Estratto dell'articolo di Carlo Bertini per “la Stampa”
ELLY SCHLEIN E STEFANO BONACCINI
La cosa che ieri ha fatto più piacere al candidato segretario del Pd Stefano Bonaccini è un dato di nicchia. Circolo portuali di Ravenna: a lui 21 voti, a Schlein 2. Non è tanto il 50,7 per cento rispetto al 36 di Schlein che i 30 mila iscritti (su 150 mila) gli tributano in questa fase a confortarlo. I suoi sono strasicuri che ce la farà perché chi arriva primo tra gli iscritti, vince il congresso per la leadership. «Pure Zingaretti e Renzi nei congressi dei circoli presero il 47 e il 45 per cento e poi vinsero con oltre il 65 per cento nei gazebo», ricordano i suoi uomini.
Invece, la certezza che nelle primarie aperte a tutti sarà premiata la voglia di cambiamento e la distanza di soli 15 punti rispetto al favorito fa sperare la sua avversaria in un exploit nei gazebo: quando i candidati scenderanno da quattro a due.
meme sui candidati al congresso pd
Una partita combattuta fa muovere più elettori e «se va a votare un milione di persone si allarga il voto di opinione e più si amplia la base elettorale e più è in vantaggio lei», spiegano i suoi analisti. «Tutti i sondaggi della vigilia ci davano al 20 per cento, e che la partita fosse così aperta, loro non se l'aspettavano, noi sì. E alle primarie la ribaltiamo». Il come, lo spiega il coordinatore della campagna di Schlein, Marco Furfaro: «Siamo a pochi punti di distanza, con Cuperlo in campo, figuriamoci ai gazebo quando non ci sarà il voto orientato».
Ora, Cuperlo espressione della sinistra dem, finora ha preso l'8,3%; Schlein sta puntando su una campagna molto identitaria, «stressando» i temi di sinistra: «Io credo che bisogna mettere un limite chiaro ai contratti a termine per combattere la precarietà, e non, come dice Bonaccini, pagare meno il lavoro precario», dice marcando per la prima volta le «distanze politiche» dal suo avversario.
Normale dunque che lei, più che confidare in un endorsement di Cuperlo per il 26 febbraio, confidi nei suoi elettori. E la speranza di un exploit a sorpresa nei gazebo cresce pure in virtù dell'esito positivo delle grandi città: dove il voto di opinione conta più di quello delle cosiddette «truppe cammellate». «Noi nutriamo grande fiducia, dopo questi risultati - dice Francesco Boccia - che vanno oltre le attese. E dove c'è voto di opinione, Elly è in vantaggio».
MEME SUL CONGRESSO DEL PD BY DEMARCO
«Ma cosa dicono?» rispondono quelli di Bonaccini. «Tutti i sondaggi che abbiamo noi ci dicono che fra gli elettori semplici Stefano ha molto più consenso che tra gli iscritti, dove lei al contrario è forte perché è appoggiata da Franceschini, Zingaretti, Orlando e Boccia». Insomma, la tesi è che per Bonaccini fosse più difficile conquistare gli iscritti e che «questo 50 per cento fa pensare che poi il dato dei gazebo sarà più alto: chi arriva primo tra gli iscritti ha sempre vinto i congressi». Lui, il candidato governatore, tira dritto e attacca la Meloni «ignorata in Europa» e non la sua avversaria, come metodo di lavoro.
Ma la sfida si scalda e l'attesa per il risultato delle Regionali pure. Perché se finiranno con sconfitte pesanti, potrebbe esserci una reazione dei militanti di rigetto tale da far montare la voglia di cambiare tutto votando per una outsider come Schlein
SPARTITI - IL TITOLO DEL MANIFESTO SUL PD bonaccini schlein de micheli cuperlo bonaccini de micheli schlein
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