PERACOTTARO A CHI? - OGGI DAGOSPIA HA L'ONORE DI FINIRE TRA I ''PALLISTI'' DI NATALE NELLA RUBRICA DI MARCO TRAVAGLIO. IL NOSTRO PECCATO È SEMPRE LO STESSO: CRITICARE IL MERAVIGLIOSISSIMO CONTE, DI CUI TRAVAGLIO È PRINCIPALE CONSIGLIERE E SUFFRAGETTO. IL 28 SCORSO AVEVAMO DETTO CHE IL PREMIER AVEVA FATTO UNA FIGURA DA PERACOTTARO PERCHÉ AVEVA PROMESSO IL VACCINO A NATALE. NATALE È DOMANI, VOI AVETE VISTO QUESTO VACCINO? PER FORTUNA, A CORROBORARE LA NOSTRA POSIZIONE, ARRIVA IL SUPER-COMMISSARIO ARCURI...

Condividi questo articolo


 

travaglio conte travaglio conte

Dagonews

 

Fiato ai tromboni! Oggi abbiamo l'onore di finire tra i ''pallisti'' di Natale nella rubrica di Marco Travaglio in prima pagina del ''Fatto Quotidiano''. Il nostro peccato è sempre lo stesso: criticare l'intoccabile e meravigliosissimo premier Conte, di cui Travaglio è principale consigliere e suffragetto - "Il Fatto" da giornale di protesta è finito a fare l'house-organ di Palazzo Chigi. Ma si sa, si nasce piromani e si finisce pompieri. 

 

Il 28 ottobre scorso, due mesi fa, abbiamo scritto:  ''Che figura da peracottaro per Conte: il direttore dell'Agenzia europea del farmaco smentisce che il vaccino arrivi a Natale''. Per Travaglio evidentemente questa frase è una balla. Eppure Natale è domani e non ci sembra, tra panettone e cotechino, di vedere il vaccino.

 

Voi siete vaccinati? Forse Travaglio è vaccinato e non ce l'ha detto? Certo, tra qualche giorno sarà ''inoculata'' (occhio alle ''o'') un'infermiera dello Spallanzani e qualche dose sarà fornita a una manciata di operatori sanitari. Questo è ''avere il vaccino a Natale''? No, e infatti molti ospedali non sono neanche in grado di gestire le fiale.

 

Per fortuna, proprio ieri 23 dicembre, è giunto in nostro soccorso il commissario Arcuri, con una frase lapidaria sulla prontezza italiana: ''Non possiamo avviare la più grande campagna di vaccinazione che al storia ricordi, nel pieno della recrudescenza della pandemia''. Perfetto. Quindi visto che arriverà la terza ondata, per i vaccini aspettiamo la quarta.

 

 

 

SOLITO PASTICCIO ALL'ITALIANA: UN OSPEDALE SU QUATTRO NON PUÒ VACCINARE

Fausto Carioti per ''Libero Quotidiano''

 

Pure il fiore è una presa in giro, in questa storia dei vaccini.

La primula si chiama così perché è la prima a spuntare, appena neve e freddo si ritirano.

Perciò l' archistar Stefano Boeri l' ha scelta come simbolo della campagna di immunizzazione: per farci credere che ormai manchi poco. «Questa volta la sua rinascita è anche la nostra. Viene a dirci che il momento è arrivato», promette lo spot del governo. Invece il momento è lontano. Pure il "V-Day" del 27 dicembre, nel quale riceveranno la prima dose del siero anti-Covid pochissime persone (l' intera fornitura ammonta ad appena 9.750 dosi), è uno spot. Come quelle inaugurazioni delle stazioni della metro che fanno i sindaci in campagna elettorale: tagliato il nastro, occorrono mesi o anni per vedere l' opera in funzione. Se tutto andrà bene, infatti, grandissima parte della popolazione italiana sarà vaccinata negli ultimi mesi del 2021.

