aggira Pier Ferdinando Casini, a capo del forum filantropico Cina-Italia. C’è l’ex ministro Oliviero Diliberto, che insegna qui. L’altro giorno, nella sala del Popolo, c’era Renzo Lusetti. […]
xi jinping e sergio mattarella
Con Trump il protezionismo potrebbe persino inasprirsi, stringendo a tenaglia anche l’economia italiana. Mattarella, che a Pechino è accompagnato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, non le manda a dire: «La Cina è, per l’Italia, il primo partner economico in Asia. Lo spirito costruttivo che ci anima sollecita un rapporto equilibrato che consenta, con la rimozione delle barriere che ostacolano l’accesso al mercato cinese di prodotti italiani di eccellenza, di corrispondere alle attese dei consumatori cinesi, sempre più esigenti ». Serve un riequilibrio negli investimenti. Importiamo molto di più di quel che ci fanno esportare.
Xi, che lo ha definito un «grande amico», lo ascolterà? A lui giunge una richiesta precisa, senza giri di parole: «Riteniamo che situazioni e procedure riguardanti un settore commerciale - volte al raggiungimento di un’equa e corretta concorrenza e nell’intendimento di giungere a intese reciprocamente vantaggiose - non debbano ripercuotersi sulle pratiche commerciali di altri comparti».
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Il capo dello Stato italiano suggerisce «un dialogo tra Pechino e Unione europea fluido, responsabile, approfondito». Il mondo con Trump è già cambiato. E per noi europei rischia di volgere in peggio. Mattarella è venuto fin qui per provare a tessere la rete delle nostre relazioni, riconoscendo con pienezza alla Cina l’inevitabile autorità che ha nel mondo. E quindi, legittimata a trattare con Putin per trovare una soluzione in Ucraina. Ma stando dentro le regole del diritto internazionale. Facendo leva sulla consonanza con Xi, lo invita a «fare uso della sua grande autorevolezza internazionale per porre termine alla brutale aggressione russa, primo passo per una pace giusta.
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Non è pensabile – aggiunge – che un membro permanente del Consiglio di sicurezza Onu usi la forza, come ha fatto la Russia contro un proprio vicino più piccolo, per imporgli la sua volontà». Se lo si accetta «si accetta la barbarie».
Il punto è che sulle ragioni dell’invasione Mattarella è lontanissimo da Xi. E Xi è troppo vicino a Putin. Entrambi infatti imputano alla Nato l’innesco dell’aggressione. La stessa mediazione Mattarella se la augura anche per il Medio Oriente. […] I cinesi sono contenti perché gli abbiamo appena restituito 56 reperti trafugati in passato. […]