PARTY? NO TOGA! - RIPARTE LA LITANIA DELLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA: SUL TAVOLO I LIMITI ALLA DIFFUSIONE DELLE INTERCETTAZIONI IRRILEVANTI E IL DIVIETO PER I MAGISTRATI CHE SI BUTTANO IN POLITICA DI TORNARE INDIETRO - LEGNINI: 'STIAMO RIFORMANDO IL CSM'

Il vicepresidente dell'organo dei magistrati: 'Chi ha scelto l'appartenenza politica, potrebbe non garantire imparzialità e terzietà. Sulle nomine dei procuratori, abbiamo riformato il sistema per evitare decisioni arbitrarie o correntizie' - Reggerà il patto tra renziani e berlusconiani sullo scambio riforma della giustizia/riforma costituzionale?...

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Virginia Piccolillo per “Corriere della Sera

 

giovanni legnini giovanni legnini

Fisco, sì. Ma è sulla giustizia che l' autunno politico si preannuncia rovente. Dopo le indiscrezioni estive di trattative su intercettazioni e riforma del Csm usate come arma di scambio. Giovanni Legnini, da vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, accetta di parlare con il Corriere di quello che ci attende. Con qualche sorpresa: una stretta in arrivo per i magistrati che entrano in politica e poi vogliono tornare indietro. Qualche anticipazione: a settembre ci sarà il primo incontro con il governo sulla riforma del Csm.

E un appello: il tempo e maturo per la legge sulle intercettazioni.

 

Abbiamo capito bene, si va verso lo stop al rientro dalla politica ai Tribunali?

«Tutti chiedono la riforma del Csm, noi, con l' utilizzo delle nostre prerogative, l' abbiamo gia iniziata. Ad esempio, nella riforma approvata a luglio, si provvede a "sterilizzare" il periodo di esercizio di funzioni politiche da parte dei magistrati ai fini della maturazione dei requisiti per gli incarichi direttivi e semidirettivi».

 

GIOVANNI LEGNINI GIOVANNI LEGNINI

E dunque?

«Se scegli di fare politica non farai più o sarà molto più complicato fare carriera nella magistratura. Ma ora ritengo che si possa fare un ulteriore passo avanti. Proporre al legislatore un intervento che, tenendo conto dei vincoli costituzionali, non consenta a chi ha scelto di fare politica di tornare indietro. Spero che l' intero Consiglio discuta e faccia propria questa proposta, sarebbe un segnale nel rapporto politica-magistratura».

 

Pensa a qualcuno in particolare?

«Nessuna ostilità nei confronti della scelta di alcuni magistrati di fare politica. anzi, ritengo che proprio dalla magistratura sono arrivate alcune tra le migliori espressioni del Parlamento e anche di esperienze di governo. Chi però ha scelto l' appartenenza politica, c' è il rischio concreto che non riesca più a garantire imparzialità e terzietà. E quindi è bene che non rientri».

 

Il primo scoglio sara il ddl delega sulle intercettazioni.

Prima l' avvio difficile, ora le voci di uno scambio sulla riforma del Senato.

Consiglio Superiore della Magistratura Consiglio Superiore della Magistratura

«Mi auguro che la materia non diventi oggetto di scambio, ma venga trattata in modo organico ed incisivo».

 

Ma il testo in discussione la convince ?

«Penso da tempo che un intervento normativo sia necessario. È giunto il momento. Il Csm ha già espresso un parere sulla delega del governo. I punti fermi sono: no a limitazioni nell' utilizzo delle intercettazioni a fini di indagine; no a limitazioni del diritto di cronaca; sì ad una disciplina più rigorosa sull' obbligo di stralcio e distruzione degli ascolti irrilevanti ai fini di indagine, prevedendo precise responsabilità e sanzioni per chi le diffonde illecitamente. Si tratta di garantire il bilanciamento di tutti gli interessi in gioco, compreso il diritto alla riservatezza».

 

La politica torna a lamentare l' invasione di campo della giurisdizione.

sede csm consiglio superiore della magistratura sede csm consiglio superiore della magistratura

«Se la politica ritiene eccessiva l' estensione della giurisdizione nella vita delle persone e nel funzionamento del mercato e dell' economia, deve farsi carico della scarsa qualità o della carenza che caratterizza da molti anni la produzione legislativa. La legge non riesce più a contenere e regolare con completezza e precisione i fatti generati dalla velocità dei cambiamenti, a volte epocali. Il rimedio è solo nel miglioramento della qualità delle leggi».

 

Cambierete voi il Csm o lo cambierà il governo?

«Noi stiamo già cambiando il Csm con un ampie riforme interne e con il lavoro quotidiano. Inoltre nel plenum dell' 8 giugno, alla presenza del capo dello Stato e del ministro della Giustizia, abbiamo assunto l' impegno ad elaborare per l' autunno una proposta».

 

E ora?

Ai primi di settembre ci sarà un incontro con il gruppo di lavoro messo su dal ministro Orlando, per definire i tempi di elaborazione delle proposte. Il governo avrà la sua, noi formuleremo la nostra».

 

LIBERTA E GIUSTIZIA GUSTAVO ZAGREBELSKY jpeg LIBERTA E GIUSTIZIA GUSTAVO ZAGREBELSKY jpeg

Cosa rispond e alle critiche sui criteri di nomina dei capi degli uffici?

«Sono convinto che con la riforma che abbiamo approvato le ragioni delle critiche sono state superate. Abbiamo approvato una buona riforma che consentirà di evitare così decisioni arbitrarie o corrispondenti solo a criteri correntizi».

 

Basterà per ottenere una giustizia migliore?

«Come dice il presidente emerito Zagrebelsky "La giustizia non è solo questione di codici e di procedure. È anche, anzi molto di più, questione di giudici e di ethos". Ecco, nel nostro cammino vorremmo contribuire a cambiare e migliorare la giustizia italiana cercando di ispirarci a questa indubbia verità».

 

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