VOLODYMIR ZELENSKY DOPO IL RICONOSCIMENTO RUSSO DI DONETSK E LUGANSK
1 - ZELENSKY CHIEDE LA SOSPENSIONE IMMEDIATA DI NORD STREAM 2
(ANSA-AFP) - Il leader ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto la sospensione immediata del progetto Nord Stream 2, dopo la decisione del presidente russo Vladimir Putin di riconoscere il Donbass.
2 - BERLINO SOSPENDE L'AUTORIZZAZIONE DI NORD STREAM 2
(ANSA-afp) - La Germania ha sospeso l'autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2. Lo ha annunciato il cancelliere Olaf Scholz.
3 - COMMERCIO, BANCHE E FORNITURE DI GAS: PRONTE LE SANZIONI MA L'UE TENTENNA
Luigi Guelpa per "il Giornale"
L'Unione Europea è pronta a presentare il conto al Cremlino dopo il riconoscimento del Donbass da parte Putin. Josep Borrell, Alto Rappresentante Ue per gli Affari Esteri, ha riferito «di una gamma senza precedenti di sanzioni economiche, finanziarie e di controllo delle esportazioni che creerà un impatto massimo sull'economia russa e sul suo sistema finanziario».
olaf scholz volodymir zelensky
Le misure verranno presentate nel corso del vertice straordinario dell'Ue in videoconferenza, ma ha anche affermato che «c'è la possibilità» che si tenga un «Consiglio straordinario degli Affari Esteri Ue a Kiev».
Borrell ha definito la Russia di Putin «la più grande minaccia per la stabilità europea dopo la Seconda guerra mondiale» e ha ventilato coercizioni anche nei confronti della Bielorussia se permetterà a Putin di invadere l'Ucraina dai suoi confini. Bruxelles però, al momento, non ha una visione univoca, soprattutto sulle questioni inerenti all'energia. È un terreno scivoloso, che avrebbe un impatto forte su diversi paesi, tra i quali l'Italia.
A rischio non c'è solo la prosecuzione dei lavori per il gasdotto Nord Stream 2 che unirà Russia e Germania, ma anche il futuro di altre aziende. Ad esempio, la britannica Bp possiede il 20% della compagnia petrolifera russa Rosneft, e la Shell ha affiancato l'americana Exxon nell'esplorazione di gas e petrolio al largo dell'isola di Sachalin.
Germania e Italia sono contrarie a coinvolgere il sistema di approvvigionamento del gas, che ha già subìto pesanti effetti sul prezzo a causa delle tensioni nell'est d'Europa. Ciascuno dei due Paesi ha i propri interessi da difendere: Berlino vorrebbe preservare il gasdotto Nord Stream 2, mentre l'Italia è in difficoltà perla grande dipendenza dalle forniture russe.
DOVE PASSA IL GASDOTTO Nord Stream 2
«Sul tema sanzioni, l'Italia è allineata alla Ue, ma queste non devono comprendere l'energia», aveva spiegato venerdì Mario Draghi. Se gli scarponi degli uomini del «Suchoputnye Vojska» dovessero mai toccare il suolo ucraino dopo l'avvenuto riconoscimento del Donbass, anche gli Stati Uniti reagiranno colpendo il profilo economico e finanziario della Russia. Biden ha lasciato intendere di essere pronto a escludere Mosca dal principale circuito di pagamenti internazionale lo Swift, che elabora i protocolli per la trasmissione dei messaggi riguardanti transazioni finanziarie e ordini di pagamento su scala globale.
Al Cremlino sanno bene che cosa provocherebbe essere banditi dallo Swift. Il ministro delle Finanze Anton Siluanov ha parlato di uno scenario che provocherebbe «un tracollo del Pil e una massiccia fuga di capitali. Ma è un'arma a doppio taglio e gli Usa sanno che si tratta di una mossa che provocherebbe problemi sistemici agli alleati europei. Così facendo affonderemo tutti».
Una simile sanzione metterebbe infatti a rischio la restituzione, da parte dei russi, di miliardi di dollari che gli europei hanno dato in prestito. Washington valuta anche un insieme di sanzioni commerciali, lavorando allo stop del trasferimento di tecnologie verso le industrie russe. Sono inclusi i settori dell'intelligenza artificiale, dell'aviazione civile e dell'aerospazio.
Lo stop all'export potrebbe anche riguardare videogiochi, tablet e smartphone. Altro segmento riguarda le misure individuali, destinate a frenare la libera circolazione in Europa e negli Stati Uniti di politici e uomini d'affari e di enti parastatali accomunati dalla vicinanza a Putin.
Nella black list figurano pezzi da novanta come Viktor Vekselberg, proprietario e presidente della Renova Group, Suleiman Kerimov e Andrei Akimov, eminenze grige di Gazprom, e Aleksandr Torshin, vicegovernatore della banca centrale di Mosca. In tutto questo Pechino non vede l'ora di soccorrere Putin con ingenti prestiti di denaro per ottenere una maggior influenza su Mosca.
