IL MSI NO, IL PCI SÌ - IGNAZIO RUSSA VIENE CRIMINALIZZATO PER AVER CELEBRATO IL MOVIMENTO SOCIALE MENTRE STEFANO BONACCINI POSTA SUI SOCIAL UNA FOTO CON LA BANDIERA DEL PCI A LIVORNO – IL SITO DI NICOLA PORRO: “SE ADOTTIAMO L’EQUAZIONE 'MSI È EREDE DELLA RSI', ALLORA DOVREMMO DIRE CHE IL PCI È IL DIRETTO EREDE DEL COMUNISMO SOVIETICO, E QUINDI DI TUTTI GLI ORRORI ROSSI CHE SONO COSTATI LA VITA A MILIONI DI PERSONE…"

-

Condividi questo articolo


Matteo Milanesi per nicolaporro.it

 

IGNAZIO LA RUSSA IGNAZIO LA RUSSA

Pci contro Msi. A distanza di trent’anni dalla loro dissoluzione, i due partiti degli “estremi opposti” continuano a rimanere al centro del dibattito politico attuale. Non solo perché, da sinistra, molti analisti hanno utilizzato la vecchia appartenenza studentesca di Giorgia Meloni al movimento di Almirante per screditarla negli anni; ma anche perché la strategia di demonizzazione continua anche da Presidente del Consiglio.

 

la russa vignetta ellekappa la russa vignetta ellekappa

 

Spieghiamoci meglio. Nel corso della conferenza di fine anno del premier, un giornalista di Fanpage ha cercato di incalzare la leader di Fratelli d’Italia proprio sulle dichiarazioni di Ignazio La Russa, che ha “festeggiato” l’anniversario della nascita del Msi, datata 26 dicembre 1946. L’idea velata è quella di sempre: cercare di far uscire allo scoperto l’anima “nera”, fascista, reazionaria (e ribadiamo inesistente) del Presidente del Consiglio in carica.

 

Eppure, Meloni sottolinea: “Quello sul Movimento sociale italiano è un dibattito che mi ha molto colpito. Credo che il Msi sia un partito che abbia avuto un ruolo molto importante nella storia della Repubblica, quello di traghettare verso la democrazia milioni di italiani usciti sconfitti dalla guerra. È stato il partito della destra repubblicana, pienamente presente nelle dinamiche democratiche di questa nazione, che è arrivato al governo prima del congresso che lo trasformò in An.

la russa la russa

 

È stato un partito della destra democratica, dell’Italia democratica e repubblicana”. Un partito che ha combattuto la violenza politica, extraparlamentare e di estrema destra, contribuendo alle elezioni di Presidenti della Repubblica, e sedendo in Parlamento dal 1948 al 1994.

 

Ora, possiamo dire tutto, ma non che si tratti di un movimento eversivo, visto che (come sottolinea giustamente Meloni) si tratta di un partito che ha contribuito per cinquant’anni ad alimentare il dibattito nelle stanze di potere, e che ha rappresentato una fetta (seppur limitata) di popolazione.

 

Un dibattito, quello sul fascismo, che riguarda sistematicamente tutti i leader della destra. Nel 2003, per esempio, L’Unità paragonava Berlusconi a Mussolini; ed oggi il pericolo di un’onda nera è stato ampiamente propagandato dalla sinistra più progressista e radical. Guarda caso, però, lo stesso trattamento non riguarda chi, senza neanche troppo nascondersi, si fa immortalare con alle spalle una bandiera rossa, composta da falce e martello: quella del Partito Comunista Italiano.

 

È il caso del presidente dell’Emilia-Romagna, nonché candidato alla segretaria del Pd, Stefano Bonaccini, che ha pubblicato sui social una sua foto a Livorno con alle spalle il simbolo del Pci. Si badi bene: qualsiasi leader di sinistra, a nostro parere, può rivendicare la propria appartenenza ideologica con fermezza, senza essere soggetto a censure o criminalizzazioni.

bonaccini bonaccini

 

 

Nonostante tutto, sorge un grandissimo però: perché La Russa (per citare l’ultimo caso) non può ricordare le proprie origini, che risiedono proprio nel Movimento Sociale Italiano, mentre la sinistra lo può fare con il Pci? Se adottiamo l’equazione “Msi è erede della Rsi”, allora dovremmo dire tranquillamente che il Pci è il diretto erede del comunismo sovietico, e quindi di tutti gli orrori rossi che sono costati la vita a milioni di persone.

 

Insomma, è il classico doppio-pesismo politico italiano: alcuni regimi autoritari paiono essere più accettabili rispetto ad altri. Quando, in realtà, rappresentano due facce della stessa medaglia: la coercizione e l’abbattimento di qualsiasi libertà individuale. Forse, a sinistra, dovrebbero tenere a mente l’insegnamento di Margaret Thatcher, la quale dichiarò di disprezzare il fascismo tanto quanto il comunismo, in quanto entrambe ideologie con l’obiettivo di stabilire il primato dello Stato sull’individuo. Eppure, mai e poi mai si sarebbe sognata di censurarli o metterli fuori legge: “Li batteremo sul campo del confronto”, continuava a ribadire la Lady di Ferro. Un messaggio che, con umiltà, rivolgiamo direttamente alla sinistra da bavaglio.

PINA PICIERNO - STEFANO BONACCINI PINA PICIERNO - STEFANO BONACCINI

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - L’IPOTESI DI (CON)FUSIONE TRA F2I E IL GRUPPO VENETO DI MARCHI INDISPETTISCE CDP E IL GOVERNO. RAVANELLI RESTA ALLA FINESTRA? E FRENI FRENA – IL PATRON DI SAVE, SOCIETÀ DEGLI AEROPORTI DI VENEZIA, VERONA E BRESCIA, SI SAREBBE MESSO IN TESTA DI FONDERE LA SUA SGR FININT INFRASTRUTTURE NIENTEPOPODIMENO CHE CON LA SOCIETÀ F2I. MARCHI HA GIÀ PRESENTATO IL PROGETTO A PALAZZO CHIGI E AL MEF, ED È PROSSIMO A UN INCONTRO ANCHE CON GIUSEPEP GUZZETTI, MA NELLE STANZE DEI BOTTONI MELONIANI SONO DUE GLI ARGOMENTI IN DISCUSSIONE…

ULTIME DAI PALAZZI: GIORGIA MELONI E L'OSSESSIONE DI "NON TRADIRE": AL CAPO DEL PARTITO POPOLARE SPAGNOLO, FEIJOO, RICORDA IL SUO RAPPORTO D'AMICIZIA CON SANTIAGO ABASCAL (NONOSTANTE VOX SIA PASSATO CON I “PATRIOTI”) – LA DUCETTA TEME LE AUDIZIONI AL COPASIR DI CROSETTO, CARAVELLI E MELILLO: RESTERANNO SEGRETE? - MOLLATO DA MARINE LE PEN, SALVINI IN GINOCCHIO DA ORBAN PER AVERLO A PONTIDA – TAJANI FACCE RIDE': “NON SONO UNO STRUMENTO NELLE MANI DI MARINA”. MA SE LA CAVALIERA GLI TOGLIE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO E CHIEDE INDIETRO I 90 MILIONI DI CREDITO, CHE FINE FA FORZA ITALIA? - LE MANCATE CRITICHE A BONACCINI PER L'ALLUVIONE E LA GITA A ORTIGIA PRO-LOLLO DELLA SORA GIORGIA 

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…