NON BASTAVA LA FAMIGLIA TATUATA DEL CONSUMISMO: CONTE PARLA PURE CON GRETA - IN MEZZO ALL'EMERGENZA COVID, A CHE SERVONO GLI ECO-CONSIGLI DELLA SVEDESE? - I PUBBLICITARI CRITICI SULLA SCELTA DEI FERRAGNEZ: ''SONO GLI ALBANO E ROMINA 4.0, È IL MAINSTREAM, E QUELLO VIENE SCELTO QUANDO NON SI HA TROPPA FANTASIA. SPONSORIZZANO DECINE DI PRODOTTI, PER CARITÀ PIACCIONO, MA CREDO SIANO L’ULTIMO RIFUGIO DI CHI NON HA IDEE, INSOMMA È UNA RESA DEL CLIENTE (IN QUESTO CASO IL GOVERNO) AL PENSIERO UNICO''

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1.CLIMA, GRETA INCONTRA CONTE PER CHIEDERE AZIONI CONTRO CRISI

 (ANSA) - Incontro in video conferenza dell'attivista Greta Thunberg e altre giovani attiviste per il clima, Adélaïde Charlier (Belgio), Luisa Neubauer (Germania) e Laura Vallaro e Martina Comparelli per l'Italia, con il premier Giuseppe Conte per lanciare il messaggio che "è il momento di iniziare a trattare l'emergenza climatica come una crisi". Lo rende noto il movimento Fridays For Future (Fff) Italia ricordando che "le giovani attiviste hanno inviato a tutti i leader dell'Ue e del mondo una lettera aperta (https://climateemergencyeu.org/) che è stata già firmata da quasi 130.000 persone.

fazio greta thunberg fazio greta thunberg

 

Nel ricordare che "l'Italia ha un ruolo cruciale da svolgere a livello Ue e internazionale nell'azione per il clima in quanto terza economia dell'Ue, ospite del G20 del prossimo anno e co-organizzatrice del vertice sul clima Cop26", il movimento Fff spiega che "le ragazze chiederanno al primo ministro Conte di affrontare l'emergenza climatica e passare all'azione seguendo le richieste della lettera. Queste includono lo stop a tutti gli investimenti e i sussidi ai combustibili fossili, l'uscita dal fossile, rendere l'ecocidio un crimine internazionale, e l'istituzione di budget annuali di carbonio vincolanti basati sui migliori dati scientifici disponibili".

 

greta thunberg greta thunberg

Da quando è stata pubblicata la lettera aperta, "i leader europei hanno continuato a mettere la testa sotto la sabbia riguardo la crisi climatica, prendendo poche o nessuna decisione concreta, nonostante diversi incontri con le attiviste - spiega la nota - Come primo passo, tutti i leader dell'Ue dovrebbero garantire da adesso che le nuove politiche climatiche dell'Ue siano in linea con l'obiettivo dell'Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi, senza utilizzare scappatoie o contabilità creativa".

 

 

2.CLIMA: CONTE,FELICE SCAMBIO CON GRETA,ITALIA IN PRIMA LINEA

 (ANSA) - "Sono contento dello scambio avuto con Greta Thunberg e gli attivisti che danno voce a tanti giovani nel mondo. Abbiamo discusso di come affrontare la crisi climatica attraverso azioni concrete a livello nazionale, europeo e globale. L'Italia è in prima linea su questa agenda per il cambiamento". Lo scrive su Twitter il premier Giuseppe Conte dopo una videoconferenza con Greta Thunberg e altre attiviste dei FridaysforFuture, tra cui Luisa Neubauer, Adelaide Charlier, Laura Vallaro e Martina Comparelli.

 

greta thunberg 2 greta thunberg 2

 

3.CONTE ARRUOLA FEDEZ, LA FAMIGLIA TATUATA DEL MULINO BIANCO

Emanuela Minucci per www.lastampa.it

 

Per sconfiggere il più temibile dei virus il premier Conte ha pensato al più virale dei messaggi. Quello postato dalla coppia Ferragnez, gli ubiqui Chiara e Fedez, 32 milioni di followers in due, gli unici in grado di postare al mattino l’ultima Kelly rosa shocking e due ore dopo una story sulla Venere di Botticelli e su espresso invito del direttore degli Uffizi Eike Schmidt, oltretutto, che attraverso l’ex Blonde Salad ha cominciato «una bella crociata contro i soloni».