 

ANTHONY FAUCI SI FA VACCINARE IN DIRETTA ANTHONY FAUCI SI FA VACCINARE IN DIRETTA

Questo perché mancano all' appello decine di milioni di fiale, a causa degli accordi siglati dalla Commissione Ue con le sei case farmaceutiche coinvolte e in particolare con i francesi di Sanofi, le cui consegne per il 2020 sono saltate. E perché le autorità italiane e il commissario straordinario Domenico Arcuri ci stanno mettendo del loro. Dei 294 punti ospedalieri previsti per la somministrazione del siero, oggi 72, ossia uno su quattro, non dispongono delle celle Ult (Ultra low temperature), gli indispensabili "super freezer" in grado di conservare le fiale a 75 gradi sotto zero. Sui documenti di Arcuri si legge che in una non meglio specificata data «dopo il 7 gennaio» il loro numero dovrebbe arrivare a 289.

 

Ma molte regioni sono indietro pure con le liste del personale che dovrà occuparsi delle vaccinazioni. I primi corsi a distanza per i sanitari addetti alle operazioni inizieranno oggi.

Anche le dichiarazioni di Arcuri contribuiscono al caos. Intervistato sul Fatto Quotidiano di ieri, il commissario ha detto che il primo vero carico di vaccini della Pfizer sarebbe arrivato «il 30 gennaio». Ciò avrebbe significato iniziare la vaccinazione a febbraio, partendo subito in forte ritardo.

 

distribuzione vaccino anti covid negli usa 10 distribuzione vaccino anti covid negli usa 10

È dovuto intervenire Arcuri per smentire le proprie parole riportate dal suo quotidiano preferito: intendeva dire il 30 dicembre, qualcuno si era sbagliato. Falso allarme, dunque, o almeno così pare. Al pari di quello per la carenza di siringhe, le cui forniture, garantisce Arcuri, saranno regolari. «Prepariamoci a non tollerare ritardi», avverte il malfidato Roberto Burioni.

 

lea tempistica I ritardi invece ci saranno e le ragioni le ha spiegate bene la fondazione Gimbe, che è specializzata nella diffusione della cultura medica e pubblica continui rapporti sull' evoluzione dell' epidemia: «Le dosi certe sono solo poco più di 10 milioni entro marzo 2021» e aumenteranno a «22,8 milioni entro giugno 2021».

Nel giro di tre mesi è previsto infatti che giungano le 8.749.000 dosi del siero di Biontech/Pfizer.

 

Tra queste ce ne sono 450mila in arrivo tra il 28 dicembre e l' inizio dell' anno, annunciate ieri da Arcuri. Si aggiungeranno poi le 1.346.000 dosi di quello di Moderna, se il 6 gennaio riceverà anch' esso il via libera. E siccome occorrono due dosi per immunizzare un individuo, entro marzo, nella migliore delle ipotesi, saranno stati vaccinati 5 milioni di italiani.

 

AGHI VACCINO AGHI VACCINO

Altre 12.787.000 dosi, fornite dalle stesse due aziende, arriveranno nel secondo trimestre, portando a 11,4 milioni il totale di coloro che riceveranno l' immunizzazione prima dell' estate. Il resto della popolazione italiana dovrà attendere.

gli altri produttori Gli altri produttori, infatti, sono più indietro. I vaccini di AstraZeneca e Johnson & Johnson sono in fase di revisione e nessuna delle due case ha ancora presentato i documenti per ottenere l' approvazione. La tedesca CureVac ha iniziato da poco gli studi sul livello di immunizzazione nei pazienti e la francese Sanofi, da cui aspettavamo 20 milioni di dosi entro giugno, ha comunicato lo slittamento delle consegne al 2022.

