PADRE, FIGLIUOLO E SPIRITO SANTO - GIORGIA MELONI VORREBBE IL GENERALE FIGLIUOLO A CAPO DEL DIS – A MAGGIO 2025 SCADRA’ IL MANDATO DI ELISABETTA BELLONI (CHE A QUEL PUNTO POTREBBE DIVENTARE MINISTRO PER GLI AFFARI EUROPEI, AL POSTO DI FITTO SPEDITO IN EUROPA) - AL DIS, NEL POST-BELLONI, BALLANO ANCHE ALTRE IPOTESI: POTREBBE ARRIVARE GIOVANNI CARAVELLI (CAPO DELL’AISE) O BRUNO VALENSISE (NUMERO UNO AISI). A QUEL PUNTO PER FIGLIUOLO SI APRIREBBERO ALTRE CASELLE, MA SEMPRE ALL’INTERNO DELL’INTELLIGENCE…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini,Valeria Pacelli per il “Fatto quotidiano”

 

francesco paolo figliuolo foto di bacco francesco paolo figliuolo foto di bacco

Ricompensare il generale Figliuolo. Che dunque, in futuro, potrebbe avere un ruolo nei Servizi segreti. La premier Giorgia Meloni e parte del suo entourage stanno pensando al Generale più noto d’Italia anche come possibile capo del Dis, il Dipartimento che coordina l’operato di Aisi e Aise, gli 007 per l’interno e per l’estero.

 

Ad oggi Francesco Paolo Figliuolo è commissario straordinario per la ricostruzione in Emilia-Romagna, Marche e Toscana, nominato a giugno del 2023 dall’attuale Consiglio dei ministri. Il suo incarico scadrà a gennaio 2025 e a quel punto l’idea, che gira negli uffici di Palazzo Chigi, è quella di farlo traghettare in ambito intelligence.

 

Infatti a maggio 2025 si libererà una casella importante: scadrà il mandato di Elisabetta Belloni, attuale capo del Dis. Diplomatica di lungo corso, i rumors la danno come possibile futura ministra degli Affari Europei, al posto di Raffaele Fitto, ora vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega alla Coesione e Riforme.

elisabetta belloni alfredo mantovano giorgia meloni lorenzo guerini copasir elisabetta belloni alfredo mantovano giorgia meloni lorenzo guerini copasir

 

Ipotesi questa che, seppur in circolo da tempo, in realtà convincerebbe poco la premier che preferirebbe redistribuire le deleghe e nominare un nuovo sottosegretario per evitare rimpasti. Nel frattempo però proprio su quella che tra sei mesi diventerà la più delicata casella vacante al Dis in molti si portano avanti con congetture e ipotesi.

 

Ed ecco che viene fuori il nome di Figliuolo. 19º Comandante delle forze Nato in Kosovo, Kosovo Force (Kfor) con il grado di generale di divisione, Figliuolo è stato Capo Reparto Logistico dello Stato maggiore dell’Esercito dall’agosto 2015 al maggio 2016. Da gennaio 2018 promosso generale di corpo d’armata, a marzo 2021 viene nominato dall’allora premier Mario Draghi commissario straordinario per l’emergenza Covid.

 

generale Luciano Antonio Portolano generale Luciano Antonio Portolano

A dicembre 2021 su proposta dell’allora ministro della Difesa Lorenzo Guerini, passa al vertice del Comando operativo di vertice interforze, il Covi, un organismo dipendente dal Capo di Stato maggiore della difesa che che si occupa della direzione delle operazioni militari italiane. Giugno 2023, con Meloni arriva un nuovo incarico: Commissario straordinario per la ricostruzione dopo l’alluvione. Il suo nome era stato fatto anche poche settimane fa quando bisognava procedere alla nomina del nuovo capo di Stato Maggiore della Difesa. Alla fine la scelta è ricaduta sul Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano. […]

 

Al Dis, nel post-Belloni, in realtà molti danno più probabile la nomina di una figura già interna: […] potrebbe arrivare Giovanni Caravelli (capo dell’Aise) o anche Bruno Valensise (numero uno Aisi). A quel punto per Figliuolo si aprirebbero altre caselle, ma sempre all’interno dell’intelligence. […]

bruno valensise 4 bruno valensise 4 GIOVANNI CARAVELLI GIOVANNI CARAVELLI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - I DESTRONZI DE’ NOANTRI, CHE HANNO BRINDATO AL TRIONFO DI TRUMP, SI ACCORGERANNO PRESTO DI AVER FESTEGGIATO UNA VITTORIA DI PIRRO – LA POLITICA ESTERA SARÀ LA DISCRIMINANTE DI QUEL POPULISMO TRUMPIANO (“IO SONO UN POVERO CHE HA FATTO I SOLDI”; CIOÈ: ANCHE TU PUOI FARCELA..) CHE HA SEDOTTO MINORANZE ETNICHE E CLASSE LAVORATRICE: "L’UNIONE EUROPEA SEMBRA COSÌ CARINA, MA CI STA DERUBANDO NEGLI SCAMBI COMMERCIALI E NOI LA DIFENDIAMO CON LA NATO: L'UE DOVREBBE PAGARE QUANTO NOI PER L'UCRAINA" - IL CAMALEONTISMO DELLA PREMIER MELONI, SEMPRE COSÌ PRO-BIDEN E FILO-ZELENSKY, DAVANTI ALLE MOSSE ISOLAZIONISTICHE DEL TRUMPONE (DAZI SULL'EXPORT ITALIANO), CON UN ALLEATO DI GOVERNO TRUMPISSIMO COME SALVINI, VERRÀ MESSO A DURA PROVA: LA DUCETTA ALLE VONGOLE STARÀ CON L’EUROPA DI URSULA O CON L’AMERICA DI "THE DONALD"?

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…