OSAMA BIN LADEN È STATO ELIMINATO, I SUOI ADEPTI NO - IL DAGHESTAN, DOVE L’ISIS-K HA COMPIUTO UN NUOVO ATTENTATO CONTRO UNA CHIESA E UNA SINAGOGA, PULLULA DI TERRORISTI CHE HANNO RACCOLTO L’EREDITA’ DI BIN LADEN, CHE AVEVA L’OBIETTIVO DI CONQUISTARE LA REGIONE - DOPO L'ATTENTATO A MOSCA, AVVENUTO SEMPRE PER MANO DELL'ISIS-K, PER PUTIN È FACILE SCARICARE LA COLPA DEGLI ATTACCHI SU KIEV, PAVENTANDO COMPLOTTI DELL'OCCIDENTE CONTRO LA RUSSIA...

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

terroristi attaccano una sinagoga e una chiesa in daghestan 1 terroristi attaccano una sinagoga e una chiesa in daghestan 1

La sanguinosa scorreria nel Daghestan è la rappresentazione del terrore più brutale, con implicazioni che, come spesso accade per gli attentati, uniscono il fronte regionale a quello esterno. Gli sparatori sono andati all’assalto contro obiettivi tradizionali. Le forze dell’ordine, simboli religiosi (chiese, sinagoga), persone di fede diversa, cittadini inermi.

 

Sono i target spesso indicati nei comunicati e negli appelli degli ideologi, sono anche bersagli d’opportunità. Tirano sui simboli, catturano ostaggi, se la prendono con chi incontrano. Ai killer interessa uccidere, marcare il territorio con raffiche di mitra e bombe. Se hanno la possibilità pianificano un’azione spettacolare — come avvenne al concerto di Mosca a marzo — altrimenti si lanciano in incursioni indiscriminate. […]

terroristi attaccano una sinagoga e una chiesa in daghestan 3 terroristi attaccano una sinagoga e una chiesa in daghestan 3

 

Il Caucaso, non da oggi, è terra jihadista. Gruppi locali si ispirano allo Stato Islamico, giovani militanti hanno raccolto la vecchia eredità qaedista (Osama Bin Laden aveva puntato la regione quando ancora la sua organizzazione era in fase di crescita), è intensa l’attività di proselitismo, forti i richiami per quanto avviene altrove.

 

Numerosi in questi anni gli episodi violenti, gli scontri a fuoco, i raid delle forze speciali. Senza dimenticare la caccia all’ebreo all’aeroporto di Makhachkala da parte di manifestanti islamici. […]

 

terroristi attaccano una sinagoga e una chiesa in daghestan 2 terroristi attaccano una sinagoga e una chiesa in daghestan 2

Quello che gli assassini chiamano «martirio» diventa un formidabile propellente per la causa. E pesa una situazione sociale negativa, tra corruzione e inefficienze. Gli estremisti conducono la lotta armata combinando l’agenda locale alle direttrici della fazione globale. Le saldature politiche possono diventare operative, nascono collaborazioni, complicità. In questo quadro la Russia e i suoi alleati sono doppiamente nemici: rappresentano il potere, devono essere colpiti anche per quanto hanno fatto in altri teatri ai «fratelli» musulmani.

 

Mosca, invece, ora tende ad accostare un pericolo cronico e storico al conflitto con l’Ucraina. La strage rappresenta un monito. È avvenuta in un quadrante lontano, instabile, ma è molto più «vicina» di quanto si possa pensare perché conferma l’allarme lanciato in Europa occidentale e negli Usa sui rischi incombenti di possibili sorprese.

terroristi attaccano una sinagoga e una chiesa in daghestan 6 terroristi attaccano una sinagoga e una chiesa in daghestan 6 folla inferocita all aeroporto di makhachkala 5 folla inferocita all aeroporto di makhachkala 5 gli attentatori in daghestan gli attentatori in daghestan terroristi attaccano una sinagoga e una chiesa in daghestan 4 terroristi attaccano una sinagoga e una chiesa in daghestan 4 folla inferocita all aeroporto di makhachkala 6 folla inferocita all aeroporto di makhachkala 6 folla inferocita all aeroporto di makhachkala 7 folla inferocita all aeroporto di makhachkala 7 terroristi attaccano una sinagoga e una chiesa in daghestan 5 terroristi attaccano una sinagoga e una chiesa in daghestan 5

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!