3 - GAS, COSA PUÒ SUCCEDERE ALL’ITALIA SE SCATTANO LE SANZIONI UE CONTRO LA RUSSIA
Gerardo Pelosi per www.ilsole24ore.com
Il presidente del Consiglio Mario Draghi, nella sua rapida apparizione a Bruxelles la settimana scorsa l'ha detto con estrema chiarezza: l'Italia farà di tutto perché dal pacchetto di sanzioni contro Mosca che scatterà automaticamente in caso di aggressione contro l'Ucraina venga escluso il settore energetico vista la nostra grande dipendenza dalle forniture di gas russo. Ma le aspettative del Governo italiano andranno molto probabilmente deluse.
La decisione sulle sanzioni spetterebbe, secondo le vigenti regole europee all'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell. Il notevole attivismo della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen ha fatto si però che la competenza a decidere i settori sui quali applicare le sanzioni se la sia presa la Commissione lasciando a Borrell e al suo servizio estero solo il cosiddetto ”listing”, ossia l'elenco delle persone fisiche o società russe contro le quali applicare le sanzioni.
Sanzioni Ue concordate direttamente con Washington
Negli ultimi giorni sia la Von der Leyen così come il suo capo di gabinetto e uomo di fiducia, Bjoern Seibert sono stati in stretto coordinamento con gli uffici del Dipartimento di Stato Usa e con il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan per concordare i settori sui quali intervenire. Il pacchetto, nelle sue grandi linee, è stato già chiuso ma per volontà della stessa presidente della Commissione non è stato messo nero su bianco per evitare fughe di notizie che ne potrebbero compromettere l'efficacia. Si tratta solo di decidere quando farle scattare (il cosiddetto “trigger” grilletto) e con quale modalità ossia a seconda del tipo di violazione da parte dei russi.
volodymyr zelensky mangia con i soldati
Un pacchetto più limitato di sanzioni potrebbe scattare già in tempi brevissimi nelle prossime ore nel caso in cui Putin riconoscesse l’indipendenza delle Repubbliche filorusse in Ucraina. Per essere operative le misure dovranno passare tuttavia al vaglio dei Governi degli Stati membri. Le sanzioni dovrebbero riguardare il blocco al trasferimento di tecnologie avanzate mentre per il settore finanziario sarebbe previsto il blocco degli acquisti di titoli sui mercati secondari e l'obbligo di cambiare prima in Euro tutte le transazioni tra rubli e dollari.
Per ora nessun blocco del Swift. Si rischia di alimentare sistema russo-cinese
Non dovrebbero invece scattare al momento eventuali blocchi al sistema di pagamento internazionale Swift, società di software utilizzato ormai da tutte le banche del mondo con sede proprio a Bruxelles. Si teme infatti che un blocco del Swift possa accelerare quel processo già in corso volto ad adottare un sistema di pagamenti alternativo al Swift che è allo studio in Cina e Russia con possibili ripercussioni negative anche sulle transazioni con i Paesi Occidentali.
Energia: l’Italia ha più scorte di gas e ci verrà forse chiesto di condividerle
Per quanto riguarda l'energia si temono contromisure russe sulle forniture. Uffici della Commissione stanno valutando un possibile piano di emergenza per far fronte a questo eventuale blocco delle forniture alla luce dei forti aumenti del gas. Il sistema europeo delle scorte dovrebbe comunque reggere a un'interruzione delle forniture.
leonid pasechnik e denis pushilin con vladimir putin
Scatterebbe, a quel punto, un meccanismo (sia pure volontario) di solidarietà e potrebbe essere proprio l'Italia che ha le scorte maggiori a dovere cedere gas ad altri Paesi Ue. La von der Leyen ha già annunciato che Unione Europea e i suoi alleati hanno preparato un pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia.
«Stiamo preparando – ha detto la presidente della Commissione al vertice sulla sicurezza di Monaco- un robusto pacchetto di sanzioni finanziarie ed economiche, che comprendono l'energia e le tecnologie avanzate. Se il Cremlino attacca, possiamo imporre costi elevati e gravi conseguenze sugli interessi economici di Mosca».
Di Maio: con soluzione diplomatica nessuna sanzione
Ma al Consiglio Affari Esteri Ue di oggi a Bruxelles molto più vago è apparso il ministro Luigi Di Maio: «Sulle sanzioni – ha spiegato - voglio dire che l’Italia si coordinerà con i propri alleati e con gli altri Paesi europei. E’ chiaro che lavorare a una soluzione diplomatica come stiamo facendo adesso significa evitare le sanzioni».
Nel frattempo il Consiglio Ue ha adottato oggi misure restrittive nei confronti di altre cinque persone che sostengono attivamente azioni e attuano politiche che minano o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina. Le persone designate oggi - si legge in una nota del Consiglio - sono membri della Duma di Stato della Federazione Russa, che il 19 settembre 2021 sono stati eletti per rappresentare la penisola di Crimea annessa illegalmente e la città di Sebastopoli, nonché il capo e il vice capo della commissione elettorale di Sebastopoli.
soldati ucraini carri armati russi nel donbass 2 carri armati russi nel donbass 3 soldati ucraini 2 cittadini ucraini si addestrano con armi di legno per le strade di kiev 5