Estratto dell’articolo di Grazia Longo per “La Stampa”
Non si placa lo scontro tra governo e magistratura. O meglio, non accennano a diminuire gli attacchi da una parte del governo. Per essere più precisi è la Lega, con in testa il suo leader e vice premier Matteo Salvini, a infierire più degli altri sulle «toghe rosse».
[…] al convegno per celebrare i 60 anni dell'associazione, la presidente di Magistratura democratica Silvia Albano ribadisce che i magistrati «non hanno in tasca il libretto di Mao né il Capitale di Marx, ma la Costituzione» e che non c'è «nessuna intenzione di andare allo scontro con il governo». Lei, la stessa magistrata che non ha convalidato il trattenimento di uno dei primi 12 migranti nel Cpr di Gjader, in Albania: «Sono sta scelta come parafulmine».
Dall'altro il vicepremier Matteo Salvini affida a X un messaggio accompagnato dalla foto della stessa Albano: «Quei giudici, pochi per fortuna, che invece di applicare le leggi le stravolgono e boicottano, dovrebbero avere la dignità di dimettersi, di cambiare mestiere e di fare politica con Rifondazione Comunista. Sono un problema per l'Italia».
E dire che poche ore prima le agenzie avevano battuto il commento del ministro della Giustizia Carlo Nordio che in videocollegamento auspicava «un abbassamento di toni da parte della politica nella critica delle sentenze». E anche il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, intervenuto al convegno, invitava a «un dialogo costruttivo». […]
Gioco di ruoli tra falchi e colombe. Tanto che il segretario di Magistratura democratica Stefano Musolino osserva: «C'è evidentemente una spaccatura all'interno del governo, che appare diviso in merito agli attacchi contro di noi. Spero che Salvini si incontri con Nordio e lo persuada a cambiare atteggiamento per uscire da questa grettezza istituzionale, che non serve, e a recuperare invece un dialogo costruttivo con le istituzioni di cui Nordio oggi si è fatto garante. Speriamo che la linea Nordio prevalga sulla linea Salvini».
È lo stesso augurio del presidente dell'Associazione nazionale magistrati Giuseppe Santalucia (Area): «Speriamo che il governo superi le divisioni e prevalga la linea della razionalità di Nordio su quella di Salvini. Purtroppo il clima attuale è peggiore di quello ai tempi del governo Berlusconi. Prima erano i pubblici ministeri le toghe rosse e ora le toghe rosse ci sono invece dappertutto, anche nei tribunali civili che si occupano di immigrazione. Faccio appello ad un rinnovato senso istituzionale. Stiamo parlando di istituzioni dello Stato, non stiamo parlando di uno scontro tra persone. […]».
A inasprire il conflitto, peraltro c'è anche il tema della separazione delle carriere dei magistrati su cui la destra è compatta al punto che entro la fine di questa settimana, al massimo l'inizio della prossima, la Commissione affari costituzionali approverà il disegno di legge in modo che arrivi in aula alla Camera entro fine novembre. E Salvini ricorda che «anche Falcone era favorevole alla separazione delle carriere».
Un tema molto osteggiato dai magistrati e dalla segretaria del Pd Elly Schlein che partecipando al convegno da remoto si definisce «assolutamente contraria alla separazione delle carriere».
GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI E ANTONIO TAJANI A GENOVA 1
[…]