Estratto dell’articolo di Giovanni Tizian e Nello Trocchia per “Domani”
GUIDO CROSETTO - GIORGIA MELONI
Complotto, doppio complotto e contro complotto. Pur in assenza della regia di Nanni Loy, resta comunque il titolo più azzeccato per lo spettacolo messo in scena dalla destra al governo, che evoca trame inesistenti a tal punto da produrre cortocircuiti imprevedibili. Ed è ciò che è accaduto a destra, con Il Giornale diretto da Alessandro Sallusti e il ministro della Difesa Guido Crosetto […].
Il primo - scopre Domani - costretto a risarcire il secondo, dopo una mediazione civile, con circa 35mila euro. Crosetto si era sentito diffamato da un articolo dello scorso dicembre pubblicato dal quotidiano che fu di Silvio Berlusconi e ora è del parlamentare leghista, ras della sanità privata, Antonio Angelucci.
GIORGIA MELONI ALESSANDRO SALLUSTI
Ancora una volta ruota tutto attorno a un presunto complotto ordito dalle toghe rosse evocato da Crosetto in un’intervista al Corriere. All’allarme farlocco è seguito un inaspettato doppio complotto tutto interno, scaturito da un articolo del 7 dicembre pubblicato da Il Giornale diretto da Sallusti, che titolava «Inchiesta su Crosetto».
Un servizio che voleva in teoria essere in favore del ministro (solo sentito dai pm di Roma in merito alle dichiarazioni rilasciate sulle possibili trame eversive delle toghe rosse per azzoppare il governo Meloni). Crosetto però denunciò Sallusti accusandolo di essere manovrato da «mandanti».
INCHIESTA SU CROSETTO - PRIMA PAGINA DEL GIORNALE - 7 DICEMBRE 2023
Infine, il contro complotto d’agosto: la prima pagina de Il Giornale con il retroscena sull’intenzione, di qualche procura non meglio specificata, di indagare Arianna Meloni, la sorella della presidente del consiglio, a capo della segreteria organizzativa di Fratelli d’Italia, la figura oggi più potente nel partito appena sotto la premier.
[…] Il metodo è identico. Il Giornale apre l’edizione del 7 dicembre con un titolo sensazionale: «Inchiesta su Crosetto». Nel sommario spiegavano che il ministro era stato «sentito dai pm di Roma per le frasi sui complotti dei magistrati». […] Il ministro ha ritenuto quell’articolo e la titolazione diffamatoria, perciò ha chiesto un risarcimento al giornale […], il cui editore attuale è il parlamentare leghista Antonio Angelucci, molto vicino a Fratelli d’Italia.
Visto che l’inchiesta non è mai esistita e che il titolo era una bufala, la partita si è chiusa con circa 35mila euro dati al ministro. […]
Crosetto aveva sintetizzato così la vicenda e la sua gita in procura a Roma: «Ho avuto un incontro con il procuratore capo di Roma, cordiale e istituzionale, nel quale abbiamo parlato del tema da me sollevato nell’intervista al Corriere della Sera». Poi l’attacco frontale al Il Giornale, accusato di essersi «inventato di sana pianta un titolo gravemente diffamatorio, totalmente falso, costruito evidentemente con il solo intento di infangare».
prima pagina del giornale - vogliono indagare arianna meloni
Ma non finiva qui: «Un atto gravissimo per il quale ho dato immediatamente mandato di denunciare in ogni sede possibile», perché «non si può trattare di un errore», ma piuttosto di «chiara volontà di mistificare la realtà e trasmettere un messaggio, lo ripeto, tanto diffamatorio quanto falso, inaccettabile». Poi il gran finale: «Non posso ora esimermi dal capirne la ratio e soprattutto i mandanti».
Alcuni retroscena pubblicati in quei giorni aggiungevano altri elementi, per esempio Crosetto avrebbe detto ai suoi che la pubblicazione del Il Giornale «deve avere un motivo, nulla è casuale», per di più «su un giornale che dovrebbe essere “amico”, sempre garantista, non può essere che per “errore” esca una cosa così...». […]
angelucci insulta il giornalista del fatto
Sallusti dal canto suo non aveva risparmiato critiche all’atteggiamento del ministro: «Mi sembra che sia molto nervoso e quando uno è nervoso perde la lucidità. Il titolo è una sintesi, l’inchiesta è sulle parole di Crosetto, non su Crosetto. Io non so quali sono i mandanti di Crosetto, so che io non ho mandanti».
Un cortocircuito il cui esito è utile per comprendere anche il metodo giornalistico e politico usato nella vicenda della sorella della premier: una notizia che non esiste, un’indagine fantasma, un reato (traffico di influenze) del tutto depotenziato. Le prove? Ai media di destra e a Palazzo Chigi che li cavalca non servono. Ma guai a parlare di menzogne. Per i patrioti sono verità alternative.
GIORGIA MELONI DUCETTA DELL INFORMAZIONE - MEME BY EDOARDO BARALDI giorgia meloni alessandro sallusti 50 anni del giornale antonio angelucci 2 ricevimento quirinale 2 giugno 2024 foto lapresse GIORGIA MELONI CON LA SORELLA ARIANNA GUIDO CROSETTO NEL 2001 meloni crosetto giorgia meloni e alessandro sallusti 50 anni de il giornale 2 meloni crosetto