 

Considerati i problemi con le forniture di vaccini e «il possibile impatto della variante inglese», la fondazione Gimbe avverte il governo che è «indispensabile rivalutare il piano di gestione della pandemia». Cosa che né Giuseppe Conte né Roberto Speranza hanno intenzione di fare, al momento. Tra tre giorni celebreranno il «V-Day», giornali e televisioni racconteranno che le vaccinazioni sono iniziate e si fingerà di credere che l' uscita dal tunnel sia vicina. Fin quando la lentezza dell' operazione diventerà troppo evidente per essere negata, e allora s' inventeranno qualcos' altro.

domenico arcuri domenico arcuri

 

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FAMOLO STRIANO - MENTRE LA COLOSINO SECRETA GLI ATTI, LA MELONI SI LAMENTA COI GIORNALISTI CHE SI OCCUPANO SOLO DI SANGIULIANO, MA NON DEL CASO DOSSIERAGGIO  – PASSANO DUE ORE E CROSETTO, DA CUI È PARTITO TUTTA L’INCHIESTA DI PERUGIA, LETTE LE CARTE DI CANTONE MANDATE ALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA, CHE HANNO MOLTO DELUSO LA DESTRA E LA MELONA, DICE: NON C’È NESSUN DOSSIERAGGIO, NESSUN MANDANTE, NESSUN RICATTO, NEMMENO MESSAGGI TRA STRIANO E I GIORNALISTI DI ''DOMANI''. “SOLO UNA MELA MARCIA DELL'AISE…”  

DAGOREPORT - DALLA PADELLA ALLA BRACE: CHI E' IL NUOVO MINISTRO DELLA CULTURA - E DIRE CHE UNA VOLTA, PRIMI ANNI ‘90, IL NEOFASCISTA ALESSANDRO GIULI, UN’AQUILA FASCISTA TATUATA SUL PETTO, MOLLÒ I CAMERATI DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ, LIQUIDATI COME MAMMOLETTE, PER FONDARE MERIDIANO ZERO, GRUPPUSCOLO BOMBAROLO DI ESTREMA DESTRA – LO RITROVIAMO ANONIMO GIORNALISTA DI "LIBERO" E "IL FOGLIO" CHE NEL 2018 SI RIVOLGEVA A BANNON AD ATREJU, LODAVA PUTIN DEFINENDOLO ‘UN PATRIOTA’ COME TRUMP – SBARCATE A PALAZZO CHIGI, LE SORELLE MELONI LO SPEDISCONO ALLA PRESIDENZA DEL MUSEO MAXXI DI ROMA, PUR NON DISTINGUENDO LA CORNICE DAL QUADRO – ALLA PRESENTAZIONE IN LIBRERIA DEL SUO LIBELLO, “GRAMSCI È VIVO”, CON ARIANNA MELONI AD APPLAUDIRLO, AVVIENE IL PASSAGGIO DA “ARISTOCRAZIA ARIANA” DI FREDA ALLA NOVELLA “ARISTOCRAZIA ARIANNA” - MA CI VOLEVA MARIA ROSARIA BOCCIA PER FAR DIVENTARE IL SUO SOGNO REALTÀ…

