Ilario Lombardo per la Stampa - Estratti
francesco paolo figliuolo foto di bacco
Lui obbedisce, obbedisce, e obbedisce. Ma a un certo punto anche il soldato al servizio dello Stato, l'uomo in divisa che è diventato lo spiccia-grane di due governi, il regista del piano vaccinale anti-Covid spedito a risollevare i comuni annegati nel naufragio romagnolo, anche lui, Francesco Paolo Figliuolo, potrebbe avere voglia di suggerire l'approdo finale della propria carriera.
Attorno al destino del generale Figliuolo si sta combattendo una battaglia sul futuro dei vertici della Difesa. Uno scontro sotterraneo, che straborda in scontento, riproponendo un duello che si era già consumato sulle nomine di Leonardo.
Da una parte Guido Crosetto, dall'altra Giorgia Meloni, o meglio chi, a Palazzo Chigi, per conto della premier, in questi giorni si muove per risolvere il risiko delle Forze Armate.
Parliamo di soldati. E quindi non è facilissimo andare oltre la corazza di imperturbabilità che indossano quotidianamente.
Ma di Figliuolo anche gli amministratori locali dell'Emilia-Romagna hanno percepito l'irrequietezza e una certa insofferenza, ormai, per la missione da commissario alla ricostruzione post-alluvione che terminerà a giugno. Un ruolo che ha subìto, ma che in qualche modo potrebbe anche essergli costato caro.
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Ed ecco che arriviamo al gioco delle nomine. Figliuolo ha già perso un'occasione. A fine febbraio è stato indicato il generale Carmine Masiello come Capo di Stato Maggiore dell'Esercito. Figliuolo ci sperava, convinto di avere il sostegno di Palazzo Chigi. Invece l'ha spuntata Crosetto che ora vuole un altro generale gradito per il posto più prestigioso di tutti. C'è da scegliere il successore del Capo di Stato Maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone, che dovrebbe anticipare a giugno il suo trasferimento a Bruxelles per il nuovo incarico di presidente del Comitato militare dell'Alleanza Atlantica.
Crosetto ha fatto la sua scelta. Per quel posto vuole il Segretario generale della Difesa e Direttore nazionale armamenti Luciano Portolano, forte di una rete di contatti e frequentazioni a livello Nato e Ue, che potrebbero tornare utilissimi in un momento in cui la Russia minaccia i confini europei ed Emmanuel Macron non esclude l'invio di truppe in Ucraina.
A Figliuolo resterebbe altro: o una grande partecipata, come coronamento e premio di gratificazione dopo tutto il sacrificio per lo Stato, o la guida della Protezione civile, in continuità con gli impegni sui quali è stato dirottato in questi ultimi anni. Ma il generale, a quanto raccontano fonti di governo, resiste. Spera di conservare una chance fino all'ultimo per il ruolo di massimo vertice della Difesa. Ben sapendo che anche questa volta potrebbe non farcela.
A meno che Meloni non forzi, come fece per l'ex ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, imposto come amministratore delegato di Leonardo, nonostante Crosetto avesse puntato su un altro nome. O che in favore di Figliuolo non intervenga anche il Quirinale.
GUIDO CROSETTO CON I MILITARI ITALIANI francesco paolo figliuolo foto di bacco francesco paolo figliuolo foto di bacco (8) GUIDO CROSETTO