 

ROCCO CASALINO E GIUSEPPE CONTE ROCCO CASALINO E GIUSEPPE CONTE

Ieri, però, c’è stato un salto di qualità. Perché è stato niente meno che Palazzo Chigi a chiedere una mano, anzi un pollice all’insù, alla coppia più condivisa d’Italia. Un impegno digitale sull’emergenza delle emergenze, la pandemia. Complice anche l’impegno profuso nella causa Covid la primavera scorsa dai Ferragnez - che avviarono una raccolta fondi per il San Raffaele di Milano mettendo un chip da 100 mila euro - il premier Conte ha chiesto agli influencer di far passare attraverso i loro profili un messaggio diretto ai giovani: «Il Presidente del Consiglio ha chiesto un aiuto a me e a mia moglie - ha postato ieri Fedez sui social - dobbiamo esortare la popolazione, soprattutto quella più giovane, all’uso della mascherina». La valanga di cuoricini e «mi piace», come dopo aver sentito «Bella Storia» cantata dal rapper, non si è fatta attendere. Un risultato cotto e mangiato che ha convinto gli esperti di comunicazione, dai pubblicitari ai filosofi, a interrogarsi sul fenomeno.

 

A cominciare dall’erede naturale di Marshall McLuhan, il professor Derrick de Kerckove , già titolare a Napoli della cattedra di Sociologia della cultura digitale e oggi docente a Milano di «Digital Politics»: «Devo ammetterlo, può sorprendere che la stessa persona, in quanto influencer, possa suggerirci quale maglione indossare e poi il modo di tutelare la salute collettiva, ma la Rete ha rovesciato il sistema e queste sono le conseguenze».

chiara ferragni mascherine etai drori chiara ferragni mascherine etai drori

 

Il sociologo non dà giudizi morali: «Stiamo vivendo una grande crisi epistemologica, internet cambia radicalmente il modo di comunicare, poi loro due magari sono particolarmente bravi, sposano tatuaggi e Mulino Bianco e l’effetto è croccante, si trasformano in modelli per i giovani - e dio sa quanto ne abbiano bisogno - e tutto questo è il frutto del ricatto della tracciabilità». Ciò detto, per Derrick de Kerckove, i Ferragnez fanno in modo eccellente il loro mestiere e il governo li ha scelti in base al numero di followers che muovono.

 

Anche il filosofo Maurizio Ferraris, ordinario di Teoretica a Torino e autore di saggi come Scienza nuova. Ontologia della trasformazione digitale non si scandalizza sul particolare, ma indica il problema generale: «Chiunque governi deve tenere conto dei pollici alzati, il che distrugge l’idea di politica come sovranità: se Churchill avesse chiesto ai social se i cittadini fossero d’accordo nel 1940 a fare pace con Hitler non ci sarebbe stata la battaglia d’Inghilterra». E aggiunge: «Sulla scelta dei Ferragnez è evidente che ha pesato il numero di influencer, il loro è un lavoro come un altro, vendono story telling: ben più gravi i testimonial della Parata di Norimberga».

fedez e chiara ferragni fedez e chiara ferragni

 

I pubblicitari sono più critici sul tipo di testimonial: «I Ferragnez sono gli Albano e Romina 4.0, è il main stream, e quello viene scelto quando non si ha troppa fanatasia - dice Luca Maoloni dell’agenzia romana Yes I AM: «Loro sponsorizzano decine di prodotti, per carità piacciono, soprattutto dal giorno delle nozze, a piattaforme unificate, ma il loro essere trasversali finisce per minarne la credibilità. Credo siano l’ultimo rifugio di chi non ha idee, insomma è una resa del cliente (in questo caso il governo, ndr) al pensiero unico». E al «mi piace» che scatta sulla mascherina come per la caduta del primo dentino di Leone.

 

 

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