NESSUNO PUO’ METTERE BIBI IN UN ANGOLO –  MEDIO ORIENTE IN FIAMME: IL PREMIER ISRAELIANO BIBI NETANYAHU NON ASCOLTA L’APPELLO DI BIDEN PER LA TREGUA A GAZA: NOI ANDIAMO AVANTI. SALGONO A 227 I MORTI NELLA STRISCIA, 12 NELLO STATO EBRAICO IN DIECI GIORNI DI CONFLITTO AI DIPLOMATICI EUROPEI, NETANYAHU AVEVA SPIEGATO CHE «SE NECESSARIO, POTREMMO RIOCCUPARE LA STRISCIA». IPOTESI IMPROBABILE, ANCHE PER I RISCHI SUL FRONTE NORD: IERI DAL LIBANO I MILIZIANI HANNO LANCIATO ALTRI 4 RAZZI…

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DAVIDE FRATTINI per il Corriere della Sera

 

bibi netanyahu bibi netanyahu

Dieci giorni, quattro telefonate. L'ultima ieri, una chiamata che forse Joe Biden pensava di potersi evitare. Il presidente americano ha detto a Benjamin Netanyahu che si aspetta «da subito una riduzione del conflitto, che porti verso il cessate il fuoco». Tic, toc, tic, toc.

 

L'orologio di Biden indica che alla Casa Bianca hanno perso la pazienza e le pressioni sul premier israeliano sono una reazione al «cronometro» di cui Bibi (com' è soprannominato) aveva parlato agli ambasciatori europei: «Non stiamo col cronometro in mano. Precedenti operazioni sono durate per un tempo prolungato».

Benjamin Netanyahu Benjamin Netanyahu

 

Lo ripete pubblicamente a Biden: grazie per il sostegno, ma noi andiamo avanti. Il presidente Emmanuel Macron ha chiesto di sottoporre al consiglio di Sicurezza dell'Onu una risoluzione per chiedere la tregua, vuole testare la determinazione degli gli Usa che hanno già chiarito di non sostenere la bozza. Ai diplomatici europei, Netanyahu aveva spiegato che «se necessario, potremmo rioccupare la Striscia». Ipotesi improbabile per gli analisti locali, anche per i rischi sul fronte nord: ieri dal Libano i miliziani hanno lanciato altri 4 razzi.

benjamin netanyahu benjamin netanyahu

 

Dopo il ritiro unilaterale israeliano, Hamas nel 2007 ha tolto il controllo di Gaza all'Autorità palestinese con un golpe; Netanyahu è a capo del governo dal 2009 e ha preferito disinteressarsi alla Striscia, fino ai richiami tragici delle «ostilità intermittenti» come le chiama David Horovitz, direttore di Times of Israel: «Questa totale mancanza di strategia ha permesso ad Hamas - scrive - di crescere da organizzazione terroristica a sovrano di uno Stato terrorista finanziato in parte dai milioni di dollari che il Qatar ha riversato con il beneplacito di Israele».

 

benjamin netanyahu con la mascherina benjamin netanyahu con la mascherina

 Lo status quo creato da Netanyahu è criticato dalla sinistra perché ha marginalizzato il presidente palestinese Abu Mazen e le possibilità di un accordo di pace; dalla destra perché evitava una soluzione militare definitiva. Adesso Yair Lapid fa notare che i tempi della guerra si incrociano con quelli della politica: le sue trattative con i partiti arabi israeliani e pezzi della destra per una coalizione sono state sospese. Al capo dell'opposizione restano meno di due settimane prima di restituire il mandato al presidente Rivlin.

 

Bombe su Gaza Bombe su Gaza

Dopo potrebbe toccare di nuovo a Netanyahu o il Paese andrà alle quinte elezioni in due anni e mezzo. Né Lapid né la sinistra speculano con teorie della cospirazione. «Siamo stati attaccati, Netanyahu non ha cercato lo scontro, gli ha però garantito la resurrezione politica» commenta Anshel Pfeffer su Haaretz . Ad Hamas potrebbe garantire un ritorno alla situazione precedente, dopo essersi presentata come l'unica protettrice di Gerusalemme e dei palestinesi. In mezzo la paura, la distruzione, i 227 morti a Gaza e i 12 in Israele.

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