MEGLIO SASSOLI CHE MALE ACCOMPAGNATI – IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO APRE A UNA SUA CANDIDATURA A SINDACO DI ROMA (MA IL PORTAVOCE SMENTISCE) – SASSOLI ASPETTA LA GARANZIA CHE SIA LUI IL CANDIDATO CHE IL PD UNITARIAMENTE PORTERÀ ALLE EVENTUALI PRIMARIE DI COALIZIONE. INOLTRE BISOGNERA' CONVINCERE DELLA BONTÀ DELL’“OPERAZIONE ROMA” LE FORZE POLITICHE (A COMINCIARE DAL PSE) CHE CONTRIBUIRONO ALLA SUA ELEZIONE ALLA PRESIDENZA DEL PARLAMENTO UE. IL MANDATO DI SASSOLI TERMINERÀ A DICEMBRE 2021 MA SE FOSSE ELETTO SINDACO...

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Da huffingtonpost.it

 

sassoli sassoli

David Sassoli apre a una sua candidatura a sindaco di Roma. Il presidente del Parlamento europeo ha rimosso la sua iniziale indisponibilità alla corsa per il Campidoglio, secondo quanto risulta all’agenzia Dire, ed ha aperto uno spazio a una sua candidatura. Il pressing condotto da tempo dagli alti vertici del partito nei confronti del presidente del parlamento europeo ha sortito i primi effetti, anche se non ancora decisivi.

 

 

DAVID SASSOLI URSULA VON DER LEYEN DAVID SASSOLI URSULA VON DER LEYEN

Due, in particolare, sarebbero le questioni da risolvere affinché questa apertura dell’esponente dem si trasformi in una definitiva discesa in campo. La prima riguarda il piano ‘interno’, cioè la ragionevole garanzia che lui sia il candidato che il Pd unitariamente porterà alle eventuali primarie di coalizione, che dovrebbero svolgersi a febbraio. Insomma, uno scenario diverso rispetto a quanto accaduto nel 2013.

 

 

raggi raggi

Tuttavia, la ricandidatura ferragostana di Virginia Raggi e la contemporanea mancata apertura di un tavolo programmatico nel centrosinistra hanno favorito le prime fughe in avanti verso le primarie (la senatrice dem Monica Cirinnà e il presidente del III municipio, Giovanni Caudo) che rischiano in prospettiva di riproporre un quadro potenzialmente simile a quello di sette anni fa, soprattutto se il Pd non fosse in grado alla fine di avanzare un nome di alto profilo: ad esempio, quello di Sassoli.

 

 

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L’altro ostacolo che al Nazareno dovranno rimuovere per arrivare a dama con il presidente del Parlamento europeo sarà convincere della bontà dell’“operazione Roma” le forze politiche (a cominciare dal Pse) che con 345 voti contribuirono alla sua elezione il 3 luglio del 2019. Il mandato di Sassoli terminerà a dicembre 2021 ma è evidente che, in caso di candidatura, il suo impegno tra Bruxelles e Strasburgo diminuirebbe già da un anno prima e se fosse eletto sindaco si dovrebbe dimettere dall’incarico con sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza.

 

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La missione è possibile. Anche la capitale d’Italia sta tornando al centro dell’attenzione del dibattito politico nazionale e già nella prossima legge di bilancio (che arriverà in europa a metà ottobre) sono attesi fondi dedicati in vista degli eventi planetari che l’attendono da qui al prossimo decennio.

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