DAGOREPORT - MENTRE L’ITALIA SI SOLLAZZAVA COL SECCHIELLO E LA PALETTA, LO SCORSO 5 AGOSTO ANDAVA IN SCENA UN'APOCALISSE DI CUORI INFRANTI, STARRING SANGIULIANO COSTRETTO DALLA MELONI A VOLARE IN MISSIONE IN EGITTO. QUANDO ATTERRA A IL CAIRO AL FIANCO DI ''GENNY IL CALDO'' NON TRONEGGIA LA BOCCIA-RIDENS MA LA MOGLIE FEDERICA - L’IRA DELLA BAMBOLONA DI POMPEI, A CUI IL BOMBOLO AVEVA BUFALEGGIATO DI UN MATRIMONIO FINITO-LOGORATO-DAL-TEMPO-CRUDELE, AVREBBE RAGGIUNTO LO STADIO DELL’ERUZIONE VESUVIANA (UNA FERITA APPARE SULLA FRONTE DI GENNY: “INCIDENTE DOMESTICO” O CONSEGUENZA DI UNA BRUTALE SCENATA DELLA POSSESSIVA POPPEA DI POMPEI?) - TERRORIZZATO DALLA MOGLIE, MINACCIATO DALL’AMANTE, ASSEDIATO DA “ALTRE DONNE” (SONO TRE, DI CUI DUE DELLO SPETTACOLO), PER LA SERIE: ‘’OCCHIO NON VEDE, CUORE NON DUOLE’’, MA ANCHE PER EVITARE ALTRE ZOCCOLATE IN TESTA, 'O MINISTRO FINITO NEL PALLONE DELL'IMPERO DEI SENSI SI PREMURA DI NON FAR PUBBLICARE IMMAGINI DELLA MISSIONE D'EGITTO DOVE LUI ROTOLA COME UNA BOCCIA AL FIANCO DELLA CONSORTE (LA COMMEDIA ALL’ITALIANA È VIVA E HA OCCUPATO PALAZZO CHIGI) -VIDEO

DAGOREPORT – FOSSI STATO IN GENNARO SANGIULIANO CI AVREI PENSATO DUE VOLTE PRIMA DI LASCIARE LA DIREZIONE DI UN TELEGIORNALE PER DIVENTARE MINISTRO DELLA CULTURA - DA VELTRONI A MELANDRI, DA URBANI A BONDI, DA BRAY FINO AL “PAVONE ESTENSE” FRANCESCHINI: HANNO FATTO PIÙ O MENO TUTTI LA STESSA FINE: SONO SCOMPARSI - IN ITALIA LA STORIA CULTURALE SOVRASTA OGNI MINISTRO SINO A SFINIRLO, SOFFOCARLO: È UN EVEREST CHE FATICHI A OSSERVARE PER LA SUA ALTEZZA. NON PUOI FARCELA, NON PUOI GESTIRLO: PUOI SOLO EVITARE DI FARE DANNI...

IL DAGO-SCOOP DEL 26 AGOSTO CHE HA SCOPERCHIATO IL CASO DELLA POMPEIANA "NON CONSIGLIERA" E CHE OGGI HA SPEDITO SANGIULIANO AI GIARDINETTI FACENDO FARE UNA FOTONICA FIGURA DI MERDA AL GOVERNO MELONI - CHI È, E SOPRATTUTTO CHI SI CREDE DI ESSERE, LA BIONDISSIMA 41ENNE, NATIVA DI POMPEI, MARIA ROSARIA BOCCIA, CHE ANNUNCIA SU INSTRAGRAM LA SUA ''NOMINA A CONSIGLIERE PER I GRANDI EVENTI DEL MINISTRO DELLA CULTURA''? E PERCHÉ DOPO AVER SOTTOLINEATO: ‘’IO E IL MINISTRO SIAMO LEGATI DA UNA STIMA E DA UN SANO SENTIMENTO CHIAMATO "BENE" CHE RESTERÀ ANCHE QUANDO NON AVREMO RAPPORTI LAVORATIVI”; POI AGGIUNGE: ‘’PENSO SIA IL CASO DI SMETTERLA CON QUESTO INUTILE ACCANIMENTO. BASTA ATTACCHI GRATUITI!” - OHIBÒ, CHI HA MAI ATTACCATO L'IMPEGNO CULTURALE DELLA "BOCCIA DI POMPEI" AL FIANCO DI "GENNY DEL GOLFO" (CHE LEI IMMORTALA, FOTO E VIDEO, SU INSTAGRAM)? - CONTATTATO DA DAGOSPIA, IL PORTAVOCE DI SANGIULIANO TRASFORMA LA BOCCIA IN UN ‘FIASCO’: “E’ UNA NOTIZIA FALSA: MARIA ROSARIA BOCCIA NON È MAI STATA NOMINATA CONSIGLIERE DEL MINISTRO" - VIDEO