Estratto dell’articolo di Alessia Candito per “La Repubblica”
L’ultima tegola per il governo di Giorgia Meloni arriva da Frontex. Nelle stesse ore in cui «l’interlocutore privilegiato» Kais Saied, chiude le porte della sua Tunisia ad una delegazione del Parlamento Ue, l’agenzia non solo certifica un aumento del 96 per cento degli arrivi, oggi a quota 114mila, ma avverte: «la pressione migratoria nei prossimi mesi potrebbe non esaurirsi».
Motivo? Una guerra al ribasso «fra gruppi criminali» sulla pelle di chi fugge dalla sponda Sud, con «i trafficanti che offrono prezzi più bassi per i migranti in partenza dalla Libia e dalla Tunisia». Pirati autonomi o corsari autorizzati? È nodo investigativo su cui lavora da tempo il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella, che indaga su naufragi e traversate sulla rotta tunisina.
migranti arrivano a lampedusa 3
In Libia invece, per tratta e torture la Corte penale dell’Aja, ha spiccato mesi fa sei mandati di cattura, ancora coperti da segreto, ma che tirerebbero in ballo personaggi vicini ai vertici tanto del governo “ufficiale” di Tripoli, come di quello di Haftar. Nel Mediterraneo, tutti interlocutori per il governo.
Intanto si contano i morti, che nel Mediterraneo — afferma Frontex — sono arrivati a quota 2.235, di cui più di 1.800 — dice l’Oim — sono spariti fra le onde lungo la rotta del Mediterraneo centrale. A Lampedusa, che nella sua camera mortuaria ancora ospita l’ultima vittima conosciuta, Traore Mama, una bimba di soli cinque mesi, gli scomparsi fra le onde si piangono con una fiaccolata che attraversa il paese, spegne per un momento la movida e fa abbassare le saracinesche, lista a lutto le bandiere. Centinaia di lampedusani si incolonnano dietro parroco e sindaco, insieme ai due lati della croce.
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L’hotspot continua a essere una gabbia satura di gente, manca persino lo spazio per far stare tutti seduti, mentre c’è chi arriva. Ancora. Ottocento nella giornata di ieri, altri 84 salvati da Aurora di Sea Watch. Brandine blu sono state montate in fretta persino davanti alla struttura. A presidiarla, un vistoso cordone di polizia. Ma non c’è niente che possa bloccare chi ha fame.
Centinaia di ragazzi si sono riversati per le vie del paese, si sono accoccolati accanto a forni e supermercati, chiedendo pane, chiedendo aiuto, hanno incollato il naso alle vetrine di bar e rosticcerie ipnotizzati dal cibo che non vedevano da giorni. E i lampedusani hanno aperto braccia e porte. «Vogliamo solo mangiare — implorano — vogliamo solo andare via». […]
migranti al largo di lampedusa 2 KAIS SAIED SERGIO MATTARELLA migranti arrivano a lampedusa 2 fila di barchini carichi di migranti al molo di lampedusa migranti al largo di lampedusa