Gilberto #PichettoFratin (#FI), Min. Ambiente e Sicurezza energetica: “quanto è dovuto all’uomo il cambiamento climatico? Non so quanto sia dovuto all’uomo e quanto al cambiamento climatico terrestre, perché leggevo ieri sera che il cambiamento climatico della Terra è iniziato da… pic.twitter.com/sgdGOLWpHe
— Ultimora.net - POLITICS (@ultimora_pol) July 27, 2023
1 – MINIMUM PAX
Estratto dell’articolo di Luca Bottura per “La Stampa”
GILBERTO PICHETTO FRATIN COMMOSSO AL GIFFONI FILM FESTIVAL
[…] Ieri il ministro Pichetto Fratin ha negato il cambiamento climatico, in mattinata, e nel pomeriggio ha promesso provvedimenti urgenti per il cambiamento climatico. Probabilmente ragiona un pezzo di cognome alla volta. […]
2 – IL MINISTRO DELL’AMBIENTE PICHETTO FRATIN NON SA SE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO È COLPA DELL’UOMO OPPURE NO
Estratto dell'articolo di Valerio Renzi per www.fanpage.it
Ospite del salotto di Sky Tg 24 il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, è stato chiamato ovviamente a commentare gli eventi atmosferici estremi che da Nord a Sud stanno colpendo l'Italia, provocando morti e danni per milioni di euro. La destra (con poche eccezioni) si ostina a parlare solo di meteo (lo ha fatto anche Giorgia Meloni), mentre ormai politica e media non fanno più la cronaca di un incendio o di un temporale, ma affrontano la questione del cambiamento climatico raccontando i suoi effetti.
Il ministro che più di tutti dovrebbe conoscere la materia si dimostra davvero confuso: «Non so quanto sia dovuto all’uomo quanto sia dovuto al cambiamento climatico… terrestre… perché leggevo ieri sera, il cambiamento climatico è iniziato alla metà del secolo scorso. Chiaro che il secolo scorso ha una caratteristica, quella di essere chiamato il secolo breve, il secolo che ha scaricato di più come emissione… È quello? Non è quello? Io non lo so, per so che c’è» […]
3 – "NESSUNO NEGHI L'EMERGENZA CLIMA PER LE OPERE CI SONO ALTRI FONDI"
Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “La Stampa”
GILBERTO PICHETTO FRATIN INTERVISTATO A SKYTG24
«Nessun definanziamento agli interventi sul dissesto idrogeologico inseriti nel Pnrr», assicura il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. «Le opere verranno realizzate con altri fondi, basta con questo disfattismo interno tutto ideologico» aggiunge, spiegando che «nessuno nel governo nega la gravita dell'emergenza climatica». Quanto al nucleare, «nessuno vuole costruire delle nuove centrali da domani, ma l'Italia non può restar fuori dalla ricerca».
Ministro, trombe d'aria, alluvioni, caldo infernale, incendi diffusi: siamo in piena emergenza clima, non si può negare.
«Ritengo che nessuno possa permettersi di farlo. Certamente non c'è nessuno che lo fa all'interno di questo governo. Aggiungo che non è neppure una novità degli ultimi giorni purtroppo, ma che già da anni ci troviamo davanti a episodi atmosferici estremi». […]
[…] sfilare dal Pnrr i 16 miliardi di progetti nel campo del dissesto idrogeologico e dell'idrogeno non rischia di allungare i tempi di queste iniziative?
«Nessuno stop a nessun progetto, stiamo soltanto lavorando per consentire all'Italia di non perdere fondi, come sarebbe successo se non fossimo intervenuti rimodulando gli obiettivi. Abbiamo preso atto che ci sono opere in capo a Regioni, Province e Comuni che non sarebbero mai state collaudate entro giugno 2026. Quelle opere verranno realizzate con altri fondi, come quelli di coesione. Insomma abbiamo avuto il coraggio di fare un bagno di realismo che la Commissione europea ha apprezzato. Basta con i disfattismi interni, che hanno solo carattere ideologico».
Con quali mezzi sta intervenendo il suo ministero?
«Sicuramente lo strumento fondamentale è costituito dal Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC) che ha l'obiettivo di contenere la vulnerabilità dei sistemi naturali, sociali ed economici dagli impatti dei cambiamenti climatici e aumentarne la resilienza. Ora va implementato per costruire un contesto organizzativo incentrato su un sistema di governance nazionale che assicuri una maggiore coerenza e sinergia delle azioni tra i vari livelli e, soprattutto, una maggiore tempestività nella messa a terra degli interventi».
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Rispetto all'emergenza immediata cosa bisogna fare?
«Mitigazione e adattamento sono le direttrici attraverso le quali dobbiamo orientare la nostra azione mirata a contenere le conseguenze del cambiamento climatico. Pianificazione e controllo sono le parole chiave per evitare di rincorrere l'emergenza e continuare a gestire le drammatiche conseguenze degli eventi estremi e contrapposti che hanno diviso l'Italia in questi giorni. Ad esempio, dobbiamo definire procedure e meccanismi chiari per realizzare le centinaia di opere già programmate ma ferme al palo. Bloccate non dalla mancanza di fondi, che spesso vanno perduti, ma dalla farraginosità di un sistema che da troppi anni è bloccato da veti e, non di rado, da un ambientalismo di facciata».
gilberto pichetto fratin in difficolta con l auricolare
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Abbiamo risorse sufficienti?
«Non è un problema di risorse ma di saperle spendere in modo efficace. Fino ad oggi le risorse le abbiamo perse e le opere non le abbiamo realizzate. Questo è il concetto».
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Il nucleare è una priorità?
«Nessuno intende costruire da domani centrali nucleari in Italia ma io credo che non possiamo restare fuori dalla ricerca e dalla sperimentazione. D'altronde il Parlamento ci ha dato un segnale chiaro e sulla base di questo mandato ho incaricato Rse ed Enea di costituire un tavolo di confronto tra esperti che possa raccogliere ogni utile elemento sul tema del nucleare di quarta generazione e in prospettiva per la fusione».
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