BERLUSCONI SALVINI MELONI CON MATTARELLA
Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto quotidiano”
Dopo due ore di riunione sul bloc-notes di Matteo Salvini ci sono cinque punti: Interno, Infrastrutture, Giustizia, Agricoltura e Affari Regionali. È la lista della spesa con cui il segretario del Carroccio si presenterà nei prossimi giorni dalla presidente del Consiglio in pectore Giorgia Meloni. Con tanto di timbro ufficiale del partito perché il consiglio federale della Lega ieri pomeriggio ha dato al segretario "pieno mandato a trattare con gli alleati" per arrivare a "un governo politico e all'altezza delle aspettative […]
[…] Il consiglio federale della Lega però è servito a Salvini per alzare la posta sul governo.
Tant' è vero che nel corso della riunione il punto principale è stato proprio il Viminale che da settimane il leghista rivendica per sé. Un problema per Meloni che non vuole dare quel ruolo a un imputato per sequestro di persona e che non passerebbe il vaglio del Quirinale. Ma il segretario del Carroccio non ci sta. […]
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Un concetto ribadito anche da Giancarlo Giorgetti che fuori dalla Camera definisce Salvini "il candidato naturale" per il Viminale, Riccardo Molinari la "figura più idonea". […] Restano però anche le altre richieste. Per ogni ministero chiesto, Salvini ha in mente un nome leghista: Giulia Bongiorno alla Giustizia, Gian Marco Centinaio all'Agricoltura, Edoardo Rixi alle Infrastrutture e Erika Stefani agli Affari Regionali. […]
Nella coalizione, però, si sta presentando la questione di come presentarsi alle consultazioni con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Meloni ha spiegato che i leader del centrodestra andranno "ragionevolmente insieme" al Quirinale facendo sapere di "non averne ancora parlato con gli alleati".
Di fatto però si sta consumando già uno scontro sotterraneo: Salvini e Berlusconi spingono per andare tutti insieme per "controllare" le mosse di Meloni, la leader di FdI non potrà che accettare visto che in passato si è sempre fatto così. Eppure un dirigente meloniano dice: "Giorgia andrebbe più volentieri da sola al Colle, il rischio di colpi di testa di Salvini e Berlusconi c'è". […]