Estratto dell’articolo di Francesco Grignetti per "La Stampa"
giuseppe valditara a villa taverna per la festa dell indipendenza usa
Pugno di ferro per riportare legge e ordine nella scuola. E poi ancora pugno di ferro. È la strada tracciata dal ministro Giuseppe Valditara, Istruzione e Merito. «Stiamo studiando una norma – annuncia il ministro, in visita a Milano ad un liceo che è stato vandalizzato in tre giorni di occupazione – per far sì che chi occupa, se non dimostra di non essere coinvolto nei fatti, risponda civilmente dei danni che sono stati cagionati».
Il ministro vuole introdurre una presunzione di responsabilità. «Chi occupa, chi compie un atto illecito, deve rispondere dei danni. Solo dimostrando di essere del tutto estranei, uno può vincere». E non basta. Invita alle bocciature. «Credo che studenti di questo tipo non possano essere promossi all'anno successivo».
Il giro di vite di Valditara parte da lontano. Ad esempio dal disegno di legge, che presto il Senato voterà, sulle nuove regole in condotta. Prevede che torni il voto, e se c'è un'insufficienza sono guai. Ma il ministro ora vorrebbe apportare una correzione in corsa. Una modifica al codice penale.
«Presenteremo nel testo sul voto di condotta – dice – una norma concordata con il ministero della Giustizia, per cui si prevede si possa agire in giudizio per danno d'immagine. Cosa già prevista per le aggressioni al personale della scuola, che forse si potrebbe estendere».
E va spiegata, quest'idea. Se il ddl sul voto in condotta è in fase avanzata, c'è un'altra legge in discussione in Parlamento sulle aggressioni al personale scolastico, che è anch'essa nel solco di riportare legge e ordine nelle scuole. Si prevedono forti aggravanti di pena quando docenti, presidi o personale sono aggrediti a scuola. E le pene aumentano vertiginosamente quando ad aggredire è il famigliare di uno studente. […]
Ecco, ora il ministro vorrebbe estendere questa possibilità di presentare denuncia al di là delle parti lese, anche nel caso di occupazioni che si lasciano dietro danni e furti. Traslando il principio del "danno reputazionale e d'immagine" da un ddl all'altro […]
La strategia di Valditara, insomma, è di rispondere colpo su colpo. Il governo di destra-centro non ha alcuna intenzione di lasciar correre con le occupazioni. Ma è possibile immaginare una "presunzione di responsabilità" in sede civile? Risponde il ministro a La Stampa: «[…] Solo a Roma l'Associazione nazionale presidi ha calcolato 350mila di danni in 3 scuole. L'occupazione del Severi a Milano ha causato un pregiudizio economico di oltre 70 mila euro».
Il pugno duro ovviamente non piace e a sinistra. «Valditara capovolge la cultura del diritto e inventa la presunzione di colpevolezza. Un'idea autoritaria contro tutta la democrazia» attacca il dem Nicola Zingaretti […]
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