MORTO UN PAPA SE NE FA SEMPRE UN ALTRO - LA LEZIONE AMERICANA AI CASTROFISTI DEL REFERENDUM: DOVEVA CROLLARE IL MONDO SE PERDEVA "KILLARY" CLINTON MA CON TRUMP I MERCATI SALGONO - LO STESSO AVVERRA’ CON LA VITTORIA DEL NO AL REFERENDUM - LA PREVISIONE DI BELPIETRO

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Maurizio Belpietro per “la Verità”

 

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Per ora la temuta catastrofe non c' è stata. Anzi, dopo l' iniziale disorientamento, le Borse hanno festeggiato con percentuali da record l' elezione di Donald Trump a quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti. Del resto, gli affari sono affari e morto un presidente (o meglio, morta politicamente parlando, una candidata presidente) se ne fa un altro.

 

Dunque, già archiviata la paura di un imprenditore fuori dagli schemi alla Casa Bianca, e in attesa di vedere che cosa farà il nuovo leader dell' America, sarà il caso di concentrarsi sul prossimo appuntamento elettorale, scadenza che fra l' altro ci riguarda da vicino. Parliamo ovviamente del referendum costituzionale, che ormai è certo si farà, in quanto il Tribunale di Milano ha spento ieri mattina anche l' ultima speranza di chi confidava in un rinvio per scongiurare la sconfitta di Matteo Renzi.

 

trump melania al congresso trump melania al congresso

Cassato il ricorso di Valerio Onida, ora ai sostenitori del Sì rimane solo l' argomento del terrore. Se i No prevalessero, sostengono quasi fosse un dogma della fede, per l' Italia si aprirebbe un periodo di instabilità. I mercati reagirebbero malissimo alla bocciatura della riforma scritta a sei mani dal premier, da Maria Elena Boschi e da Denis Verdini. Non solo: nel caso il presidente del Consiglio tirasse le conseguenze dello smacco e si dimettesse, non sapremmo con chi sostituirlo e sarebbero guai.

 

Insomma, dire No alla modifica della Costituzione imposta dal triangolo Renzi, Boschi e Verdini farebbe spalancare per l' Italia le porte dell' inferno. Ma siamo sicuri che le cose stiano come le raccontano e il mondo resti con il fiato sospeso in attesa del voto del 4 dicembre? In realtà no, non c' è alcuna certezza. Anzi, ci sono molti indizi che portano a sdrammatizzare la situazione e a ritenere che gli scenari agitati in questi giorni siano il frutto avvelenato della propaganda di Palazzo Chigi.

 

renzi boschi referendum renzi boschi referendum

Del resto, questi sono gli argomenti usati anche nei giorni precedenti al referendum in Gran Bretagna, quando gli inglesi furono chiamati a decidere se uscire dall' Europa oppure no. Come è noto, invece della catastrofe prefigurata, l' economia dell' Inghilterra vola e la fuga delle imprese e delle istituzioni finanziarie al momento non si è ancora avuta. Paradossalmente, invece del disastro annunciato, per Londra si sta aprendo una fase nuova, con possibilità di sviluppo e le somme le tireremo fra un po'.

 

Discorso analogo, come detto, si può fare per la vittoria a sorpresa di Donald Trump. Nessun crollo in Borsa, se non quella che in questi casi gli esperti descrivono come «presa di beneficio». Gli indici azionari sono saliti, l' oro anche, e l' unica cosa che si registra in calo non è la Borsa ma la boria dei cosiddetti intellettuali, i quali ancora una volta hanno dato prova di non capire un tubo di dove stia andando il mondo.

 

RENZI VERDINI RENZI VERDINI

Agitare la paura del cambiamento, descrivere chi vota in difformità con il pensiero delle élite come un imbecille che non ha alcun senso di responsabilità e al quale andrebbe tolto il diritto di voto, non fa mutare idea a chi ha la pancia vuota e una rabbia sorda contro l' establishment. Anzi, aumenta la voglia di rompere gli schemi e mandare a quel paese la classe dirigente.

 

Sarebbe dunque bene che politici, giornalisti, imprenditori e banchieri, cioè quegli uomini di potere che in ogni Paese, e perciò anche in Italia, si sentono superiori alle persone normali, inizino a pensare che se loro sono intelligenti, non è detto che la gente sia per forza stupida e disposta a digerire tutte le loro idiozie.

 

CATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANO CATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANO

Impaurire le persone e prefigurare sciagure allo scopo di impedire l' esercizio di un diritto, come quello del voto, alla fine genera solo una reazione uguale e contraria. Tanto per intenderci, dire che se gli italiani bocciano Renzi, gli altri Paesi e la finanza bocceranno gli italiani, alla fine fa solo venire voglia di dare una lezione a tutti. Al mondo, ai poteri forti, e anche a Renzi.

 

Perché, come si è visto in America, morto un presidente, se ne fa un altro. E se non se ne fa un altro, come in Spagna o in Belgio, poi alla fine si campa lo stesso. Magari anche meglio di prima.

 

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