Vittorio Sabadin per “Specchio – La Stampa”
Benjamin Disraeli fu primo ministro della Gran Bretagna per due volte nella seconda metà dell'800, ed è ricordato anche per avere conseguito il più grande travaso di voti da sinistra a destra della storia del Regno Unito.
Disraeli era convinto che dentro a ogni operaio e a ogni proletario ci fosse un conservatore: il compito di un politico tory era di tirarlo fuori, come faceva Michelangelo con le statue prigioniere dei blocchi di marmo.
Un sondaggio commissionato dal Mail on Sunday sembra dargli ragione: gli elettori laburisti (e a maggior ragione anche gli altri) sono convinti che il partito appoggi senza riserve molte delle iniziative del politicamente corretto: abbattere le statue dei grandi uomini, come Churchill, che so no stati razzisti; scendere in piazza anche con manifestazioni violente in difesa dell'ambiente; permettere ai maschi di cambiare sesso e di accedere ai servizi delle donne; bloccare la pubertà dei bambini in attesa che decidano quale sesso avere; ribattezzare l'allattamento al seno "allattamento al petto"; ridurre le pene ai criminali.
Il partito di Keir Stanner non appoggia tutte queste campagne, ad esempio è contro l'abbattimento delle statue. Ma gli elettori hanno un'altra impressione, e in maggioranza si dissociano da queste questioni, che considerano importate dall'America e con-trarie al senso comune.
IL SONDAGGIO DEL MAIL ON SUNDAY SUGLI ELETTORI LABURISTI
Il Mail o n Sunday è un giornale di destra, ma ha toccato un tasto dolente per la sinistra: i laburisti hanno perso il contatto con i lavoratori e vincono ormai solo a Londra, tra i radical-chic di Islington.
I loro simpatizzanti storici non condividono invece più l'adesione quasi automatica a ogni iniziativa che abbia l'apparenza di essere risarcito-ria e progressista. Boris Johnson lo ha capito e, come Disraeli, punta a tirare fuori il conservatore che si nasconde in ogni proletario. Sa che cosa dicono gli operai nei pub quando si parla di cambiamento di sesso e di condanne ai criminali, ella già annunciato di voler fermare la furia iconoclasta che dilaga nelle università, con gli studenti che vogliono abbattere le statue dei fondatori e sostituire lo studio della musica di Mozart e Beethoven con il reggae.
Il premier britannico sogna di ottenere un secondo mandato, ma per averlo non può fidarsi del suo partito, nel quale ha troppi nemici. Come fanno con successo i populisti in ogni paese, cerca voti dovunque interpretando il senso comune del-la gente, quello che i laburisti e molti partiti di sini-stra sembrano aver dimenticato.
boris johnson lbc KEIR STARMER ENRICO LETTA - PH MASSIMO SESTINI Boris Johnson poliziotti in ginocchio solidarieta' al movimento black lives matter