Paolo Landi per Dagospia
Già il fatto che si cominci a interrogarsi se Elon Musk sia oppure no un saltimbanco, un burlone narcisista o un furbastro fatto e finito non è un buon segno. Quando a Marta Marzotto chiesero se, secondo lei, Berlusconi era uno statista, rispose: "No, no, per carità: mettiamolo tra i simpatici".
C'è tutta una parte di italiani, per restare in provincia, che si inchina al genio di Elon Musk e, purtroppo, sono gli stessi che si genuflettono davanti a quello di Briatore e della Santanchè, a cui l'americano sembra sempre di più somigliare.
Stessa passione per i soldi, stessa considerazione della politica come hub per fare i cazzi propri, stesso abbigliamento folkloristico da finto giovane, tante sneaker, tante felpe, tanti cappellini. Non ci stupiremmo di vederlo nella parte del Boss nella nuova serie di The Apprentice che qualche tv generalista starà sicuramente mettendo in cantiere.
Di Briatore il Musk ha la stessa, assertiva sicurezza lessicale: "Se ne devono andare" ha detto dei giudici italiani che impedirebbero a Giorgia di fare il suo sporco lavoro con gli immigrati, provocando più che altro risatine tra i radical chic, perché in questo modo, per fare un assist alla sua beniamina, le ha provocato un fastidio: ora i sovranisti sembrano diventati quelli di sinistra che in coro rivendicano - guidati giustamente dal nostro Presidente - l'autonomia dell'Italia a decidere sulle sue questioni interne, senza che arrivi il suggeritore dall'America.
meme sul saltello di elon musk 16
Giorgia e Matteo entrano subito in crisi di identità, se gli sfilano dal sedere il loro cavalluccio di battaglia, il sovranismo populista, e per di più se a farlo è l'odiosa sinistra, non abituata ai soprassalti di nazionalismo spinto. Ma chi è questa new entry tra quelli che - direbbero a Roma - "si sentono un cazzo e mezzo?".
Era arrivato all'onore delle cronache pagando 44 miliardi di dollari per comprarsi un Twitter già in caduta libera e, con il suo tocco da Re Mida all'incontrario, fece subito scendere il valore a 10 secondo gli analisti di rating. Ma, furbo come una faina, aveva visto giusto: questo social bollito gli sarebbe servito poi per sostenere Trump e, infatti, dopo la riconquista del potere da parte di "The orange is the new black", pare abbia guadagnato 13 miliardi, con il titolo Tesla schizzato in un colpo solo a Wall Street.
FLAVIO BRIATORE DANIELA SANTANCHE - TWIGA
Ora Trump se lo porta sempre dietro, come faceva - mutatis mutandis, ovvio - Beppe Grillo con Casaleggio, soprannominati la rabbia e l'orgoglio, che va bene anche per il duo yankee. Il portafoglio di Elon ha stappato una bottiglia perché con soli 120 milioni di dollari di finanziamento alla campagna di Donald, tra prevedibili incentivi fiscali e commesse di Stato, si aprirà per il suo conto in banca il periodo rosa, dopo quello rosso che qualsiasi business di quelle dimensioni deve mettere in conto.
Musk, secondo Bloomberg, possiede anche il 40% di Space X, un vero gioiello di società aerospaziale - bisogna riconoscerlo - non quotata, ma che la faina offrirà su un piatto d'argento all'alleato Presidente, per ottenere legami ancora più stretti di quelli che ha adesso con il Governo federale, prima di quotarla e quadruplicare il suo valore.
Per ora Space X non riceve alcuna sovvenzione ma siamo sicuri che le riceverà: ne era certo anche Musk, potremmo giurarlo, quando si è detto "o la va o la spacca", e ha puntato tutto su Donald. Sul perché uno già così ricco si butti a capofitto nella politica ci aiutano gli psicologi a capirlo: chi diventa multimiliardario così all'improvviso e con il particolare - ma paurosamente volatile - merito dell'astuzia, è sempre in preda al terrore di perdere tutto.
Tweet di Eva Vlaardingerbroek contro i giudici repostato da Elon Musk
Tutti gli altri tycoon delle corporation americane, digitali e non, se ne stanno al loro posto, facendo i loro affari: ma ce n'è sempre uno - meno sicuro di sé, forse in crisi di autostima - che sente il bisogno del conforto della politica per continuare a guadagnare, innescando così il solito, gigantesco conflitto di interessi che, nella probabile assenza di controllo del Congresso (a maggioranza assoluta trumpiana), saranno gli avvocati delle imprese concorrenti di Musk a dover regolarizzare.
Cosa c'entra poi tutto questo con gli interessi dei cittadini americani, che hanno votato in massa questa strana coppia, è un mistero. Ma la proverbiale saggezza ci viene in soccorso, dice infatti l'adagio: "Quando i signori fanno festa, anche i contadini godono", deve essere stata questa convinzione, così antica e disperatamente rinunciataria, ad aver convinto gli americani a dare carta bianca a questi due.
MEME SU DONALD TRUMP E ELON MUSK
gianroberto casaleggio e beppe grillo VIGNETTA ELLEKAPPA - CONTE GRILLO E CASALEGGIO ELON MUSK TWITTA UNA FOTO IN VERSIONE DOGE - DIPARTIMENTO DELL EFFICIENZA GOVERNATIVA ELON MUSK ANDREA STROPPA meme sul saltello di elon musk 11 meme sul saltello di elon musk 13 ELON MUSK CON ANDREA STROPPA ELON MUSK ALL INIZIO DELL AVVENTURA DI SPACEX TWEET DI ELON MUSK CONTRO I GIUDICI ITALIANI elon musk 1 elon musk 2 donald trump - elon musk TWEET DI ELON MUSK PER LA VITTORIA DI DONALD TRUMP meme sul saltello di elon musk 10
ELON MUSK CONTRO L ITALIA - MEME BY VUKIC