I MEJO FANCAZZISTI D’ITALIA? I PARLAMENTARI - AI SENATORI VIENE CONCESSA UNA VACANZA RECORD DI 5 SETTIMANE - LO HA DECISO LA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO - NESSUNA CATEGORIA DI LAVORATORI POTRA’ GODERE DI 33 GIORNI CONSECUTIVI DI FERIE - E DIRE CHE CI SAREBBERO MOLTE COSE DA FARE A PALAZZO MADAMA: ESAMINARE LA DELEGA FISCALE, IL SECONDO DECRETO SULLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. IN CALENDARIO ANCHE...

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Estratto dell’articolo di Emanuele Lauria per www.repubblica.it

 

ROBERT DE PAOLIS E IGNAZIO LA RUSSA ROBERT DE PAOLIS E IGNAZIO LA RUSSA

Oltre un mese di vacanza, senza interruzioni. Il Senato si produce in ferie extra-large. La prima interruzione estiva della legislatura vede Palazzo Madama affrontare una corposa fase di inattività. E sopravanzare la Camera, che lavorerà invece una settimana in più.

Così hanno deciso le conferenze dei capigruppo. Il Senato, per l’esattezza, ha deciso di concedersi ancora in tutto quattro giorni di attività: chiuderà i battenti il 3 o al massimo il 4 agosto.

nello musumeci nello musumeci

 

[…] non è che manchino i provvedimenti da esaminare: su tutti la delega fiscale (da inviare poi alla Camera) e il secondo decreto sulla Pubblica amministrazione (che da Montecitorio invece giunge). In calendario anche l’informativa del ministro Nello Musumeci sull’emergenza maltempo e in particolare sui danni in Sicilia e quella del collega Raffaele Fitto sullo stato di avanzamento del Pnrr.

 

raffaele fitto presenta le modifiche al pnrr 6 raffaele fitto presenta le modifiche al pnrr 6

[…] La ripresa dei lavori? Non […] prima del 5 settembre. A stabilirlo sarà, di nuovo, la conferenza dei capigruppo. Ma tutti insieme, esponenti di centrodestra e delle opposizioni, hanno già avallato una pausa festiva di almeno 33 giorni consecutivi, un privilegio concesso a poche categorie di lavoratori. […] Il presidente del Senato Ignazio La Russa non si scandalizza certo per questa lunga interruzione: “A parte l’anno scorso, quando le Camere erano sciolte in vista delle elezioni, la pausa estiva del Senato ha avuto sempre più o meno la stessa durata” […]

 

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