Federico Capurso per "la Stampa"
La possibilità di ottenere la leadership del Movimento 5 stelle, in questo momento, sembra essersi fatta più opaca per Giuseppe Conte. L' ex premier è impantanato da mesi nel progetto di rifondazione del partito, stretto tra il braccio di ferro con Davide Casaleggio e i problemi giudiziari che hanno finito per diventare un ostacolo anche al suo piano di rilancio. E così, in attesa che si sbrogli la situazione, decide di tornare a fare il professore di diritto privato all' ateneo di Firenze, dove è titolare di una cattedra.
BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE
Terrà la prima lezione oggi, dopo due anni e mezzo alla guida del Paese, per parlare agli studenti del primo anno di giurisprudenza di "Introduzione al contratto: autonomia privata e regolazione del mercato". Una lezione di circa due ore, in videocollegamento, cui ne seguiranno altre, fino a giugno.
Nel Movimento allargano le braccia sconsolati: «Siamo in una situazione complicata», ammette chi è vicino ai vertici, «ma il progetto di rifondazione di Conte è sempre in campo». Tutti gli occhi sono puntati sul tribunale di Cagliari, dove sulla scia di una sentenza per l' espulsione di una consigliera M5S, il pubblico ministero potrebbe chiedere a Beppe Grillo di dare vita a quel Direttivo di 5 membri ideato a gennaio con l' obiettivo di sostituire la figura del capo politico e poi immediatamente archiviato, prima ancora che venissero nominati i suoi componenti, per far spazio a Conte.
beppe grillo giuseppe conte luigi di maio
L' arrivo di un Direttivo, quindi, scombina ulteriormente i piani già rallentati dalla guerra aperta con Casaleggio. Conte dovrebbe aspettare che sia il nuovo organo collegiale a promuovere la rifondazione che ha ideato. Un altro stop, l' ennesimo, che solleva malumori sempre più forti in casa M5S. I big, abituati a interviste e comparsate in tv, non ce la fanno più a rispettare il silenzio imposto da Grillo a tutti gli eletti. Un bavaglio che non riguarda solo le questioni di partito, ma che ha finito per allargarsi a macchia d' olio anche ai temi di governo: «Stiamo scomparendo.
beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 3
Non riusciamo ad avere una linea politica su nulla», è la lamentela che rimbalza nei conciliaboli dei parlamentari. Tanto che in molti, a partire da questa settimana, si dicono pronti a disattendere la regola: «Inizieremo a uscire e a parlare», minacciano, «altrimenti, quando Conte prenderà la guida, si troverà un Movimento in fase vegetativa».