MENTRE MATTARELLA SI E’ IMPEGNATO DOPO LA CRISI SUI MIGRANTI IN UNA DELICATA OPERAZIONE DI RICUCITURA CON MACRON E L’EUROPA, LA MELONI INSISTE SULLA LINEA (SALVINIANA) ANTI-ONG. PRONTA LA NUOVA STRETTA. C’È L’IPOTESI DELLA CONFISCA DELLE NAVI DELLE ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE – L'ITALIA CHIAMA L'EUROPA AD UNA SOLIDARIETÀ VERA SUI MIGRANTI: SIAMO SICURI CHE QUESTI PROVVEDIMENTI VADANO NELLA GIUSTA DIREZIONE? LA RIUNIONE DEI CAPIGRUPPO DELLA MAGGIORANZA CON IL MINISTRO PIANTEDOSI. SI VUOLE EVITARE UN ALTRO PASTICCIO COME IL DECRETO ANTI-RAVE...

-

Condividi questo articolo


Da lastampa.it

MELONI PIANTEDOSI MELONI PIANTEDOSI

 

La stretta promessa dalla premier Giorgia Meloni arriverà. E punta a depotenziare con l'effetto deterrente della confisca la flotta umanitaria operativa nel Canale di Sicilia, che nel 2022 ha portato in Italia 10.980 migranti, il 12% dei 93mila complessivamente sbarcati finora.

 

La misura va declinata però in modo ponderato, efficace e non suscettibile di rilievi da parte di Corte costituzionale, Quirinale e Commissione europea. Obiettivo non facile. Il Governo si prenderà così ancora del tempo per valutare lo strumento ed il testo da approvare. Il punto è stato fatto oggi al Viminale, in una riunione che ha visto il ministro Matteo Piantedosi confrontarsi con i capigruppo della maggioranza alla vigilia dell'informativa alle Camere sul fenomeno migratorio e sul recente braccio di ferro con 4 navi Ong.

 

L'Esecutivo intende fare tesoro del precedente del decreto anti-rave, provvedimento varato in tutta fretta che ha però lasciato dissapori nella maggioranza ed un testo da rivedere in Parlamento. Questa volta, per il giro di vite sulle navi Ong è stato deciso così un supplemento di riflessione coinvolgendo tutte le forze della maggioranza in via preventiva per mettere sul tavolo proposte, dubbi e strategie possibili.

 

 

giorgetti piantedosi meloni giorgetti piantedosi meloni

Ecco quindi l'incontro di oggi - durato circa un'ora - anche per 'compattare' FdI, Lega, Forza Italia e Noi moderati prima dell'informativa al Parlamento del titolare del Viminale. Sono stati gli stessi capigruppo a chiederla per avere una ricostruzione degli eventi degli ultimi giorni, che hanno determinato anche un duro scontro con la Francia, ma "non cercato da noi", ha puntualizzato il ministro. Hanno partecipato anche i sottosegretari Nicola Molteni, Wanda Ferro ed Emanuele Prisco. Il clima è stato definito "costruttivo" ed il ministro ha preparato poi l'intervento in programma domani, che traccerà una fotografia del fenomeno con i dati degli sbarchi e quelli del sistema di accoglienza (104mila ospiti) messo sotto pressione dall'aumento degli arrivi; Piantedosi - che domani stesso partirà per Wiesbaden in Germania, dove è atteso ad una riunione del G7 dell'Interno - ribadirà che serve una prospettiva europea per governare l'immigrazione, fenomeno strutturale che va gestito dagli Stati e non dai trafficanti di uomini; bisogna quindi rafforzare i canali regolari e sicuri, frenando quelli illegali.

 

GIORGIA MELONI MATTEO PIANTEDOSI GIORGIA MELONI MATTEO PIANTEDOSI

 

E così come il 'cuore' del decreto anti-rave - nell'idea di Piantedosi - era la pena accessoria della confisca degli 'strumenti' utilizzati dagli organizzatori dei raduni, allo stesso modo la deterrenza che il ministro vuole dispiegare in questo caso si concretizza nella previsione di una sanzione amministrativa per le navi che in modo "sistematico" raccolgono migranti in mare senza coordinarsi con l'autorità responsabile di quell'area Sar: sanzione che farebbe scattare la confisca. Niente contestazioni penali, dunque, che in passato si sono dimostrate inefficaci, ma la confisca che può essere disposta dal prefetto. Naturalmente, le navi Ong che hanno monopolizzato il dibattito in queste settimane sono solo un elemento del dossier. E neanche il più importante.

piantedosi salvini meloni tajani piantedosi salvini meloni tajani

 

