Salvatore Cannavò per il Fatto Quotidiano - Estratti
Difficile avere dubbi: all’elettorato di centrosinistra Renzi non va giù.
Tanto da mettere in dubbio la propria fedeltà elettorale e dichiarare che la sua presenza nell’alleanza “influirebbe negativamente” sul voto all’eventuale “campo largo”.
Ben l’82% dell’elettorato 5Stelle dice che le probabilità di votare l’alleanza comprensiva dell’ex premier si ridurrebbero a seguito della sua presenza; la percentuale è al 63% nel caso dell’Alleanza Verdi e Sinistra e pur ridotta raggiunge un significativo 37% anche nel Pd partito dotato di un elettorato molto ligio e abituato a ingoiare cose inenarrabili (si pensi a Lamberto Dini nei governi Prodi).
Un campione convinto. È quanto emerge da un sondaggio commissionato dal Fatto a Cluster17, quotata società francese di rilevazioni e che ha già dato prova sul nostro giornale dell’efficacia delle sue analisi nell’individuazione dei profili politici dell’elettorato italiano. Il sondaggio è stato effettuato tra il 30 agosto e il 2 settembre su un campione di 1014 persone rappresentative dell’elettorato per età, genere, categoria socio-professionale, regioni e dimensione.
Il primo dato inequivocabile è la repellenza per l’ex primo ministro. Il 59% dell’elettorato complessivo si dice “contrario” al fatto che Avs, Pd e M5S “concludano un’alleanza elettorale con Matteo Renzi e il suo partito Italia Viva”. La percentuale sale al 65% tra l’elettorato del centrosinistra all’interno del quale è suddivisa tra il 78% dei 5 Stelle, il 65% di Avs e il 53% del Pd dove il 43% si dice invece favorevole.
(…)
Ti fidi di lui? Ma complessivamente Renzi rimane un politico inaffidabile. Alla domanda se, una volta imbarcato nella coalizione, il leader fiorentino resterà o lascerà l’alleanza ben il 50% dell’elettorato complessivo si dice convinto che la lascerà contro il 6% di fiduciosi e il 44% di indecisi.
ELLY SCHLEIN E MATTEO RENZI ALLA PARTITA DEL CUORE - MEME BY OSHO
Percentuale che sale al 57% nel Pd e 56% in Avs, 68% nel M5S e 44% nell’elettorato di Sue (che, evidentemente, non è così “suo”). Così come non ci sono dubbi sul colore politico di questa operazione: il 47% dell’elettorato del centrosinistra (56% Avs, 32% Pd e 54% M5S) pensa che Renzi “porterebbe l’alleanza più a destra” contro l’1% soltanto che la vede più a sinistra. Visto il curriculum di Renzi ci mancherebbe che non fosse così.
L’ULTIMA FARSA DI MATTEO: “LINEA SCHLEIN O TRAVAGLIO?”
Sal. Can. Per il Fatto Quotidiano - Estratti
GIUSEPPE CONTE MARCO TRAVAGLIO
Obbligati dal dovere di cronaca, siamo responsabili anche noi della eccessiva visibilità che l’ipotesi di un ingresso nel centrosinistra sta dando a Matteo Renzi. Visibilità sproporzionata rispetto al peso elettorale, quasi nullo, dell’ex potente fiorentino, al quale tanta grazia deve dare un po’ alla testa. Altrimenti non si spiegano aut aut come quello consegnato ieri nella sua newsletter: “Centrosinistra: guida Elly Schlein o guida Marco Travaglio?”.
GIUSEPPE CONTE MARCO TRAVAGLIO
(...) Se la linea nel centrosinistra la dà il Fatto Quotidiano con Marco Travaglio – veto contro il centro, si riavvicinino i grillini alla destra – noi non ci stiamo”. Fumisterie degne di illusionisti che l’avvicinamento alla destra l’han tentato davvero, e avendo fallito devono tornare a Canossa. Dove lo accolgono i leader, ma gli elettori non lo vogliono. Per questo grida.
MARCO TRAVAGLIO E GIUSEPPE CONTE