NAPOLI: Chiuso per munnezza! - NON SI PASSA NEANCHE A PIEDI, le saracinesche iniziano ad abbassarsi E LA PROTESTA DIVENTA \"L’INTIFADA DEI SACCHETTI\": La notte scorsa 60 incendi - A STRASBURGO C’ERA UNO TALE E QUALE A DE MAGISTRIS, PRIMO FIRMATARIO DI UNA RISOLUZIONE ANTI-NAPOLI CHE TAGLIAVA 145 MILIONI DI FONDI - SINISTRATI VS ARANCIONI: RISSA PER LA STANZA PIU GRANDE AL COMUNE - CLASS ACTION DEL CODACONS CONTRO I RIFIUTI…

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1- NAPOLI: CHIUSO PER MUNNEZZA
Carlo Tarallo per Dagospia

VIAVIA DUOMO DAL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO

Chiuso per munnezza: Napoli va sigillata. Maria Triassi insegna Igiene all\'Università Federico II, e non essendo un politico dice le cose come stanno \"Se entro 24-36 ore con le temperature che stanno continuando a crescere, non sarà rimossa la spazzatura dalle strade di Napoli credo si possano creare gli estremi per la chiusura degli esercizi commerciali, dei ristoranti, delle rivendite alimentari\".

E le saracinesche iniziano ad abbassarsi. L\'Intifada dei sacchetti, così come l\'ha battezzata Rep, questa mattina è esplosa sul lungomare (Riviera di Chiaia) e in Via Duomo, strada centralissima, dove per la munnezza sparpagliata ovunque non si passa nemmeno a piedi. Chiuse anche altre strade nella zona del corso Vittorio Emanuele, in piazza Mazzini e in corso Garibaldi, nei pressi della stazione centrale. La notte scorsa 60 incendi, più veleno per tutti.

RIFIUTIRIFIUTI A NAPOLI

Giggino ‘a Manetta parla di manovre oscure. La camorra? I magistrati (why not?) lo scopriranno. E qui sta il punto: ma come mai la gente protesta? C\'è una P-Sacchetta che manovra donne, ragazzini, baristi, commercianti, autisti dei bus, facchini, ristoratori, e li costringe a rischiare di beccarsi un tetano per andare contro l\'armata brancarancione? Ma se è la camorra a non volere la soluzione dell\'emergenza, allora vanno assolti con formula piena anche Bassolino, la Iervolino, Berlusconi, Prodi, Bertolaso, praticamente tutti quelli che hanno dovuto fare i conti, negli anni, con le proteste antimunnezza.

Vanno assolti e medagliati al valore: erano tutti contro la camorra e la camorra li ostacolava. E\' proprio così? Non si sa. Ma intanto... intanto il dogma dell\'Infallibilità di Giggino vacilla anche tra i sinistrati, con Enrico Letta che addirittura bestemmia: \"Sulla questione rifiuti a Napoli il sindaco Luigi De Magistris non faccia lo stesso errore del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che ha pensato di risolvere tutto con la bacchetta magica. Tutti diano il loro contributo, senza pensare di fare i primi della classe\".

MUNNEZZAMUNNEZZA A NAPOLI DA REPUBBLICA

Ma al quartier generale della Rivoluzione si litiga anche per le dimensioni delle stanze, manco fosse un qualunque comune italiano. L\'inkiesta racconta che \"ieri nella sede del Consiglio comunale si è sfiorata la rissa tra la maggioranza arancione e i fratelli-coltelli del Pd perfino nell\'assegnazione degli uffici. Tutti volevano la stanza più grande\".

Ma tu guarda sti mattacchioni, eh? Curiosità: la neuroparlamentare Erminia Mazzoni vede doppio. Ricorda uno che somigliava ma proprio tantissimo all\'ex pm che lo scorso 26 gennaio a Bruxelles fu primo firmatario di una risoluzione del gruppo Alde (sinistrati europei) che chiedeva \"di prolungare sine die la sospensione dei fondi Ue stanziati per i progetti nel settore dei rifiuti della regione e mantenerli congelati fino a quando non sarà pronto un piano per la gestione dei rifiuti stessi verificabile e concordato da tutte le parti interessate\". Un gruzzoletto di 145 milioni di euro. Primo firmatario Giggino ‘a Manetta? Macchè: era Luigi de Magistris !!!

ErminiaErminia Mazzoni

2 - NAPOLI SEPOLTA DAI RIFIUTI ESPLODE L\'INTIFADA DEL DISAGIO
Stella Cervasio per \"la Repubblica - Napoli\"

La protesta non conosce soste. Dal primo mattino alla sera. Alla Riviera di Chiaia esplode al tramonto. Le zone sono quelle più provate, le \"periferie\" interne e trasversali al centro città: i vicoli, i quartieri a ridosso delle arterie principali, le aree del disagio quotidiano.

