TRIDICO, MIA SORELLA UCCISA DAL MARITO, SO COSA SI PROVA
(ANSA) - "Questa storia è paradossale. Non dite mai più che l'Inps è una sanguisuga, non avremmo mai dato esecuzione all'atto". Lo sottolinea, il presidente dell'Inps, Tridico, in un' intervista a 'Il Corriere della Sera' dopo il caso dei risarcimenti chiesti dall'istituto a due sorelle orfane. "Era un atto dovuto spiega Tridico - necessario per evitare la prescrizione", "se non fosse stato emesso prima della prescrizione il responsabile sarebbe stato chiamato a rispondere di danni erariali. Ma noi di questo caso ce ne stavamo occupando da tempo", "era all'attenzione di più uffici della direzione generale con l'Avvocatura della Toscana, in collaborazione con la nostra sede di Massa Carrara".
"Non so più come dirlo - rincara - era un atto dovuto. E non so più come ripeterlo: quelle ragazze non avrebbero mai pagato quella cifra. Io lo so bene che cosa si prova nella loro situazione. Avevano la nostra massima comprensione". Incalzato dalle domande, Tridico risponde: "Mia sorella è stata uccisa da suo marito", un fatto successo "quando io ero ancora ragazzo, e quando omicidi così orribili non si chiamavano ancora femminicidi, non esisteva il termine", "Per me mia sorella era ben più di una sorella", aggiunge, "io sono l'ultimo di sette fratelli, lei era la primogenita. Per me alla fine era una seconda mamma".
ORFANE FEMMINICIDIO: TRIDICO, AD UN PASSO DA SOLUZIONE
(ANSA) - "Ho avuto già questa mattina un incontro con il ministro del Lavoro per trovare una soluzione normativa alla questione e posso dire che siamo a un passo dal trovare quella soluzione che eviti simili paradossi". Il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, è tornato così sulla vicenda del risarcimento richiesto alle figlie di una vittima di femminicidio, a margine dell'inaugurazione del nuovo studentato a Venezia.
"Come ho già detto - ha aggiunto Tridico - ribadisco che il mio istituto non vorrà comunque mai dare mandato all'esecuzione dell'azione. La lettera era un atto dovuto. Ma sia il ministro Catalfo che il sottoscritto ci stiamo impegnando personalmente per fare quella modifica normativa che permetta anche in futuro di risolvere altri casi di specie".
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