(ANSA) - ROMA, 02 OTT - "Io confido sempre nei giudici e non c'è nulla di male che loro ogni tanto diano torto all'accusa. Evidentemente un giudice a Berlino c'è. Ho rispetto per la pubblica accusa, ma anche quando crede di agire per il meglio, spesso è ideologizzata". E' vero "che ci deve essere l'interpretazione della legge, ma ci si deve fermare quando dall'interpretazione si passa alla creazione di una legge.
Confido che ci siano giudici che sappiano applicare la legge". Così il presidente del Senato Ignazio La Russa durante un'intervista a 'The Young hope' risponde alla domanda su cosa accadrà in caso di condanna di Salvini al processo Open Arms.
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"A destra non bisogna fare regole fisse su questo tema. Abbiamo vissuto una stagione di 'avviso di garanzia-dimissioni', ma non sono d'accordo che ci sia questa ghigliottina automatica", osserva La Russa.
"Se c'è una sensibilità in questo senso e qualcuno si vuole dimettere" prima della condanna definitiva "bene, altrimenti no. Se Salvini ritiene, non del tutto immotivatamente, che sia un processo politico, capisco, ma la valutazione va fatta caso per caso". "La Stampa di Torino ha parlato di giudici che hanno chiesto la condanna nei confronti di Salvini, ma quelli non sono giudici, sono i pubblici ministeri, cioè la pubblica accusa".
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