Alle otto di ieri sera alla Torretta donne e bambini usciti dalle stradine laterali trascinano i sacchetti fuori dai cumuli, li spargono, chiudono il percorso delle auto. La scena è davanti al commissariato Chiaia. Per quasi mezz\'ora il traffico viene dirottato all\'altezza del cantiere di piazza della Repubblica nella corsia preferenziale. Stesso copione in corso Vittorio Emanuele.

DEDE MAGISTRIS resize

Da giorni la situazione nella strada creata dai Francesi è critica ai limiti del sopportabile. I marciapiedi dove sono i cassonetti sono ostruiti. La gente deve camminare tra le auto, anche contromano, con rischi per l\'incolumità di tutti i passanti. E le prime proteste della giornata non si sono fatte attendere. Portando i manifestanti allo scoperto con azioni clamorose in orario diurno, cosa finora mai accaduta. A mezzogiorno di ieri i cittadini chiamano i vigili del fuoco.

Qualcuno ha dato alle fiamme le campane della differenziata che emergono a stento da una valanga di rifiuti sfusi e in sacchetto all\'altezza del parco del viale dei Pini. Trecento metri più giù un cumulo bruciato l\'altra notte è sorvegliato da una pattuglia della polizia municipale in auto. Pronta a intervenire se altrove si dovesse accendere la rabbia.

Ma non fanno a tempo. In un attimo una mano nascosta da una finestra lesta a chiudersi, forse, o un passante veloce pronto a sparire, lancia combustibile sul cumulo e lo incendia. A quell\'ora con 30 gradi e il sole allo zenit, l\'odore della spazzatura che marcisce prende alla gola e alla testa, fa venire la nausea. Qualcuno più avanti ancora sul corso Vittorio Emanuele, vicino al Università Suor Orsola Benincasa, ha coperto con un telo di plastica la collina di rifiuti per soffocarlo. Da Cariati la strada ai Quartieri Spagnoli è breve.

strasburgo-europarlamentostrasburgo-europarlamento

In via Nicotera un cassonetto è rivoltato e alcuni abitanti vi salgono sopra per urlare la loro rabbia. La pattuglia di polizia non interviene: \"Stanno manifestando, siamo in democrazia\", ma l\'uomo si sposta alla richiesta di un altro abitante \"devo tornare al mio negozio\". I compattatori dell\'Asia sono passati in via Francesco Girardi, ma hanno liberato la strada solo parzialmente. Protesta con abbandono di rifiuti in mezzo alla carreggiata e fuga in via Duomo e al corso Umberto.

Dalle 8 di ieri mattina, dieci interventi dei vigili del fuoco del Comando provinciale per spegnere i roghi di rifiuti concentrati soprattutto nella zona flegrea e a Pozzuoli. Agnano con via Pisciarelli, un fiume di sacchetti e montagne di materassi e indumenti. Danni in via delle Brecce, zona Ponticelli, a un\'auto vicina a un cassonetto incendiato.

A Pianura, in piazza San Giorgio, sembravano tornati i giorni della discarica: un gruppo di persone ha bloccato il traffico e poi, all\'arrivo della polizia, si è allontanato. Al calar del sole nella City i camion Asia hanno sparso disinfettanti sui cumuli più alti. A qualche altro ci avevano già pensato gli abitanti che non hanno per fortuna preso l\'accendino: nei ferramenta la creolina e il lysoform sono al top delle vendite.

3 - DE MAGISTRIS SI È TAGLIATO I FONDI E IL BLOCCO LO DECISE DA SOLO
Peppe Rinaldi per Libero

CarloCarlo Rienzi del Codacons

Chissà quale potere occulto avrà impedito al sindaco De Magistris di tenere a mente quel che sei mesi fa fece l\'europarlamentare De Magistris. Capita che il secondo, in un certo senso, si sia preventivamente messo di traverso al primo.

In che modo? Questo: il 26 gennaio del 2011, il gruppo Alde (la cosiddetta \"sinistra indipendente\") al Parlamento europeo presenta una risoluzione particolarmente dura in materia di rifiuti, al cui paragrafo 5 si legge: «Il Parlamento europeo chiede alla Commissione di prolungare sine die la sospensione dei fondi Ue stanziati per i progetti nel settore dei rifiuti della regione e mantenerli congelati fino a quando non sarà pronto un piano per la gestione dei rifiuti stessi verificabile e concordato da tutte le parti interessate». Indovinate chi è stato il primo firmatario della risoluzione?

L\'eurodeputato dell\'Idv Luigi De Magistris. Si parla dei \"famosi\" 145 milioni di euro di fondi Fas bloccati a Bruxelles, destinati alla Campania per la regolarizzazione del ciclo dei rifiuti: soldi, si badi bene, destinati all\'intera regione e non solo a Napoli città come da più parti si è detto, soprattutto in campagna elettorale. Un bel grattacapo per l\'altro De Magistris, cioè quello arancione della rivoluzione partenopea: che, manco a dirlo, proprio oggi avrebbe dovuto essere in Belgio insieme al presidente della Regione Caldoro per tentare un abboccamento e convincere l\'Ue a scucire un po\' di denaro.

