PENSA CHE FORTUNELLO RENZI: SE FOSSE PARLAMENTARE IN QUALSIASI ALTRO PAESE DEL MONDO, SI SOGNEREBBE LE CONSULENZE MILIONARIE – USA, GERMANIA, FRANCIA: IN OGNI DEMOCRAZIA IL MANDATO PARLAMENTARE È INCOMPATIBILE CON ALTRE ATTIVITÀ PROFESSIONALI. ANCHE IN ITALIA LO SAREBBE: SECONDO LA COSTITUZIONE DEPUTATI E SENATORI DEVONO “ESSERE AL SERVIZIO ESCLUSIVO DELLA NAZIONE”. EPPURE, NON È MAI STATA VARATA UNA NORMA SPECIFICA – “IL FATTO”: “TALE CARENZA NON È CASUALE MA IL FRUTTO DI UNA PRECISA SCELTA DELLA POLITICA. COSÌ FACENDO, CONSEGNA NELLE MANI DELLA MAGISTRATURA UN’ARMA FORTISSIMA…”

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RENZI BIN SALMAN MEME RENZI BIN SALMAN MEME

Estratto dell’articolo di Pier Luigi Petrillo per “il Fatto quotidiano”

 

Le cronache della politica italiana pongono, sempre con maggiore evidenza, la necessità di regolare i potenziali conflitti di interessi dei membri del Parlamento e del governo. La vicenda più nota, al riguardo, è quella di Matteo Renzi, il quale ha ricevuto, da senatore in carica, numerose consulenze anche da parte di Stati esteri.

 

Lo stesso Renzi è titolare di una società che realizza servizi, analisi e ricerche per conto delle imprese e, stando alle dichiarazioni rese in Senato, le sue attività gli hanno fruttato oltre 2 milioni di euro. La vicenda è emblematica del fatto che in Italia manca una normativa sulle attività professionali dei parlamentari e fa emergere come spesso anche questi svolgano vere e proprie attività di lobbying conto terzi.

 

La Costituzione di per sé vieterebbe tutto ciò: leggendo in modo coordinato gli articoli 67, 69 e 98 emerge che il parlamentare deve essere al servizio esclusivo della Nazione, rappresentandola in modo unitario ed esercitando le sue funzioni senza vincolo di mandato, ricevendo, per ciò, una specifica indennità.

 

piero calamandrei piero calamandrei

Durante i lavori dell’Assemblea costituente, a dire il vero, Piero Calamandrei aveva proposto di introdurre una norma specifica per vietare ai parlamentari di assumere altri incarichi. […] La norma non venne introdotta probabilmente perché i costituenti vivevano ancora in un mondo in cui l’onore e la dignità personale non erano in vendita.

 

Il principio costituzionale […] è vigente, ma non ha trovato attuazione in una specifica legge, ed oggi è sotto gli occhi di tutti il fatto che i parlamentari - in carica ed ex - possono tranquillamente rappresentare gruppi di pressione e finanche Stati esteri nella totale indifferenza, salvo poi scandalizzarci per quanto avviene a Bruxelles con il “Qatargate”.

 

Nelle altre democrazie stabilizzate il mandato parlamentare è espressamente incompatibile con altre attività professionali. Negli Stati Uniti ai parlamentari è vietato ricevere qualsiasi tipo di utilità, anche non economica, da parte di Stati esteri e i consueti regali di cortesia devono essere preventivamente autorizzati dalla Commissione etica del Congresso.

 

MATTEO RENZI A CINQUE MINUTI CON IL RIFORMISTA MATTEO RENZI A CINQUE MINUTI CON IL RIFORMISTA

In Francia i membri delle Camere devono rendere note tutte le attività professionali svolte nei cinque anni antecedenti il mandato […]. In Gran Bretagna è vietato per i deputati fornire una qualsiasi consulenza retribuita oppure prestare servizi di strategia aziendale.

 

Ugualmente in Germania i parlamentari non possono svolgere attività di consulenza retribuite e non possono ricevere rimborsi spese […] per un valore annuo complessivo al 10% dell’indennità parlamentare mensile. […]

MATTEO RENZI - MARATONA DI MILANO MATTEO RENZI - MARATONA DI MILANO

 

In tutte queste democrazie è vietato ai parlamentari in carica svolgere consulenze nei confronti di imprese che potrebbero avere una qualsiasi relazione, anche non economica, con lo Stato e il suo apparato. Ovunque esistono specifiche autorità indipendenti chiamate a verificare il rispetto di queste disposizioni la cui violazione può comportare anche anni di carcere […].

 

In Italia non c’è nulla di tutto questo, salvo i timidissimi codici di condotta di Camera e Senato che, tuttavia, non prevedono sanzioni.

 

A settembre 2022, nel suo rapporto annuale, il gruppo di esperti contro la corruzione del Consiglio d’Europa (detto GRECO) ha nuovamente richiamato l’Italia per queste mancanze, stigmatizzando il fatto che i reiterati richiami per disciplinare seriamente i conflitti di interessi dei parlamentari (durante e dopo l’incarico) non siano mai stati considerati.

 

MATTEO RENZI ALLA KERMESSE DELLA FONDAZIONE FII INSTITUTE MATTEO RENZI ALLA KERMESSE DELLA FONDAZIONE FII INSTITUTE

La conclusione è che tale carenza non è casuale ma il frutto di una precisa scelta della politica che non comprende che, così facendo, consegna nelle mani della magistratura un’arma fortissima, visto che le uniche norme applicabili sono quelle contemplate dal Codice Penale.

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