La crisi economica, politica e sociale di tanti Stati africani e asiatici determina una forte spinta verso l'Europa. E nei principali porti di partenza, Libia e Tunisia in primis, si sconta una difficoltà di controllo del territorio da parte delle autorità. I numeri degli arrivi del 2022 (+64% rispetto allo scorso anno) segnalano un aggravamento effetto anche della guerra in Ucraina, che ha portato a crisi alimentari di molti Paesi. E novembre è stato finora un mese nero, con quasi 14mila arrivi solo nei primi 15 giorni. L'eventuale 'neutralizzazione' della flotta umanitaria, dunque, non annullerà le partenze che continuano ogni giorno: ieri sono arrivati in 1.300 ed oggi altri 250. Ecco perchè l'Italia chiama l'Europa ad una solidarietà vera, non solo di facciata, come viene considerata quella del 'Meccanismo' concordato nel giugno scorso che ha portato al trasferimento verso altri Stati Ue di soli 117 migranti.

piantedosi salvini meloni tajani piantedosi salvini meloni tajani matteo piantedosi matteo piantedosi piantedosi salvini meloni piantedosi salvini meloni

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – QUANDO IL BRACCIO DESTRO IN ITALIA DI ELON MUSK, ANDREA STROPPA, EVOCA IL COMPLOTTONE SULLE MAZZETTE-SOGEI, NON HA TUTTI I TORTI - L'ARRIVO DEI SATELLITI DI MUSK, ALTERNATIVA ALLA COSTOSISSIMA FIBRA, HA FATTO SALTARE GLI OTOLITI A KKR-FIBERCOP E OPENFIBER: LA DIGITALIZZAZIONE BALLA SUI MILIARDI DEL PNRR - NON SOLO: È IN ATTO UNA GUERRA APERTA DI STARLINK A TIM PER OTTENERE L'ACCESSO ALLE FREQUENZE NECESSARIE PER CONNETTERE LE STAZIONI DI RICEZIONE SATELLITARE AI TELEFONINI - NON E' FINITA: INFURIA LA  BATTAGLIA TRA KKR E PALAZZO CHIGI SU OPEN FIBER..

DAGOREPORT - AL CUOR DI GIULI NON SI COMANDA! ACCECATO DAL FASCINO DARDEGGIANTE DI FRANCESCO SPANO, IL MINISTRO BASETTONI L’HA DESIGNATO SUO CAPO DI GABINETTO. MAI NOMINA FU TANTO SCIAGURATA: COLLABORATORE DI GIULIANO AMATO E DI MARIA ELENA BOSCHI, SEGRETARIO GENERALE AL MUSEO MAXXI EPOCA MELANDRI, IL TENEBROSO SPANO FU TRAVOLTO NEL 2017 DA UNO SCANDALETTO CHE LO COSTRINSE, TRA L'ALTRO, A DICHIARARE LA SUA OMOSESSUALITÀ - UN PEDIGREE LONTANO UN VENTENNIO DAI VALORI DI “IO SONO GIORGIA: SONO UNA DONNA, SONO UNA MADRE, SONO CRISTIANA” - AGGIUNGERE L’ARROGANZA IN GILET DAMASCATO DI GIULI-RIDENS CHE SE N’È ALTAMENTE FREGATO DI COMUNICARE AI SOTTOSEGRETARI MANTOVANO (ULTRA-CATTOLICO) E FAZZOLARI (ULTRA-TUTTO), DELLA SUA VOLONTÀ DI NOMINARE IL SUO COCCO GAIO E DE SINISTRA - L’INCAZZATURA DELLA FIAMMA TRAGICA DEFLAGRA AL PENSIERO CHE SPANO PARTECIPERÀ AI PRE-CONSIGLI DEI CDM. METTERÀ PIEDE NEL SANCTA SANCTORUM DEL GOVERNO, OCCHI E MANI E ORECCHIE SUI DOSSIER IMPORTANTI, E PER UNA SQUADRA DI GOVERNO OSSESSIONATA DAI COMPLOTTI, ESASPERATA DAI TRADIMENTI E INFILTRATA DAGLI “INFAMI” LA SUA PRESENZA SARÀ COME GETTARE BENZINA SUL FUOCO

DAGOREPORT - A METÀ NOVEMBRE SI CONOSCERÀ IL DESTINO DELL’ARMATA BRANCAMELONI: RIMPASTO SÌ, RIMPASTO NO? - LA MELONI VORREBBE LIBERARSI DI MINISTRI INCAPACI O IMPALPABILI E TAJANI SAREBBE BEN FELICE DI SOSTITUIRE LO ZOPPICANTE ZANGRILLO (PUBBLICA AMMINISTRAZIONE), L’INESISTENTE BERNINI (UNIVERSITÀ), L’INCONCLUDENTE PICHETTO FRATIN (AMBIENTE E SICUREZZA ENERGETICA), EREDITATI DALLA GESTIONE BERLUSCONI-FASCINA-RONZULLI - IL MINISTRO DELLA SALUTE SCHILLACI NON VEDE L’ORA DI GIRARE I TACCHI VISTO COME È RIDOTTO IL SISTEMA SANITARIO ITALIANO - TRABALLA DANIELA SANTANCHE’ (IN POLE C’E’ FOTI), PER IL DOPO-FITTO SCALPITA CIRIELLI, MELONI VORREBBE SILURARE URSO E "RICOMPENSARE" RAMPELLI - SALVINI E LE SMANIE DI VANNACCI: SOGNA DI FARE IL MINISTRO…