SILVIOSILVIO BERLUSCONI

Quasi provvidenziale l\'emergenza di queste ore: il rischio che i papaveri europei guardassero straniti quella stessa persona che sei mesi prima aveva fatto fuoco e fiamme per far sì che quei fondi non venissero sbloccati, era concretamente alto. La notizia l\'ha tirata fuori la deputata a Strasburgo del Pdl, Erminia Mazzoni, attraverso le colonne del Corriere del Mezzogiorno, unica testata locale campana sfuggita sinora all\'innamoramento per il nuovo Bassolino.

La Mazzoni, con comprensibile ironia, ha espressamente parlato di «evidente sdoppiamento di personalità di De Magistris». L\'europarlamentare fu infatti il più duro nell\'aula francese all\'atto della sottoscrizione della risoluzione (le altre firme erano dell\'immancabile Sonia Alfano, di Niccolò Rinaldi, di Giommaria Uggias e di Adina-Ioana Valean): il non ancora sindaco De Magistris insistette molto in commissione ed in aula, spingendo affinché l\'Europa avviasse l\'ennesima procedura d\'infrazione contro l\'Italia (punto n.13 del documento).

ANTONIOANTONIO BASSOLINO - Copyright Pizzi

C\'era da infastidire il governo del Caimano, ovvio, era andato lì per questo. Dopo qualche tribolazione e al termine di una normale trattativa politica, quel paragrafo 5 della risoluzione vide sostituire il \" chiede\" e il \"sine die\" con un più cauto \"ribadisce che\": il risultato non cambia di molto perché il documento conclude affermando che «i fondi strutturali destinati alla Campania saranno sbloccati non appena il piano di gestione dei rifiuti sarà conforme alla normativa Ue».

Conforme alla normativa significa, tra l\'altro, una cosa sola: la costruzione dei termovalorizzatori, altrimenti c\'è da dire addio ai soldi una volta per tutte. Il sindaco che doveva pulire Napoli entro 5 giorni non risulta abbia intenzione di costruire quell\'impianto: l\'ha detto prima, durante e dopo la campagna elettorale, non c\'è motivo di dubitare della sua coerenza. Sempre che il deputato europeo e il sindaco siano la stessa persona. Il governatore Caldoro e l\'assessore all\'Ambiente Giovanni Romano sono stati già due volte a Bruxelles per presentare il piano.

Limato qua, limato là, il progetto del ciclo integrato poteva sperare di veder la luce, probabilmente perché la condizione necessaria per lo sblocco dei fondi si chiama fiducia: come, ad esempio, che un impianto venga costruito in 36 mesi invece che in dieci anni com\'è successo con quello di Acerra. Ma ora che c\'è un sindaco (tra l\'altro ancora in carica come europarlamentare) che di farne un altro a Napoli est non vuol sentirne parlare, come la mettiamo?

rosarosa russo jervolino antonio bassolino lap


4 - IL CODACONS DENUNCIA I RIFIUTI...
(Ansa
) - Il Codacons ha annunciato che presentera\' oggi una denuncia alla Procura della Repubblica di Napoli in merito alla situazione dei rifiuti nella citta\'.

\'La presenza di immondizia nelle strade di Napoli ha raggiunto livelli preoccupanti - si legge in una nota dell\' associazione - e tali da rappresentare un concreto pericolo per la salute dei cittadini. Il rischio e\' lo scatenarsi di qui a breve di una vera e propria epidemia nella citta\', con la diffusione incontrollata di sostanze nocive e infettive nell\' aria e l\'insorgenza di malattie nei centri abitati. Per questo abbiamo chiesto alla Procura di aprire una indagine per i reati di epidemia, inquinamento e omissione di atti dovuti, chiedendo al tempo di stesso di procedere all\'immediato sequestro dei cumuli di spazzatura presenti per le strade, e disporne lo smaltimento coatto nelle discariche di tutta Italia\'.

RosaRosa Russo Jervolino

Il Codacons, prosegue la nota, \'inoltre lancia oggi una azione collettiva in favore dei cittadini napoletani che, a causa della situazione attuale, stanno subendo disagi, pericoli e danni economici enormi. L\'obiettiva invivibilita\' delle strade napoletane e i gravi rischi per la salute che stanno correndo i residenti, oltre che i danni materiali determinati dalla chiusura di molti esercizi per ovvi motivi igienici e il forte calo delle presenze di turisti, consentono ai cittadini che vivono a Napoli di chiedere un risarcimento danni pari a 2.000 euro - spiega l\'associazione - Tutti i residenti possono aderire entro il 30 luglio all\'azione collettiva del Codacons, e chiedere al Comune di Napoli e alla concessionaria ASIA il risarcimento per i danni e i disagi subiti legati alla intollerabile situazione della spazzatura, che si protrae irrisolta da oltre 15 anni.

 

 

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