1 – GRAZIE AL MORBO VIA I GRETINI E LE SARDINE
Vittorio Feltri per “Libero Quotidiano”
mattia santori, jasmine cristallo, lorenzo donnoli ad amici
Il Coronavirus non ha soltanto provocato disastri sociali ed economici, e sorvoliamo sulle vittime e i contagiati, ma anche qualcosa di buono: ad esso si deve gratitudine perché ha pressoché cancellato le sardine dal panorama politico italiano. Non è cosa da sottovalutare. Ci siamo liberati di un gruppo folto di giovanotti che andavano in piazza due o tre volte alla settimana per appoggiare il Pd e denigrare il centrodestra, dicendo con foga che bisogna combattere l' odio. Invero i pesciolini, nel manifestare i loro sentimenti amorosi verso la sinistra, usavano toni guerreschi allo scopo di denigrare Salvini. Erano e forse sono ancora in piena contraddizione: si proclamavano buoni e dolci e in realtà erano aspri quanto l' aceto.
Non è soltanto questo il problema delle alici in barile: esse non sanno che fare, quale linea politica adottare, quale obiettivo perseguire. Sono inutili e disorganizzate, sbandate e prive di un disegno concreto tale da farle contare un po' di più del due di picche. Ciononostante per un periodo, non brevissimo, sono state al centro della scena minacciando di diventare protagoniste della vita pubblica. Non che mi spaventassero, per carità, ero consapevole della loro inconsistenza ideale e programmatica, tuttavia non speravo che sparissero tanto in fretta. Invece è bastato il glorioso Corona a toglierle di mezzo. La cerimonia funebre delle acciughe si è celebrata nello studio televisivo dominato dalla ottima De Filippi, che invitandole alla sua trasmissione ne ha predisposto allegramente la sepoltura.
mattia santori sardine ad amici
Esse, in appena dieci minuti, hanno dimostrato una insipienza spaventevole, la quale naturalmente sospettavamo fosse una caratteristica predominante della neonata associazione ittica. Hanno rimediato una figuraccia che neppure la brava Maria è riuscita ad attenuare. In ogni caso dobbiamo rendere merito al virus, protagonista principale del fatto che i pesci siano finiti nella rete. Speriamo ci rimangano, in attesa dell' annientamento.
Le sardine incontrano Oliviero Toscani e Luciano Benetton a Fabrica
Non è l' unica lieta novella che segnaliamo al popolo. La malattia del giorno ha provocato un altro fenomeno rincuorante. Oltre alle citatissime sardine, si sono dileguati i gretini del clima, quelli che annunciano non solo il surriscaldamento del pianeta, ma anche la sua fine nel giro di pochi decenni. All' improvviso, davanti alla diffusione delle infezioni, le truppe agguerrite degli ambientalisti irriducibili si sono disciolte. Sparite. Nessuno dà più retta a questi esaltati squadroni della morte imminente, snobbati, ridicolizzati. Niente più manifestazioni pubbliche con folle oceaniche, zero prediche infantili, bocche chiuse. C' è altro cui pensare. È la conferma che non tutti i mali vengono per nuocere.
2 – SARDINE DALLA DE FILIPPI SCOPPIA L'IRA DELLA BASE: «QUESTA È LA NOSTRA FINE»
Carmelo Caruso per “il Giornale”
Si sono lasciate «defilippizzare» e non c' è dubbio che sia stato più naturale vedere le tre sardine, Mattia Santori, Jasmine Cristallo e Lorenzo Donnoli, partecipare ieri sera ad Amici, in mezzo a tanti giovani come loro e al cantante Tommaso Paradiso, piuttosto che ascoltarli a Di Martedì straparlare di tutto quello che non sanno insieme a Pierluigi Bersani o i partigiani dell' Anpi. E infatti, serviva la preside Maria De Filippi («In piedi ragazzi in segno di rispetto verso i professori») e il suo talent per esorcizzare il fenomeno Sardine che davvero non sono la nuova forza storica chiamata a liberare l' Italia da Matteo Salvini, ma solo dei trentenni con tanto tempo disponibile che hanno trovato una nuova professione.
vittorio feltri le sardine con luciano benetton e oliviero toscani
Tra la rabbia della base, dopo la foto-catastrofe con Luciano Benetton, ora ridotte a fenomeno pop un po' come il virus che adesso è solo un' influenza, le sardine sono apparse l' ultima moda di stagione come negli anni scorsi lo furono gli altri ospiti guest, lo scrittore Roberto Saviano, Matteo Renzi nella fase rottamatrice, insomma, elisir per malinconici di sinistra. L' attesa non era dunque per quello che Santori avrebbe detto, ma per come l' avrebbe detto. Sul gruppo 6000 sardine, Gabriele Palomba aveva già dimenticato le numerose battaglie contro la «Bestia» sovranista e formulava la domanda frivola del fan: «Mattia Santori metterà la giacca di pelle?». Si riferiva al famoso «chiodo» che Renzi indossò proprio dalla De Filippi e che lo etichettò per sempre più del soprannome che da bambino gli affibbiarono: «Il Bomba».
MATTIA SANTORI LORENZO DONNOLI
Le Sardine si sono presentate con le loro divise di ordinanza, le divise dell' incoscienza che ad Amici non è solo necessario, ma giusto indossare. Non è vero che le Sardine sono andate perché la piazza di Amici è una piazza più grande delle piazze che hanno in questi mesi riempito o per «non essere snob», come ha detto Santori per difendersi dalle critiche che sono arrivate fino alla fine.
sardine ad amici mattia santori e le sardine si buttano in mare davanti al papeete
Sono andate, e ieri si è compreso, perché ad Amici anche il loro aspetto un po' così, smandrappato, non disturbava, ma anzi emozionava gli adolescenti che hanno bisogno di sentire frasi banali, ma che a quell' età sembrano coraggiose. Frasi come queste: «La bellezza è alla portata di mano»; «dobbiamo superare la paura». La De Filippi non le ha in pratica presentate, ma le ha fatte entrare in scena, si direbbe in medias res, accompagnate dalla foto di un orso sui ghiacciai, di Greta Thunberg che la sardina Lorenzo Donnoli ha ricordato perché autistica come lui e «non è facile riconoscere il bello se sei autistico e omosessuale. Devi avere coraggio».
jasmine cristallo sardine ad amici
Per prima ha esordito la sardina Jasmine Cristallo e mentre parlava altri ragazzi intanto apparivano dietro, tenerezze televisive e non i comunicati a cui ci avevano abituato contro la Lega. «Non avrei mai pensato di essere qui, perché non so ballare. Ho tanta paura. Fate attenzione c' è chi usa la paura per ottenere consenso» ha detto la Cristallo senza nominare Salvini. E anche Donnoli ha interpretato la parte, guadato dalla professoressa Loredana Bertè, del giovane inquieto de L' Attimo Fuggente: «Vi dico che è una figata essere se stessi. Ci salverà la conoscenza e l' amore».
MATTIA SANTORI E LE ALTRE SARDINE A ROMA PER INCONTRARE PROVENZANO
Per ultimo è intervenuto Santori. È stato brevissimo: «Ottant' anni fa una bambina ebrea, in un campo, immaginava di essere una farfalla. Se avete paura superatela». Si sentiva che i più impauriti erano proprio loro che ieri sera sono tornati a essere semplicemente quello che erano.